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Case abbandonate, stop al degrado ‘per legge’

da Redazione

Non tutti gli immobili valgono lo stesso prezzo, spesso sono vecchi e, purtroppo anche fatiscenti, tanto che non solo si deprezzano con il tempo, ma rischiano di degradare anche l’area limitrofa, facendo deprezzare anche gli altri immobili.

 

di Daniele Bartolucci

 

Non tutti gli immobili valgono lo stesso prezzo, spesso sono vecchi e, purtroppo anche fatiscenti, tanto che non solo si deprezzano con il tempo, ma rischiano di degradare anche l’area limitrofa, facendo deprezzare anche gli altri immobili. E’ il caso, scoppiato quest’estate, di Villa Malagola, su cui è intervenuta la Segreteria di Stato al Territorio, annunciando un nuovo intervento legislativo, sul modello di quello adottato da molti Comuni italiani. “Il problema del degrado di Villa Malagola, segnalato dalla Giunta di Città, non è purtroppo l’unico caso a cui sarebbe necessario porre rimedio nei centri storici della nostra Repubblica. Al momento, purtroppo”, ammettono dalla Segreteria competente, “lo Stato non può intervenire d’imperio in situazioni che riguardano proprietà private né dispone di risorse che gli consentano di acquistare tutti gli immobili di pregio di valore storico in stato di abbandono o non manutenuti in maniera adeguata.

Proprio per questa ragione la Segreteria di Stato al Territorio sta ricercando soluzioni a tale problematica con la modifica del Testo Unico delle leggi urbanistiche ed edilizie del 1995, così da prevedere – fra l’altro – la possibilità di imporre ai proprietari degli immobili l’obbligo di mantenere gli stessi in modo decoroso, pena l’applicazione di rilevanti sanzioni”. Molti Comuni, nel tempo, hanno applicato tale regolamento, come quelli della riviera romagnola nel caso specifico di Alberghi dismessi e soprattutto delle ex colonie marine, quasi tutte di proprietà privata, ma in disuso e abbandonate a causa della crisi dell’edilizia, per cui non ci sono le risorse per far partire i grandi progetti di cui si parla da anni. Tali regolamenti, però, valgono anche per tutti gli altri, ed è questo che probabilmente accadrà a breve anche a San Marino. L’auspicio della Segreteria al Territorio è che la nuova norma “possa essere ad ogni effetto operativa entro il corrente anno”.

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