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La Segreteria di Stato per le Finanze interviene sul tema dei controlli

da Redazione

“E’ importante ricordare il contesto in cui la riforma si cala, ossia un momento storico caratterizzato da un profondo mutamento della realtà economica sammarinese e del posizionamento del paese nella comunità internazionale”.

 

SAN MARINO – A seguito del dibattito di questi giorni sul tema dei controlli fiscali, articolato attraverso i mezzi stampa, la Segreteria di Stato per le Finanze intende esprimere la propria posizione. E’ importante ricordare il contesto in cui la riforma si cala, ossia un momento storico caratterizzato da un profondo mutamento della realtà economica sammarinese e del posizionamento del paese nella comunità internazionale. San Marino, infatti, è nel pieno di una transizione e di una conversione del proprio modello di sviluppo.

La riforma fiscale chiama tutte le categorie di contribuenti a contribuire in base alla propria reale capacità di reddito per rendere sostenibile nel tempo due scelte importanti:

– quella di mantenere la fiscalità leggera a favore del singolo e per l’attrattività di sistema

– quella di mantenere lo stato sociale agli attuali ampi livelli, sapendo che quest’ultimo rappresenta un vero e proprio collante sociale, un fattore di identità per la comunità che in esso si riconosce e ad esso non vuole rinunciare.

In questo contesto, la riforma dedica al tema dei controlli una giusta attenzione essendo uno strumento di garanzia per il suo funzionamento.

La Segreteria di Stato per le Finanze è determinata nel dare piena attuazione alla riforma con equilibrio e senza pregiudizi, in un clima di serenità per i contribuenti che operano in maniera congrua e presentano situazioni coerenti, verso i quali non vi è motivo di verifiche per concentrarsi, invece, su quelle situazioni e contribuenti che presentano incongruenze ed elementi indicatori in contrasto con una interpretazione realistica e con il buon senso. Si ritiene che questi contribuenti/situazioni devono essere oggetto di verifiche per accertarne la posizione, con eventuali azioni conseguenti.

La Segreteria di Stato per le Finanze ritiene che l’adozione di un atteggiamento come quello descritto sia equilibrato, rispettoso e sereno nei confronti del contribuente, non dia adito al formarsi di un clima negativo, ma al tempo stesso sia necessariamente fermo nel difendere il nuovo patto sociale a beneficio dell’intera collettività.

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