Gli imprenditori chiedono al Governo di condividere pochi ma sostanziali obiettivi da perseguire con determinazione e con la necessaria apertura verso le richieste che certamente perverranno dalla delegazione dell’Ue.
di Alessandro Carli
Per la Repubblica di San Marino il mese di settembre, soprattutto dalla seconda metà in poi, diventa cruciale per disegnare il proprio futuro. In attesa di capire l’impatto e la portata della Voluntary disclosure – i termini sono stati fissati entro il 30 settembre 2015 –, la grande partita da giocare, e alla quale dedichiamo l’approfondimento di San Marino Fixing di questa settimana, è l’avvio concreto della trattativa con l’Unione europea. Fermo restando la fermezza dei quattro capisaldi, le cosiddette “quattro libertà”, andranno di certo discussi alcuni tasselli del puzzle.
Lo chiedono, giustamente e tramite ANIS, le aziende del territorio: per il tessuto economico del Paese – al di là dell’introduzione dell’IGC, linguaggio commerciale comune dell’Unione – una delle priorità è legata al confronto e alla libera circolazione delle figure professionali. In questo senso l’attesa riforma del mercato del lavoro dovrà senza meno prendere atto dell’abbattimento delle norme protezionistiche in vigore, e una conseguente apertura dei permessi di residenza e soggiorno.
Altro nodo da sciogliere, le dogane. L’imponente incidenza dei costi legati a questa burocrazia penalizzano la capacità competitiva delle aziende del territorio. Per ANIS il percorso da intraprendere è quello che porta alla cancellazione delle procedure doganali intracomunitarie al fine di aderire a uno scambio di informazioni telematico analogo all’Intrastat vigente nei Paesi dell’Unione europea.
Le altre indicazioni che provengono dalle imprese – dall’e-commerce al made in San Marino – le troverete all’interno di questo numero del nostro settimanale.
Crediamo fermamente nella necessità di un avvicinamento con l’Ue. Ma solo con un dialogo costruttivo e aperto tra esecutivo e parti sociali si potrà trovare la quadra del cerchio. Si potrà individuare la taglia corretta del nuovo vestito del Titano. Gli imprenditori chiedono al Governo di condividere pochi ma sostanziali obiettivi da perseguire con determinazione e con la necessaria apertura verso le richieste che certamente perverranno dalla delegazione dell’Unione.