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Gruppo rievocazione storica Fanciulli e Corte di Olnano e Compagnia dell’Istrice

da Redazione

Non ce lo aspettavamo. Ecco la sintesi del nostra esperienza. Expo 2015 ci ha lasciato senza parole. Noi, membri di un gruppo che per passione e per divertimento fa rievocazione storica, non potevamo immaginare l’immensa folla di gente, la nostra potenzialità come promotori della piccola Repubblica. Guardavamo la sorpresa dei visitatori per i nostri strani costumi “fuori moda”, leggevamo dentro di noi l’incertezza sul da farsi, mista alla certezza che avremmo dovuto dare il meglio per presentare la Repubblica, in chiave storica.

Sabato 10 ottobre arriviamo all’Expo di Milano. Ci presentiamo al Padiglione di San Marino, accolti dai volontari e membri del commissariato di San Marino presso l’Expò. Siamo stati ben felici dell’accoglienza ricevuta dai nostri concittadini, che portano avanti il duro e allo stesso tempo affascinante lavoro di mostrare la diversità di offerta (agricola, tecnologica, culturale, turistica, commerciale) che San Marino può dare al mondo.

Il nostro compito all’Expo consisteva nella presentazione del nostro spettacolo più apprezzato dai sammarinesi e dagli stranieri, che racconta la vita del nostro Santo Marino e la nascita della piccola comunità intorno a lui, sul Monte Titano. Domenica 11 ottobre, alle 19.50, avremmo messo in scena la spettacolo “Libertatis Fundator” sul palco del Cluster Bio-Mediterrano, che il Padiglione di San Marino condivide con altri paesi uniti dal Mar Mediterraneo.

Dopo aver passato il pomeriggio di sabato a scoprire lo splendore dei tanti padiglioni presenti all’Expo, con l’enorme difficoltà di poter entrare anche in un solo padiglione per l’altissimo numero di visitatori, ci prepariamo la domenica mattina, di buon ora, per il nostro compito.

L’Expo di Milano è percorso in tutta la sua lunghezza da un enorme viale, chiamato Decumano, il quale è quasi del tutto coperto da ampi teloni. Su entrambi i lati si trova la maggior parte dei padiglioni nazionali di tutto il mondo, il numero di persone che ci troviamo di fronte è incalcolabile. Si dice che sabato ci fossero almeno 300 mila visitatori, e tanti altri c’erano anche quella domenica mattina.

Andiamo all’inizio del Decumano. Tutto il gruppo si posiziona, con gli stendardi, i tamburi, i soldati, le dame e i signori, fanciulli e fanciulle.

Iniziamo a suonare. Il ritmo dei nostri tamburi rimbomba lungo i teloni che coprono dal sole il viale. La gente si accalca ai lati, ci guarda con molta curiosità, alcuni capiscono. “Sono di San Marino!” dicono. E noi andiamo avanti, lasciando ai visitatori i volantini per pubblicizzare lo spettacolo che avremmo tenuto quella sera, al Cluster Bio-Mediterraneo.

Le prove del giorno prima sul palco del Cluster ci hanno dato coraggio, sebbene i microfoni degli attori abbiano creato problemi non trascurabili. Sappiamo che lo spettacolo finirà in streaming, con visibilità mondiale. La nostra tensione è palpabile nel richiamo costante che ci facciamo a vicenda, fra noi membri del gruppo, sulle tappe da seguire per arrivare alle 19.50, al momento dello spettacolo.

Quando arriva il momento dello spettacolo, la gente si siede di fronte al palco. Il commissario di San Marino prende la parola, ci introduce al pubblico dell’Expo. Entriamo in scena, diamo davvero il meglio di noi. Mentre lo spettacolo si realizza, vediamo l’entusiasmo che riusciamo a trasmettere. La storia del nostro Santo richiama il pensiero di tutti a un mondo lontano, mitico, che offre però a tutti i visitatori presenti la visione di quanto nei sammarinesi è radicato l’orgoglio di essere parte della comunità. E noi stessi ci rendiamo conto che questa particolarissima Repubblica di cui facciamo parte, che raccontiamo nella sua origine mitico-storica, è la perla che la gente nel mondo cerca di capire, aprendo un poco la conchiglia che la racchiude.

Quella perla, domenica sera, ha brillato nella voce dei nostri attori, e gli applausi dopo lo spettacolo ne hanno la dato la conferma.

Sentiamo il dovere di ringraziare tutti quelli che hanno portato I Fanciulli la Corte e di Olnano insieme alla Compagnia dell’Istrice fino alla bellissima esperienza dell’Expo di Milano. Non potevamo aspettarci così tanto calore dalle persone. Fin dall’inizio abbiamo cercato di dare il meglio di noi, perché quel calore doveva trovare una risposta degna da parte nostra.

L’Expo di Milano è una grande occasione per la Repubblica di San Marino. Noi, come gruppo, siamo felici di aver colto tale occasione.

 

Luca Guiducci, membro dell’associazione storica “I Fanciulli e la Corte di Olnano”

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