Home FixingFixing Gestione rifiuti, IAM srl: imballaggi e cassonetti, bastano anche piccoli gesti

Gestione rifiuti, IAM srl: imballaggi e cassonetti, bastano anche piccoli gesti

da Redazione

Utilizzare i cassonetti in maniera non corretta – come purtroppo accade ancora, nonostante una serie di sinceri passi in avanti siano stati compiuti – è un gesto di poca civiltà, nonché di scarso rispetto per l’ambiente.

 

di Mattia Marinelli

 

Come ben sanno i cittadini della Repubblica di San Marino e i nostro lettori, da un paio d’anni – più precisamente dal 2014 – anche sul Monte Titano è stato avviato il progetto del “porta a porta”. Un’iniziativa importante che comunque, per arrivare alla piena maturazione e alla capillarizzazione su tutto il territorio, richiederà molto tempo: ad oggi il servizio è attivo solamente in due Castelli. In attesa della sua completa funzionalità, è necessario non abbassare la guardia e continuare a gestire i rifiuti con intelligenza e, permettetemi, anche con un briciolo di cultura.

Utilizzare i cassonetti in maniera non corretta – come purtroppo accade ancora, nonostante una serie di sinceri passi in avanti siano stati compiuti – è un gesto di poca civiltà, nonché di scarso rispetto per l’ambiente. Certo, un po’ di anni fa i cassonetti venivano svuotato tutti i giorni, e quindi il problema dell’accumulo dei rifiuti era quasi nullo: gli operatori difatti “passavano” anche sei o sette volte alla settimana, anche di notte, ed era piuttosto raro vederli “pieni”. Il settore però, già da qualche tempo, ha passato la mano, e da “pubblico” è diventato “privato.

In un’ottica di contenimento dei costi di gestione quindi, le società preposte tendono a ottimizzare la raccolta. Oggi il servizio quindi non è più “giornaliero”, ma viene espletato con cadenza meno stretta, in alcuni casi due o tre volte alla settimana. Capita a tutti di vedere i cassonetti, come si dice in gergo, “a bocca aperta”. Nonostante si pensi il contrario, lo “sportellone” rialzato non è un segnale di malservizio: significa che sta facendo il suo onesto e “pulito” lavoro.

Purtroppo però, nonostante i ripetuti richiami, non è ancora stata del tutto debellata una “bad practice”, una forma di maleducazione, quella cioè che riguarda l’accatastamento degli scatoloni domestici e industriali sia al di fuori dei cassonetti che dentro alla “pancia”. Non chiediamo uno sforzo immane, ma solamente un gesto che vi prenderà solo qualche minuto (nel peggiore dei casi) ma che – concretamente – rappresenta davvero tanto sia per l’ambiente che per gli operatori del settore. Uno scatolone di cartone, “gettato” così com’è nel cassonetto, occupa un certo volume. Se viene appiattito, il suo volume si riduce dell’80% o del 90%. Pallottoliere alla mano, se un bar a fine weekend deve “smaltire” 20 o 30 scatoloni di beveraggio, con un semplice accorgimento (non è difficile piegare i cartoni) si può rendere un servizio prezioso all’intera collettività. Lo Stato comunque ha un occhio di riguardo verso i cassonetti e le isole ecologiche e – chiaramente – verso i suoi fruitori. Poiché i cassonetti non vengono riempiti in maniera omogenea (alcune tipologie “vanno” più di altre), il Codice Ambientale di San Marino (Decreto Delegato numero 44 del 2012) contiene, tra le altre cose, anche i moduli da inviare all’Azienda dei Servizi per le richieste di un rafforzamento di alcuni specifici servizi.

Il prossimo mese, visto anche l’avvicinarsi delle festività di fine anno, tratteremo il packaging che “accompagnano” i regali di Natale.

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