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Ente Cassa di Faetano, “Aiutiamo i giovani a costruire il futuro”

da Redazione

Riparte il “Fondo per l’Eccellenza Sammarinese”. Il Presidente Maurizio Zanotti: “Al centro c’è il valore della persona”.

 

di Alessandro Carli

 

Per permettere ai giovani più promettenti di fare un’interessante esperienza all’estero, dal 2013 Ente Cassa di Faetano ha istituito il “Fondo per l’Eccellenza Sammarinese”.

E’ partita in questo periodo la quarta edizione ed è tempo di tracciare, assieme al Presidente Maurizio Zanotti, i primi bilanci. “Ogni nuova edizione del Fondo – spiega – è sempre una boccata di aria buona ed un motivo di grande soddisfazione. Fino ad ora l’Ente ha sostenuto 12 studenti, e continuiamo a farlo entusiasmati da tutte le belle esperienze che ci raccontano i ragazzi che sono già partiti e che grazie al Fondo hanno potuto accedere a percorsi importanti”.

Il Fondo per l’Eccellenza è la crasi della filosofia dell’Ente: forte legame con il territorio, attenzione ai giovani e al loro futuro.

“Proprio per questo è uno dei nostri progetti prioritari, perché ci esprime pienamente. Quando diciamo che lavoriamo ‘per il bene del paese’ non diciamo una cosa astratta: sono le persone i protagonisti di un paese, quindi tentiamo di sostenere al meglio le persone e le varie esperienze di aggregazione che tra esse nascono. Con il Fondo poi abbiamo voluto valorizzare in particolare i nostri giovani, e aiutarli nella costruzione del loro futuro, che si intreccia strettamente con quello di tutto il Paese. Parallelamente a questo continuiamo nel nostro percorso di valorizzazione la storia e della cultura sammarinese, perché siano riconosciute come la base imprescindibile su cui costruire lo sviluppo”.

Sente nei giovani quel senso di orgoglio e di appartenenza alla Repubblica? Possono essere considerati nostri “ambasciatori” nel mondo?

“I ragazzi ci raccontano spesso di dialoghi avvenuti con compagni di corso: tanti non conoscono San Marino, o comunque non immaginavano tutta la storia e la tradizione che racchiude… quindi la risposta è ‘sì’, sono certamente portatori del buon nome di San Marino nel mondo. Ogni volta rimaniamo colpiti dal legame che sentono con il Titano e tutti hanno il desiderio e la preoccupazione di fare qualcosa di buono per il proprio Paese”.

Sotto il profilo della comunicazione, qual è il ritorno di immagine per l’Ente?

“Il ritorno di immagine non è stato un obiettivo cercato. Il progetto è nato proprio da quella sensibilità che ci viene dalla nostra storia e dagli ideali che cerchiamo di affermare con la nostra opera: il valore della persona della sua creatività, dei suoi legami affettivi e sociali, il valore della comunità e quindi la ricerca del bene comune. Nei fatti il progetto è stato accolto davvero molto bene nel Paese, abbiamo ricevuto tanti complimenti e tanti incoraggiamenti a portarlo avanti e questo chiaramente ci fa molto piacere”.

Oggi i mercati richiedono anche esperienze all’estero: futuri professionisti che fanno propri i know how “recepiti” fuori dallo Stato di appartenenza e poi li riportano in patria. Potenzialmente, quali sono le ricadute positive per il territorio?

“L’idea di puntare sulla formazione all’estero ha proprio lo scopo di aiutare i giovani e tutta la società ad aprire i propri orizzonti, varcare i propri confini, provare a pensare in modo nuovo e differente. San Marino ha bisogno di un nuovo impulso su tutti i fronti: nel rapporto con gli altri Stati, nell’individuazione dei principi in base a cui utilizzare le proprie risorse, nella valorizzare la propria tradizione e nell’attuare percorsi innovativi e sostenibili. Capiamo tutti perfettamente che la presenza sul territorio di ragazzi formati ad alto livello – o comunque un collegamento stabile nel caso rimanessero all’estero – può essere un ‘germe’ molto positivo per il nostro sistema”.

In tempi di crisi, l’apporto del privato per la crescita della collettività è davvero strategico.

“Certamente, perché è verissimo che ‘l’unione fa la forza’, specialmente in tempi difficili come questi. La storia stessa della Cassa Rurale di Faetano che è nata come cooperativa – da cui sono nate l’Ente Cassa di Faetano e Banca di San Marino – ci insegna questo. In questi anni abbiamo portato avanti tantissimi progetti in collaborazione con lo Stato o altre Istituzioni e associazioni ed hanno consentito di raggiungere grandi risultati. Qualche esempio? I parcheggi per l’Ospedale di Stato, la fontana di Tonino Guerra a Chiesanuova, il progetto Antichi documenti, e ce ne sarebbero tanti altri”.

Cosa significa per voi, a livello di impegno economico e “morale”, il “Fondo per l’Eccellenza”?

“La natura dell’Ente Cassa di Faetano è quella di ente non lucrativo, e quindi l’aspetto morale e quello economico coincidono e si sostengono l’un l’altro. Noi ci sentiamo chiamati a promuovere progetti che siano utili al bene di tutti, e il Fondo Eccellenza è uno di questi, perchè sollecita anche una grande responsabilità in noi che viviamo e lavoriamo a San Marino: quella di valorizzare i giovani. Con questo non intendiamo che i giovani debbano essere messi ‘al potere’ ma che le generazioni adulte debbano accompagnare seriamente i giovani nella scoperta del proprio valore, della propria dignità e dei propri talenti. Questo è un compito che riguarda tutti e da cui dipenderà il futuro del nostro paese. Come diciamo sempre la crisi che ha colpito il mondo intero e San Marino è una crisi anzitutto antropologica, non solo economica, nata da una visione ridotta di persona e di società”.

Le storie che avete incontrato sono moltissime e spesso assai diverse l’una dall’altra. Il fil rouge che le attraversa è la passione e l’impegno.

“E’ vero! Ed è una cosa entusiasmante ed arricchente incontrare tanti giovani carichi di passione e desiderosi di investire sul proprio talento e sulla propria voglia di costruire. Pian piano si sta smontando l’idea che San Marino sia popolata di giovani svogliati, o per lo meno si inizia a non fare più di tutta l’erba un fascio. Noi abbiamo la speranza che il Fondo Eccellenza e tutta l’attività dell’Ente aiuti non solo i ragazzi che ne beneficiano, ma aiuti anche tutti gli altri a capire che crescere, costruire e trovare la propria strada sono cose troppo importanti per accontentarsi di quello che passa la mentalità comune”.

Nonostante il detto “squadra che vince non si cambia”, state pensando ad alcune migliorie o a una ricalibratura del progetto?

“Siamo sempre attenti a capire come poter migliorare il regolamento in modo che sia veramente uno strumento capace di intercettare ‘l’eccellenza sammarinese’. Facciamo e faremo sempre del nostro meglio per renderlo tale”.

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