Il titolare dei Beni culturali, Dario Franceschini, intervistato a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24 spiega che fare il ministro tecnico con Renzi è stata “una scelta, perché se uno fa il ministro della Cultura deve costruire un consenso bipartisan e non occuparsi più delle cronache”.
Parlando di Renzi, il ministro Franceschini ammette a Radio 24 che, “insomma, lui è un presidente del Consiglio che guida, comanda: tutti si lamentavano che non c’era un premier che comandava, adesso tutti si lamentano che c’è uno che comanda”. Ma, spiega Franceschini, chi nel governo non è tecnico non è che muore.
Sulla cifra ottenuta per la Cultura nelle Legge stabilità, 200 milioni circa, mentre si taglia in quasi tutti i dicasteri, Franceschini dice a Radio 24: “Sono anni che si taglia alla Cultura e Renzi è stato sindaco di Firenze e sa bene cosa vuol dire investire in turismo e cultura”.
Rispondendo a una domanda sui cosiddetti gufi, il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, ospite di Giovanni Minoli a Mix24 su Radio 24 spiega che “Stefano Benni aveva rifiutato un premio per via dei tagli alla cultura, gli ho ricordato che negli ultimi due anni tagli non ci sono stati e gli ho detto ‘forse è meglio aspettare la legge di stabilità e vedere se ci saranno tagli o incrementi'”. Benni ritirerà il Premio? Chiede Minoli e Franceschini risponde: “Più avanti vediamo cosa farà, se ritirerà il premio o meno.”
Sulle cifre scritte nella Legge di Stabilità – circa 200 milioni di euro per la Cultura – Franceschini chiarisce che “sono a penna nella legge di stabilità inviata al Parlamento e non credo proprio che il Parlamento ridurrà gli incrementi alla Cultura”.