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Conferenza sul clima, le parole di Monsignor Turazzi per gli Eccellentissimi Capitani Reggenti

da Redazione

“Credo di interpretare i sentimenti dei tanti sammarinesi che incontro quotidianamente: portate a Parigi anzitutto la nostra solidarietà; la prova subita da quella città amica ci ha profondamente toccato”.

 

Conferenza sul clima, le parole di Monsignor Turazzi, vescovo di San Marino-Montefeltro, per gli Eccellentissimi Capitani Reggenti.

“Eccellenze carissime,

mentre siete in viaggio verso Parigi per partecipare alla conferenza sui cambiamenti climatici, vi accompagno con la mia considerazione e la mia preghiera.

Credo di interpretare i sentimenti dei tanti sammarinesi che incontro quotidianamente: portate a Parigi anzitutto la nostra solidarietà; la prova subita da quella città amica ci ha profondamente toccato. La pace è l’unica via di futuro per tutti. Personalmente ho pregato così: «Signore, disarmali. Signore, disarmaci. Troppo difficile per noi la pace!».

Nello svolgere il vostro compito istituzionale, avete in cuore la nostra Repubblica: il monte Titano, sorprendente terrazzo sull’Adriatico, le rocce a picco sormontate dalle torri-sentinelle, le valli attorno verdissime coi borghi che scendono come le case di un presepe, i lembi di terra contesi fra impianti industriali e coltivazioni, contesa che testimonia la laboriosità della nostra gente… In verità andate alla Conferenza di Parigi perché sentite la responsabilità verso la “casa comune”, come papa Francesco chiama il pianeta, al di sopra dei nostri interessi. La cura dell’ambiente è molto più che piantare alberi, riciclare gli scarti, ridurre l’uso di condizionatori o le emissioni di idrocarburi: essa prevede l’impegno di preservare l’armonia globale con il creato e coi suoi abitanti e, soprattutto, ribadire quell’antropologia adeguata tema fondamentale dell’enciclica di papa Francesco Laudato sì.

E’ la prima volta nella storia che la distruzione ad opera dell’uomo assume i connotati di un “bio-cidio” (consentitemi il neologismo). Coi grandi della terra prendete decisioni concrete a favore di tutta la creazione e accogliete l’urgenza di giustizia tra generazioni (Come lasceremo il pianeta ai nostri figli?). La scomparsa della biodiversità, il riscaldamento globale e la povertà persistente sono questioni che si collocano ben al di là delle sovranità nazionali (sono i poveri a pagare il prezzo più alto del debito ecologico). L’enciclica di papa Francesco Laudato sì e il discorso tenuto a Nairobi la scorsa settimana, possano essere per tutti un apporto robusto per la Conferenza di Parigi.

Assicuro da parte mia tutto l’impegno per sensibilizzare la comunità cristiana alla cura del creato, per promuovere stili di vita più sostenibili e per incoraggiare le persone ad adeguare le loro abitudini al bene dell’umanità e dell’ambiente”.

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