Home FixingFixing “Ecofin e standard Ocse strategici per San Marino”

“Ecofin e standard Ocse strategici per San Marino”

da Redazione

Dibattito, il Segretario Capicchioni elenca gli aspetti positivi degli accordi. Cooperazione fiscale internazionale, legislazione entro fine anno.

 

di Daniele Bartolucci

 

L’accordo Ecofin è alle battute finali, così come è sempre più vicino lo scambio automatico di informazioni e in Consiglio Grande e Generale si anima il dibattito, tenuto conto della portata “storica” – come hanno rilevato molti dei presenti – dell’operazione internazionale di trasparenza finanziaria che si sta portando a compimento. Un’operazione che non va però letta come unilaterale, perché anche San Marino potrà intercettare diverse occasioni per sé e per la propria economia. Il Segretario alle Finanze, Giancarlo Capicchioni, ricapitola in Consiglio l’iter internazionale, partendo dal G20 del 2009, “che ha assunto decisioni in merito alla dispersione e perdita di risorse da parte delle amministrazioni fiscali nazionali verso paesi off-shore per effetto di comportamenti infedeli dei propri contribuenti e per combattere il finanziamento del terrorismo internazionale. Le decisioni prese da quel G20 hanno prodotto due effetti importanti che hanno determinato il cambio di direzione nelle relazioni internazionali:con l’introduzione dell’ obbligatorietà alla sottoscrizione dei accordi bilaterali TIEA e DTA soprattutto con i relevant partner (12 accordi minimi per entrare nella white list); e con il processo di valutazione di implementazione degli Standard sulla trasparenza fiscale in ambito Peer Review Group dell’OCSE per tutte le giurisdizioni. San Marino”, ricorda Capicchioni, “in tale contesto ha immediatamente allargato il proprio network di accordi bilaterali sottoscrivendo e superando il numero minimo previsto dall’OCSE e, a seguito del processo di valutazione articolato su più fasi, ha raggiunto il rating largely compliant al pari di più evolute giurisdizioni ossia Sati Uniti, Gran Bretagna, Germania e Italia”. Quindi San Marino “ha firmato a Jakarta nel 2013 la Convenzione Multilaterale e successivamente nell’Ottobre 2014 l’Accordo Internazionale sulle Autorità Competenti, aderendo al Early Adopters Group e ha accettato la rinegoziazione della Direttiva sulla tassazione dei redditi da risparmio” e “in quest’ambito la Commissione della Ue ha aperto un negoziato con i 5 paesi terzi: San Marino, Andorra, Liechtestein, Svizzera e Monaco per la modifica del protocollo all’ Accordo fra la Ue e i paesi terzi in relazione alla direttiva 2003/48 sulla tassazione dei redditi da risparmio. Il negoziato è in corso dalla tarda primavera del 2013 ed è in fase conclusiva. Si stima che si potrà parafare e firmare l’accordo entro l’anno. A seguito dell’entrata in vigore dell’accordo”, annuncia Capicchioni, “si prevede il primo scambio automatico delle informazioni finanziarie dal 2017 in corrispondenza temporale con il primo scambio in ambito OCSE ed avrà come effetto quello di non applicare più la cosiddetta ritenuta Ecofin, togliendo una barriera fiscale che impegna solo San Marino”, quindi un fattore positivo. “Una volta eliminata l’euroritenuta”, ha infatti spiegato il Segretario nelle repliche finali, “le nostre banche potranno essere più competitive e attrarre, dopo la firma del nuovo accordo Ecofin, anche investimenti di carattere finanziario dall’esterno”. Un aspetto molto positivo, come lo è il fatto che “con lo scambio automatico di informazioni le giurisdizioni che decidono di scambiare fra loro producono un flusso di informazioni in uscita ed in entrata: inviano informazioni su conti detenuti da residenti esteri e ricevono informazioni su conti all’estero di propri residenti. Ciò quindi vale anche per San Marino”, ribadisce Capicchioni. “Eventuali capitali detenuti all’ estero da parte di residenti fiscali sammarinesi, se di consistenza tale da non risultare congrui ai redditi dichiarati, potranno costituire una base per attivare l’accertamento interno e condizione per inoltrare domanda di informazioni su richiesta alla giurisdizione da cui le informazioni finanziarie provengono”. La tempistica: “Con delibera del Congresso di Stato n. 15 del 23 marzo 2015 è stato costituito il Gruppo Tecnico di Lavoro finalizzato all’implementazione dello “Standard for Automatic Exchange of Financial information in Tax Matters” che coinvolge diversi ambiti della pubblica amministrazione e il 30 giugno è stato inviato all’OCSE il documento”Annex4″ del CRS. L’implementazione del CRS iniziato a giugno 2015, continuerà anche durante l’intero anno 2016. Ne giorni 13 e 14 ottobre prossimi, San Marino riceverà la on-site-visit dell’OCSE che verificherà lo stato dell’implementazione del CRS. Il Team valutatore redigerà un rapporto sulla fase preliminare dell’implementazione nella prossima sessione del Global Forum che si terrà a novembre a New Deli, seguirà il rapporto sulla fase ordinaria”.

“Per quanto riguarda la struttura legislativa, il gruppo di lavoro sta procedendo congiuntamente con la elaborazione e stesura di un testo di legge “Cooperazione fiscale internazionale”, congiuntamente ad un regolamento tecnico finalizzato alla protezione dei dati personali, ed in seguito alla stesura delle guidelines-istruzioni rivolte alle istituzioni finanziarie, come sopra accennato. Nella fattispecie la legge disciplinerà la cooperazione fiscale internazionale attuata dalla Repubblica di San Marino in esecuzione degli accordi internazionali, bilaterali o multilaterali, stipulati con Paesi o Giurisdizioni estere in materia di scambio di informazioni nelle varie forme. Va sottolineato che la scadenza per la legislazione inerente alla cooperazione fiscale è dicembre 2015, quindi verrà richiesta una corsia preferenziale per l’iter legislativo e la sua approvazione”. In Consiglio si è quindi accesa la discussione, al termine della quale il Segretario Capicchioni ha ribadito che “questo tema per San Marino è strategico”.

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