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San Marino a Bollate (MI) per il concorso “Artisti dentro”

da Redazione

Protagonisti i concorrenti delle Case di reclusione di Milano, Padova, San Marino, Venezia, e Verona.

 

Anche quest’anno una delegazione della Repubblica di San Marino ha preso parte all’evento di premiazione del concorso letterario “Scrittori Dentro” che si è svolto venerdì 2 ottobre presso la Casa di Reclusione di Bollate (MI).

Protagonisti i concorrenti delle Case di reclusione di Milano, Padova, San Marino, Venezia, e Verona.

“Pensieri sul cibo da dietro alle sbarre” è stato il tema a cui era legata questa seconda edizione del premio letterario, in omaggio ad Expo 2015. “Gli autori che hanno scritto, racconti e poesie, testimoniano l’alto valore psicologico del cibo, quale stimolatore di emozioni e ricordi: un elemento importante nella vita quotidiana di chiunque, un riferimento temporale e di socializzazione per chi è detenuto”, ha commentato Sybil von der Schulenburg, presidente dell’Associazione Artisti Dentro Onlus ideatrice e organizzatrice del concorso.

Vincitore della sezione “poesia” N. C. con “Profumo di pane”. Per la sezione “prosa” il primo premio – un buono spesa alimentare di 400,00 euro – a S. P. con il racconto “Miele amaro”.

Alla prima edizione del concorso, svoltasi l’anno scorso, era risultata terza classificata la poesia “L’è una bela giurneda”, di C. R. – Carcere dei Cappuccini.

Novità di quest’anno è la prima edizione del premio di arte culinaria – che non poteva che chiamarsi “Cuochi dentro” – per incoraggiare la cucina creativa di cuochi amatoriali e professionisti in situazione di detenzione. Vincitore il piatto “Maky con sfoglia croccante” di D. S., una rivisitazione in chiave vegetariana di un classico della cucina giapponese.

Da San Marino, che sostiene l’iniziativa con il patrocinio delle Segreterie di Stato Istruzione e Cultura e Interni e Giustizia al premio letterario Scrittori dentro, un importate segnale di continuità, a conferma dell’attenzione al tema del rispetto dei diritti umani in ogni contesto, che si tratti di detenuti o migranti o persone con disabilità.

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