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Italia, approvata la Legge delega per la riforma del Codice degli appalti

da Redazione

E’ stata approvata ieri pomeriggio dalla Camera dei deputati la Legge delega per la riforma del Codice degli appalti. “Semplicità, efficienza, lotta alla corruzione sono i principi alla base della delega, che interviene su un settore che rappresenta oltre il 15 per cento della spesa pubblica in Italia – spiega Tiziano Arlotti, deputato PD riminese -. La delega recepisce le direttive europee e risponde agli obiettivi che ci eravamo posti, ovvero di semplificare, di scoraggiare le offerte al massimo ribasso, di garantire trasparenza, qualità delle imprese in base a requisiti precisi, di assicurare rapidità ed efficienza delle procedure, di rafforzare il contrasto all’illegalità. Si è voluta avvantaggiare l’offerta economicamente più vantaggiosa, in cui l’elemento tecnico di valutazione complessiva prevale sul prezzo, e si è inserito il principio della rotazione nelle offerte presentate dalle imprese, per creare parità di accesso e concorrenzialità”.

Fra i punti salienti della Delega, continua Arlotti, vi è il ruolo dell’Anac (Autorità nazionale anti corruzione) nell’individuare l’elenco nazionale dei giudici delle gare di appalto per le commissioni aggiudicatrici. Altri aspetti innovativi interessano la semplificazione del sistema del sistema degli appalti, la trasparenza dell’azione amministrativa e la celerità dei procedimenti, il divieto di deroghe nel nuovo sistema di appalti, l’innovazione tecnologica, il green public procurement, l’attenzione ai livelli occupazionali e alle micro piccole e medie imprese, il superamento della legge obiettivo.

Il deputato riminese ha inoltre presentato un emendamento, da lui sottoscritto come primo firmatario e accolto alla Camera, che stabilisce come l’assenza di varianti in corso d’opera e il rispetto dei tempi di esecuzione dell’opera siano elementi centrali dirimenti per l’attribuzione dell’incentivo del 2%. Arlotti ha poi firmato due ulteriori emendamenti che prevedono di inserire fra i criteri di aggiudicazione anche il ciclo di vita dell’opera legando i punteggi all’impatto su salute e ambiente, e di garantire la suddivisione in lotti di realizzazione, nel rispetto delle norme europee, per offrire maggiori possibilità di partecipazione alle piccole e medie imprese dell’edilizia, soprattutto locali.

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