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Consiglio Grande e Generale: bocciatura dell’Ordine del Giorno su Carisp

da Redazione

Si è conclusa la prima sessione consiliare di ottobre. Il report dell’agenzia Della Torre.

 

SAN MARINO – Con la bocciatura dell’Ordine del Giorno su Carisp- con 33 voti contrari e 20 a favore- presentato da Cittadinanza attiva e Unione per la Repubblica, si conclude la prima sessione consiliare di ottobre.

I lavori del pomeriggio proseguono con il dibattito sull’Assestamento di Bilancio che si conclude con la replica del segretario di Stato per le Finanze, Gian Carlo Capicchioni. Rispetto al tema su cui si è concentrato il dibattito, ovvero i 40 mln di euro di debito pubblico destinati a rafforzare il patrimonio di vigilanza di Carisp, il segretario di Stato ribadisce che “la scelta del governo sia da ritenere giusta proprio a tutela dell’investimento pubblico già fatto all’interno di Cassa”.

Infatti, “se non è lo Stato- fa notare all’Aula- c’é qualcun altro che può avere interesse di sicuro a mettere un piede dentro a Cassa, che in questo momento è un bocconcino appetibile, visto che avrà utili già dal 2017”. Capicchioni infine conferma la disponibilità al confronto sulle problematiche di proprietà e governance dell’istituto che “si possono affrontare a livello politico”. Ma la disponibilità del segretario non è ritenuta sufficiente dai gruppi di Cittadinanza attiva e Upr che mettono comunque ai voti il proprio Ordine del giorno, depositato nella seduta di ieri, volto, tra l’altro, a far organizzare entro ottobre 2015 un’audizione del Coordinamento della Vigilanza della Banca Centrale della Repubblica di San Marino in Commissione Finanze, riunita in seduta segreta”. Il segretario di Stato, nel suo primo intervento, aveva già ritenuto l’Odg uno strumento non accoglibile su una tematica considerata troppo “delicata”, ma aveva convenuto sull’audizione di Bcsm in Commissione consiliare. In conclusione, l’Odg di C10-Su e Upr viene infine respinto, mentre il progetto di legge dell’Assestamento di bilancio è licenziato alla seconda lettura.

Di seguito un estratto degli interventi.

Comma 9. Progetto di legge “Modifiche alla Legge 23 dicembre 2014 n. 219 e Variazione di Bilancio di Previsione dello Stato e degli Enti del Settore Pubblico Allargato per l’esercizio finanziario 2015”.

Manuel Ciavatta, Pdcs: “Abbiamo chiuso il bilancio 2014 con 4 milioni di euro di attivo. Si è invertito il trend in maniera notevole. La conferma dell’inversione è data dalla previsione 2015 che da meno 15 milioni di euro oggi si attesta a meno 7 milioni. Se il trend positivo continua chiudiamo il 2015 in pareggio o persino in attivo. Un segno per il nostro Paese nonostante la crisi economica che ancora ci vede coinvolti. C’è progressiva ripartenza e la politica deve dare questa speranza alla gente. Diciamo anche i risultati positivi e quello che stiamo recuperando. Frutto di questo risultato è un progressivo allentamento della spesa pubblica. Abbiamo fatto diventare la P.A. un ammortizzatore sociale in passato: un errore. La questione del debito pari a 102 milioni di euro. Prima di tutto i 30 milioni riguardanti gli investimenti sono quelli già definiti nella Finanziaria mentre gli altri 32 milioni di euro sono quelli già definiti con dei mutui accesi in passato. Per quanto riguarda i 40 milioni per la patrimonializzazione della cassa io capisco le problematiche e le perplessità dato le risorse spese per Cassa pari a 185 milioni di euro in questi anni. Ma l’obiettivo era di patrimonializzare la Cassa per raggiungere un equilibrio. Lo Stato sta dando con l’impegno di riprendere quanto dato in tempi definiti”.

Matteo Zeppa, Rete: “La maggioranza si vanta di aver ridotto duecento posti nella P.A. e dell’attivo di bilancio ottenuto. Non sono d’accordo. Nel settore privato tra l’altro siamo molto indietro. Quanto poi alla vicenda della Cassa di Risparmio, dico che per forza è una questione politica. Nella riunione di mercoledì scorso sul progetto Cassa ci siamo trovati quasi l’intero Cda. Allora diventa un problema politico? Chi ha invitato Cassa di Risparmio con parte del proprio Cda? Io non ho le competenze per mettere in dubbio quello che hanno detto i rappresentanti di Cassa mercoledì. Devo prendere per buono quello che è ma non ho la controparte. Non ho gli organi di verifica intermedi per valutare se i soldi fino adesso concessi a Cassa siano serviti a qualcosa? A mio avviso è stato tutto fatto alla carlona. E questa è una questione politica. Così come lo è il licenziamento del vicedirettore di Cassa di Risparmio. Come si fa a portare una cosa del genere in assestamento di bilancio? Portatelo in finanziaria e non in questa fase. Stiamo salvando Cassa di Risparmio con i soldi dei contribuenti pubblici. E Cassa di Risparmio, a giudicare dal vicepresidente che è espressione di un partito, non è un istituto di tutti. Ma di qualcuno. Chiedo a chi ha esposizione nei confronti dell’istituto bancario e a chi è all’interno della Fondazione di non partecipare alla votazione di questo provvedimento”.

Andrea Zafferani, Civico 10: “L’attivo di bilancio è stato ottenuto tagliando la spesa per investimenti. Una scelta a dir poco di corto respiro. Ci sono poi 5 milioni e 400 mila euro di tagli lineari che non guardano ‘a cosa c’è da tagliare e a cosa non c’è da tagliare’. I tagli alle giunte di Castello che ormai hanno sempre meno risorse per funzionare, i tagli dedicati ai capitoli per lo sviluppo delle imprese. Casi in cui non ci vedo nulla per cui esultare. I problemi della spesa pubblica nel nostro Paese restano tutti. L’ultimo aspetto che voglio sottolineare è il taglio importante per i convenzionamenti per i mutui agevolati. C’è poca domanda ma poca domanda deriva dalla nuova legge che è uno sciagura perché mette in rapporto diretto banca e contribuente. Questione debito: vorrei un chiarimento sul debito da 32 milioni di euro che viene fatto con le banche per ripagare il deficit contratto negli anni scorsi. Stiamo vendendo debito in mani estere. Dire che non è un questione politica fa sorridere. Lo Stato in Cassa ha messo 185 milioni di euro negli ultimi anni. Noi abbiamo presentato un Odg che chiede una relazione precisa e puntale a Banca Centrale su Cassa di Risparmio con relativa audizione. Il tema della governance invece è legato al fatto che lo Stato si è esposto e continua a esporsi per un istituto”.

Gian Nicola Berti, Ns: “Non pensavo di intervenire perché non vorrei apparire come una nota stonata. Io capisco l’imbarazzo di una certa componente politica che ha gridato allo scandalo della finanza pubblica e poi si ritrova un bilancio in utile. Si sposta l’attenzione sull’aspetto pensionistico e sulla vicenda Cassa di Risparmio. Aspetto parossistico. C’era chi sollevava il conflitto di interessi allora io direi che ci sono più consiglieri ad avere conflitto. Magari anche quelli che lavorano in altre banche. Il progetto di Cassa di Risparmio non è un salvataggio. Cassa ha un equilibrio proprio. Il problema è il raggiungimento dell’equilibrio patrimoniale. Ha troppi soldi dei clienti rispetto al patrimonio posseduto. Cassa di Risparmio e Banca San Marino sono un esempio di banca etica. Non altrettanto si può dire degli istituti di credito privati. Cosa vogliamo fare del nostro sistema bancario? Lo vogliamo esclusivamente privatistico oppure vogliamo dare ancora un ruolo alle Fondazioni? Rispondiamo a questi quesiti. Perché poi tutto il resto è fuffa”.

Ivan Foschi, Su: “Qui ci sono dati estremamente provvisori. Prendo una voce a caso: la riduzione di 130 mila euro sullo stanziamento a favore della Smac. Non voglio cadere nel giochino di dire che la Smac era nata per la scontistica ed è diventata fiscale. Questo non può comportare una perdita di competitività del nostro sistema. Credo sia interesse di tutti cercare di mantenere bene unite i due aspetti: scontistica e fiscale. Venendo alle emissioni: credo ci siano ragionamenti diversi da fare. Come è stato richiamato da molti colleghi qui servono valutazioni di ordine politico e non tecnico. Quali sono le linee d’azione del Governo? Quali sono le motivazioni di certi provvedimenti? La patrimonializzazione della Cassa sta diventando un appuntamento fisso. Perché la facciamo? Noi vorremmo capire perché questi interventi non sono mai definitivi? Fino a quando andiamo avanti con questa telenovela che ogni anno ci porta a destinare nuove risorse alla Cassa di Risparmio. Forse dovremmo porci qualche domanda sull’efficacia della gestione della Cassa. Cassa di Risparmio è interesse di tutti i sammarinesi ma non può esserlo solo quando è ora di mettere mano ai portafogli. Ci vuole maggiore condivisione sempre”.

Luca Beccari, Pdcs: “Noi veniamo da anni di deficit. Il 2014 chiuderà l’anno in avanzo che non è frutto esclusivamente di un provvedimento estemporaneo. Nel 2015 come l’anno scorso andiamo in assestamento con una previsione di disavanzo ridotta rispetto all’inizio. Questo significa che siamo riusciti a stabilizzare la finanza pubblica. Il bilancio è stato fortemente ripulito da tutta una serie di poste sospese. Il debito complessivo ammonta a 340 milioni di euro totali considerando tutto il finanziamento qui previsto. Ma non è un debito che genera in tutto per tutto interessi. C’è una parte che non genera interessi. Il Rapporto debito/Pil al 24% ed è un rapporto completamente dentro i parametri di convergenza europea. Questo è un dato che ci fa dire che in teoria saremmo in linea. L’incidenza dell’onere per interessi inoltre è bassissima. Il debito non grava in maniera così pesante sul bilancio generando ulteriore deficit. Il nostro è un Paese che, in un contesto economico come quello attuale, tutto sommato riesce ad arrivare all’equilibrio di bilancio. Non è questione di trionfalismi ma di consapevolezze. Poi sul fatto che un partito possa pensare di essere contrario a priori al debito posso comprenderlo. Patrimonializzazione e investimenti generano comunque sviluppo”

Tony Margiotta, Su: “Ancora una volta parliamo di debito pubblico e di un suo incremento. Autorevoli membri di maggioranza hanno parlato del grosso lavoro fatto di contenimento del debito che era stato proiettato con la legge di Bilancio a 15 mln, mentre oggi parliamo di 7 mln di euro. Il lavoro è stato di certo importante, ma questo risultato, considerato importantissimo, è andato a discapito della cittadinanza. I servizi rivolti a lei infatti hanno avuto un risvolto negativo. Siete stati bravi a tagliare. E’ vero che le spese del personale sono state ridotte, ma a scapito del fondo pensione e lo hanno detto anche dalla maggioranza.

Certamente dobbiamo dare sostegno alla nostra banca che deve essere nostra e non di quei 4-5 signorotti che hanno fatto il loro gioco e ora chiedono che venga spalmato il debito sui cittadini senza la richiesta che lo Stato sia socio di maggioranza. Questa banca deve essere nazionalizzata, deve essere nostra. Questi signori devono pagare degli errori madornali che hanno fatto”.

Francesca Michelotti, Su: “Si ha l’impressione che si continui a navigare a vista. In particolare sulla questione pensionistica, ci sono 6 mln di euro in più destinati al fondo dipendenti. La spesa si doveva contenere, invece l’intervento dello Stato aumenta perché servono correttivi. Poi c’è la grande questione dell’indebitamento dello Stato che include il tema Carisp. Poi si riduce a 0,10 invece che 0,50 euro l’imposta concessa alle banche. Lo Stato non dice di no alle richieste del sistema bancario. Ci sono i 32 mln di debito fatto per coprire mutui alle banche. Le banche del sistema creditizio sammarinese possono poi vendere questi titoli all’estero, e qui ci potrebbe essere una sorta di dumping, di pressione esercitata dall’esterno verso l’interno, si mette a rischio la sovranità. Quindi la Cassa oggi ci chiede 40 mln per rafforzare il patrimonio di vigilanza e non si escludono altri interventi. Ci mancano dati, quelli di un osservatore terzo. Nessuno ignorava la difficoltà della partecipazione pubblica al controllo gestione finanziaria di Cassa, ma lo Stato non è socio di maggioranza. Diversamente la presenza di troppi ruoli apicali in Cassa di provenienza democristiani sono chiari. Non se ne deve fare una questione di strumentalizzazione, ma è evidente che la politica, democristiana, ci sia dentro fino al collo. Non possiamo permettere egemonie politiche sulla Cassa”.

Franco Santi, C10: “Mi sento molto a disagio a dover ragionare su certi argomenti senza le giuste informazioni, così valutare le scelte è davvero disarmante. Chiedo di poter avvallare il nostro Odg e dare a tutti noi questa possibilità. Non credo sia sufficiente la disponibilità del segretario di Stato di organizzare udienze in Commissione. Il consigliere Beccari dice che il debito pubblico è sostenibile. Io invece sono preoccupato, credo che la nostra economia sia molto debole rispetto elementi esogeni che possono metterla in pericolo.

La questione della Cassa è stata inserita in Assestamento, ma non è corretto affrontarla in questa maniera e condivido in questo senso gli interventi anche della maggioranza. Noi continuiamo ad operare per spot, invece il problema andrebbe affrontato a livello sistemico. Poi, il bilancio dello Stato: fa piacere si sia raggiunto un consuntivo positivo, ma mi piacerebbe analizzare in Aulaquali sono i motivi che hanno determinato certe variazioni. A me risulta che la spesa per il personale Pa sia aumentata. Poi spero che tutto governo si faccia carico dei problemi dell’aumento della spesa pensionistica”.

Gian Carlo Capicchioni, segretario di Stato per le Finanze, replica: “Le prime risposte. I 2 mln e 908 mila euro di oneri retributivi non sono un aumento, il saldo è in equilibrio, non c’è maggiore spesa. Probabilmente lo abbiamo scritto male. I 300 mila euro sul fondo rischi per l’Aass, sono giustificati. L’azienda fornisce dei servizi alle utenze e purtroppo ci sono situazioni di difficoltà a riscuotere questi crediti. E’ buona regola contabile iscrivere queste a fondo rischi per eventuali inadempienze dei clienti. Sul tetto dei 300 mila euro, c’è chi dice che è stato disatteso il Consiglio. In effetti il Consiglio aveva deciso di accoglierlo, ma ha anche approvato ultimamente un altro Odg che dice che dobbiamo reperire figure di livello internazionale ai vertici di Bcsm. Ciò mal si concilia con il tetto dei 300 mila euro. Non è stato disatteso quindi quanto deciso dal Consiglio.

Il bilancio del Consuntivo è in positivo ma non sono venuto qui in pompa magna, è chiaro che la situazione è migliorata. Nessuno non può dire che passare da disavanzo a avanzo non sia positivo. Come nessuno può dire che i problemi siano finiti. Servono risorse per fare investimenti e far muovere la nostra economia. Andiamo a modificare l’articolo 66 della Finanziaria, allora il governo aveva sottolineato che con certi criteri il sistema bancario avrebbe usato quell’articolo, ma da gennaio ad oggi non sono state fatte queste transazioni. Vogliamo dare modo alle banche di potere ripulire i propri bilanci da quella che è l’attività ordinaria, che può dare evidenza della loro attività, a quella che è la gestione dei crediti dubbi, e di poterli separare e fare confluire in appositi veicoli di gestione. In altre giurisdizioni, dove il sistema fiscale è più forte, certe operazioni sono quasi a costo zero. Non capisco perché in un momento difficile per questo comparto non si possa aderire alla richiesta di separazioni dei patrimoni e crediti in pancia alle banche.

Qualcuno vuole i ‘dati reali’ da Cassa. Credo che i dati che sono stati forniti siano totalmente reali. Ci sono bilanci approvati da Cda, collegio sindacale, società di revisione, andare a dire che non sono reali credo sia un ragionamento capziosi. Gli interventi si sono soffermati sull’emissione di titoli obbligazionari per Carisp. L’aumento del debito però non è di 102 mln, ma di 70 mln. I 32 mln già sono debito, è solo una conversione. Rispetto i 40 mln per Carisp, credo che se l’iniezione di liquidità, invece che lo Stato, lo pagasse un esterno, gli interessi poi li pagherebbero all’esterno. Ma soprattutto, se non lo Stato, che ha già un investimento notevole in Cassa, qualcun altro ha interesse sicuro a mettere un piede dentro a Cassa, che in questo momento è un bocconcino appetibile, con poca spesa porta buona resa. E in breve, visto che avrà utili già dal 2017. Credo che la scelta del governo sia giusta proprio a tutela del suo investimento all’interno di Cassa. Le problematiche di proprietà e governance si possono affrontare a livello politico, ci si può confrontare”.

Odg su Cassa di Risparmio presentato da Ca-Upr/respinto con 33 voti contrari e 20 a favore.

Andrea Zafferani, C10: Mi limito a leggere l’Odg, visto che in comma Comunicazioni non è stato letto. La dichiarazione di voto è ovvia. Lo leggo: ‘Il Consiglio Grande e Generale, in considerazione del significativo intervento pubblico attuato negli ultimi anni a sostegno della Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino S.p.A, (…) delibera di: 1. chiedere alla Banca Centrale della Repubblica di San Marino una relazione sulla situazione economico-patrimoniale della Cassa di Risparmio degli ultimi 3 anni in cui siano contenute ogni eventuale considerazioni in merito a aumenti di capitale o operazioni patrimoniali che possono riguardare l’istituto; 2. tenere nel mese di ottobre 2015 un’audizione del Coordinamento della Vigilanza della Banca Centrale della Repubblica di San Marino presso la Commissione – Finanze bilancio e programmazione; artigianato; industria; commercio; turismo; servizi; trasporti e telecomunicazioni; lavoro e cooperazione riunita in seduta segreta in cui esaminare la relazione citata nel punto 1.

Il Consiglio Grande e Generale, per dare compiuta attuazione alle indicazioni del Fondo Monetario Internazionale, già espresse nel corso delle missioni periodiche nel 2014 e 2015 da mandato al Congresso di Stato di predisporre gli interventi normativi e operativi affinché l’assetto societario della società Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino S.p.A. risponda alle quote di proprietà dei singoli soci; intervenire nell’assemblea dei soci della Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino S.p.A. affinché la governance dell’istituto sia adeguata alle esigenze di ristrutturazione e rilancio dell’istituto di credito secondo le linee già espresse dal Fondo Monetario Internazionale”.

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