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San Marino, gli interventi per gli operatori agricoli

da Redazione

L’autorizzazione rilasciata a imprese forensi dall’Ispettorato del Lavoro “può avere una durata massima di 50 giornate all’anno frazionabili, per un massimo di 20 lavoratori per ogni giornata, utilizzabile contemporaneamente anche presso diversi operatori”.

 

Attraverso il DL 141/2015 sono stati promossi una serie di interventi urgenti in materia di lavoro favore di operatori agricoli. L’autorizzazione rilasciata a imprese forensi dall’Ispettorato del Lavoro “può avere una durata massima di 50 giornate all’anno frazionabili, per un massimo di 20 lavoratori per ogni giornata, utilizzabile contemporaneamente anche presso diversi operatori”.

Dopo il rilascio dell’autorizzazione, l’impresa forense e l’impresa agricola sammarinese hanno l’obbligo di comunicare preventivamente all’Ispettorato del Lavoro l’attivazione e l’eventuale interruzione del permesso per l’operatore forense e l’eventuale dislocazione dei lavoratori.

Lo svolgimento dell’attività in modo non conforme a quanto previsto al comma precedente, configura l’ipotesi di applicazione della normativa in materia di lavoro irregolare. Al fine di favorire la coltivazione dei terreni e la salvaguardia del territorio e dell’ambiente e quindi promuovere l’attività agricola, all’art. 7 del DD 62/2015 è aggiunto il comma 5 bis: “Si configura come solidarietà familiare anche ogni attività svolta da parte di parenti in linea retta e di parenti e affini di secondo grado a supporto occasionale di operatori agricoli professionali e non professionali con o senza COE e di privati”.

E’ consentita la raccolta di uva e olive svolta con l’ausilio di parenti e amici residenti in territorio di operatori agricoli non professionali con o senza COE e di privati senza corresponsione di alcun compenso.

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