Non sappiamo se inciderà sulle prestazioni (eccellenti) o sull’aerodinamica delle monoposto di Formula Uno ma è notizia di questi giorni che la FCA ha deciso di scaricare circa 2 miliardi di euro sulla Ferrari.
Dal 24 settembre in Italia sono cambiate le regole per l’accesso all’ammortizzatore: con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale degli ultimi decreti che mancavano per completare il puzzle, il Jobs act ha preso la sua forma e ha riscritto le regole – perlomeno alcune – del mercato del lavoro. In primis, le aziende che hanno cessato l’attività non potranno più chiederla. In seconda battuta, è stata ridotta la durata dell’ammortizzatore sociale a 2 anni.
Ma forse la novità di maggior rilievo è rappresentata dai contributi che devono essere versati. Le aziende che utilizzano la CIG ordinaria dovranno pagare di più: sotto i 50 dipendenti l’aliquota prevista è dell’1,7% della retribuzione, sopra i 50 dipendenti del 2%.
Non sappiamo se inciderà sulle prestazioni (eccellenti) o sull’aerodinamica delle monoposto di Formula Uno ma è notizia di questi giorni che la FCA ha deciso di scaricare circa 2 miliardi di euro sulla Ferrari. Gli analisti non hanno dubbi: “Positivo per Fiat Chrysler, che abbatte il costo del debito”. Vediamo cosa dirà Arrivabene o Vettel.
Dall’ISTAT intanto una notizia buona: il fatturato totale dell’industria italiana è cresciuto in su base annua di oltre il 2% con incrementi dell’1,2% sul mercato interno e del 4,2% su quello estero.
Non possiamo non accennare alla stretta attualità dell’immigrazione. In Italia i lavoratori stranieri in regola sono oltre 2 milioni, valgono 123 miliardi di Pil e producono il 9% della ricchezza italiana.
E’ anche di stretta attualità la crisi, purtroppo. Nel report del Centro Studi Fillea Cgil si legge che il settore delle costruzioni è ancora in difficoltà: il numero medio di addetti della singola impresa è diminuito dal 3,2% del 2008 a poco più del 2%.
Il 2 (ottobre) però ci riporta alla memoria alcune notizie sparse e comunque curiose: oggi ma nel 1870 il plebiscito per l’annessione di Roma al Regno d’Italia, dopo la presa di Roma, oggi ma nel 1925 William Taynton fu il primo uomo a apparire in televisione.