Home NotizieSan Marino L’Europa dei popoli: l’unico bastione che ci resta contro il terrorismo

L’Europa dei popoli: l’unico bastione che ci resta contro il terrorismo

da Redazione

Domenica 15 novembre 2015 si è chiuso il Convegno che la Fondazione Paneuropea Sanmarinese ha organizzato.

 

Domenica 15 novembre 2015 si è chiuso il Convegno che la Fondazione Paneuropea Sanmarinese, a ciò demandata dall’ultimo Consiglio di Presidenza dell’Unione Paneuropea Internazionale, riunitosi a Pozega (Croazia) nello scorso ottobre, ha organizzato riunendo i Rappresentanti di Croazia, Slovenia, Italia e il Rappresentante speciale del Presidente dell’Unione Paneuropea Internazionale (UPI), l’On. Alain Terrenoire, trattenuto in Francia dai tragici eventi a tutti noti: in sua vece ha partecipato all’incontro il prof. Mislav Jezic, Storico delle Religioni di fama internazionale, già Relatore in due edizioni dell’Università d’Estate organizzata dalla Fondazione Paneuropea Sanmarinese e Vice-Presidente Internazionale dell’UPI.

Il Convegno, iniziato nella mattinata di sabato 14, si è aperto con un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime dei sanguinosi attentati di Parigi.

Tema centrale dell’incontro è stato il rilancio della collaborazione Paneuropea nello spazio adriatico, mare condiviso da molteplici statualità quasi sempre di dimensioni medio-piccole, che da mesi è al centro di una crescente pressione migratoria dopo aver subito anni di crisi economica concentratasi in grande percentuale proprio sugli Stati del Sud del continente europeo. I recenti attentati di Parigi, così come la profonda penetrazione del fondamentalismo islamico in parte della Libia, stanno inoltre sottolineando l’importanza dello spazio euro-mediterraneo per una risposta attiva ed intelligente alla sfida del terrorismo e del fondamentalismo islamico.

Preso atto inoltre con soddisfazione della avvenuta riorganizzazione del Movimento paneuropeo in Italia, in Montenegro (grazie alla collaborazione dei paneuropei di Bosnia-Erzegovina) ed in Macedonia, constatato al contrario che la profondità della crisi greca non ha finora permesso di riorganizzare in quel fondamentale Paese in maniera efficace un movimento popolare coerente con i valori paneuropei, i Rappresentanti convenuti si sono impegnati in una immediata e risoluta azione comune, in tutto lo spazio euro-mediterraneo, rivolta verso i seguenti obiettivi:

a) Di fronte alla sfida terroristica ed alla pressione della globalizzazione finanziaria, impegnarsi per una sinergica promozione e tutela delle Identità proprie ad ognuno dei Popoli che si affacciano sullo spazio adriatico, della loro Dignità e del necessario Coraggio per promuoverla, e nel contempo nella promozione, diffusione e tutela della comune Identità Europea, a livello storico, culturale e spirituale.

b) Di fronte al persistere di una crisi finanziaria strutturale che appare ben lungi dal poter essere affrontata e gestita solamente con soluzioni tecnico-bancarie, e che certamente è al di sopra delle possibilità di gestione di ogni stato dell’Unione Europea compresi i più grandi, impegnarsi a tutti i livelli sia per la promozione di una profonda riforma delle Istituzioni e della mentalità diffusa dell’Unione Europea verso la creazione di un’Europa dei popoli, e in parallelo per la diffusione di esperienze concrete di sussidiarietà ed economia solidale, che aiutino immediatamente a tutelare in ogni Stato i Corpi intermedi della società civile, a partire dalla Famiglia, e la rete organica della piccola Proprietà ed Impresa nel sud dell’Europa, sia dentro che fuori gli attuali confini dell’Unione Europea.

c) Di fronte alla grande nemica di ogni futuro dei popoli europei, la paura, rilanciare a partire dai propri rispettivi paesi sia un effettivo dialogo con il mondo ortodosso ed islamico, ed in particolare con i grandi attori che da quelle tradizioni hanno saputo trarre il coraggio di reagire alla sfida del terrorismo e della globalizzazione finanziaria, sia tutti i percorsi possibili di informazione critica rivolta ai propri concittadini e media.

d) In questa cornice, alla Repubblica di San Marino ed al Movimento paneuropeo Sammarinese è assegnato un ruolo simbolico di grande importanza: essere testimone sia nel rapporto con le Istituzioni dell’Europa Unita che con le altre culture e religioni che avvertono l’urgenza delle sfide del momento presente, dei suoi grandi Valori tradizionali, abbeverati alla grande tradizione dell’Europa di sempre, di Libertà concreta, Sussidiarietà, Amore per la propria storia, radici, Identità profonda.

A questo fine le iniziative che la Fondazione Paneuropea Sanmarinese sta organizzando in Repubblica nell’anno che si apre fra breve, a partire dalla 21° edizione dell’Università d’Estate, saranno concentrate su questi temi essenziali per il nostro futuro comune.

Nella motivata e concreta speranza che da parte sia delle Istituzioni che della Cittadinanza sammarinesi non mancherà la volontà di affrontare con Dignità e Coraggio la sfida di un’Europa e di un mondo che cambiano costantemente e certamente, ora, non in meglio.

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