SAN MARINO – La CSU esprime tutta la sua solidarietà al popolo della Turchia per il brutale e violentissimo attentato che il 10 ottobre scorso ad Ankara ha insanguinato una pacifica dimostrazione di attivisti impegnati per la pace e il rispetto dei diritti umani e democratici; un attentato che non ha precedenti nella storia recente della Turchia, che ha provocato la morte di circa cento persone e numerosi feriti.
Questo brutale atto terroristico, che la CSU condanna con forza, è avvenuto in una fase particolarmente difficile per il popolo turco, caratterizzata anche da un forte inasprimento della repressione del regime nei confronti dei giornalisti turchi e kurdi impegnati nella difesa della libertà di stampa e dei diritti democratici.
Molti giornalisti, ma anche sindacalisti, vengono arrestati e messi in carcere per colpire la libertà di stampa, i diritti sindacali e il pluralismo. Gli stessi sindacati dei giornalisti sono sottoposti a violente e inaccettabili intimidazioni da parte delle autorità.
Con questa violenta repressione, il regime turco cerca di erigere, in particolare nell’attuale periodo elettorale, un muro di silenzio per nascondere tante informazioni che mettono in luce il suo carattere fortemente autoritario e antidemocratico, nonché gli elevatissimi livelli di corruzione.
Ci appelliamo al governo sammarinese affinché anch’esso, nei confronti del governo turco e nelle sedi internazionali preposte, si unisca ai paesi e alle organizzazioni che chiedono la fine di ogni forma di repressione in Turchia nei confronti della società civile e delle minoranze, a partire dal popolo kurdo, la liberazione dei giornalisti arrestati e il pieno ripristino della libertà di stampa e in generale dei diritti civili e democratici.
CSU
