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Commissione finanze: Programma economico 2016 e bilancio

da Redazione

In apertura del dibattito per la presentazione del Programma economico 2016, il segretario di Stato per le Finanze, Gian Carlo Capicchioni, coglie l’occasione per confermare ai commissari che il bilancio 2014 chiuderà “con un leggero avanzo”. Il report dell’agenzia Della Torre.

 

SAN MARINO – Programma economico 2016, bilancio e interventi a sostegno dei giovani imprenditori sono i temi su cui si sono concentrati i lavori odierni della Commissione consiliare Finanze e Bilancio.

In apertura del dibattito per la presentazione del Programma economico 2016, il segretario di Stato per le Finanze, Gian Carlo Capicchioni, coglie l’occasione per confermare ai commissari che il bilancio 2014 chiuderà “con un leggero avanzo”. Infatti, durante la presentazione del P.E. in Consiglio grande e generale, il segretario Capicchioni aveva annunciato il possibile pareggio di bilancio stimato sul consuntivo 2014. Oggi in Aula assicura che il disavanzo stimato di 15 mln di euro “è stato coperto”, consentendo di chiudere in pareggio un anno prima di quanto previsto e, come già anticipato, con un avanzo di circa un mln di euro. Rispetto al programma economico, Capicchioni anticipa che “sarà impostato su un risultato di bilancio che parta da un sostanziale equilibrio, ma con l’obiettivo di ottenere un cospicuo avanzo di bilancio nel 2016”.

Terminato il dibattito sul Programma economico, la Commissione esamina il progetto di legge presentato dal consigliere Alessandro Cardelli (Pdcs) “Legge a sostegno dei giovani imprenditori e delle nuove attività nei centri storici” che trova parere favorevole trasversale della Commissione e viene infine approvato. Il progetto di legge è licenziato dalla commissione con 10 voti favorevoli, 0 contrari e 4 astenuti. Relatore di maggioranza saràGerardo Giovagnoli (Psd) mentre la minoranza rinuncia al relatore

Concluso l’esame del progetto di legge, terminano anche i lavori della Commissione consiliare.

Di seguito un estratto degli interventi.

Comma 2. Dibattito in merito alla presentazione del Programma Economico 2016 da parte del segretario di Stato per le Finanze e il Bilancio.

Gian Carlo Capicchioni, segretario di Stato per le Finanze: “Non aggiungo altro alla relazione presentata in Consiglio grande e generale. Volevo solo riferire un dato che nell’intervento sul programma economico, in Aula, era ancora solo stimato e ci portava a un sostanziale pareggio di bilancio sul consuntivo 2014. Il dato sui 15 milioni stimati è stato raggiunto. Il bilancio 2014 chiuderà con un leggero avanzo”.

Tony Margiotta, Su: “Ringrazio il segretario di Stato per questo dato importante. Nella premessa della volta scorsa il segretario aveva detto che vi era una prospettiva di un aumento del Pil dell’1%. Stiamo parlando da anni di una caduta vertiginosa del Pil, di circa il 25%, una cifra importantissima che fa veramente capire che tutto l’apparato produttivo economico ha avuto una problematica e una crisi importante che ha portato quasi alla chiusura di un’azienda al giorno e ad un numero enorme di disoccupati. Tante sono state le scelte discutibili di questa segreteria, da ultimo la richiesta di un prestito da 30 mln di euro per fare investimenti. Quindi questa sua comunicazione la reputo importante, rispetto alla prospettiva data da lei, governo e maggioranza sul bilancio 2015 di un disavanzo di 15 mln di euro, questo non è avvenuto. Ci auguriamo si possa ripartire con una discussione costruttiva rivolta al bene del Paese. Questo risultato che il segretario ha esposto in apertura del comma è importante ma sottolineo che è andato a discapito dei servizi per la cittadinanza e del loro sostentamento, ci auguriamo non avvenga più”.

Paolo Crescentini, Ps: “Quanto esposto dal programma economico è una fotografia reale del Paese e delle sue difficoltà. In questo momento è necessario fare quadrato e individuare soluzioni per rimpinguare casse pubbliche e trovare investimenti che garantiscano la crescita del Paese. Con l’ingresso in white list si annunciavano investitori in territorio, su questo qualche difficoltà permane e l’auspicio si trovino investitori esteri seri. E’ necessario al contempo dotare il Paese di infrastrutture, in particolare di Tlc, perché per le aziende è essenziale dialogare telematicamente, mentre da Città a Dogana è impossibile dialogare persino via telefono. E’ bene potenziare le Tlc. Ho letto, tra i buoni propositi, lo spostamento della San Marino Rtv E’ il momento di dare una sede più consona alla sede della televisione di Stato e di darle una struttura adeguata in termini di sicurezza. Chiedo al segretario come intende reperire risorse per realizzare nuove infrastrutture in un bilancio in cui la spesa corrente la fa da padrona.

Altro argomento: incentivare il binomio sport-scuola è tra gli obiettivi della legge sullo sport avviata all’iter consiliare. Nel programma economico ci sono tanti buoni propositi per la scuola, ma nessun accenno al rapporto con lo sport”.

Andrea Zafferani, C10: “I dati sul Pil 2014 in un programma economico sono ancora di stima. Non è accettabile. E’ una questione basilare, se si vuole fare un politica economica seria, molti dati nel programma economico sono del 2013. L’economia mostra qualche segno di ripresa: i consumi delle famiglie, la cassa integrazione che si riduce…vi segnalo il problema sugli investimenti con cui il programma economico spiega un 60% del crollo del Pil di questi anni. Ma va segnalato anche quanto si dice a pagina 23, ovvero la riduzione del 50% in 5 anni degli investimenti pubblici. A volte è facile ridurre il deficit di bilancio, basta ridurre gli investimenti. E’ un calo incredibile. Vorrei che nel bilancio dello Stato si riuscisse a ridurre la spesa corrente, aumentando quella degli investimenti senza bisogno di fare debiti. E’ una sfida che non si è riuscita a vincere.

Mi ha fatto specie vedere la tabella di pagina 31 che mostra come le politiche di collocamento e ricollocamento dei giovani siano un altro fallimento. Cresce l’occupazione sopra i 45 anni, certamente una cosa dovuta alle politiche di incentivazione degli ultimi anni, ma se guardate bene, per la categoria ‘fino 39 anni’ si vedono dati da far mettere le mani nei capelli. In questo caso le politiche non sono state fatte per i più giovani

Sarebbe ora di avere avanzi di bilancio con politiche strutturali e non con politiche contingenti. Molti interventi sono stati o spostamenti di oneri in altri capitoli o di carattere straordinario e non ripetuti. Chiedo se il transitorio fiscale, chiamato condono, abbia avuto effetto e in quali cifre. Vorrei la cifra. Poi tra il 2013 e il 2014 le entrate delle imposte dirette crescono di un milione e mezzo, mi pare poco rispetto le stime. Infine, i fondi pensioni sono sempre più in sofferenza, è ora di intervenire, serve una riforma, ho visto le linee di intervento che sono tutto fuorché una riforma”.

Massimo Cenci, Ns: “Per avere quadro preciso servono dati il più possibile puntuali. E’ un problema cronico, trasversale in tutti i settori. Non mi soffermerò sui dati attuali, colgo quanto scritto in premessa nella relazione, ovvero sulle indicazioni da perseguire. Il nostro sistema deve puntare a un sistema fiscale favorevole e non troppo complesso. Su burocrazia e sul piano tecnologico si possono fare passi in avanti in più. Bisogna riprendere tutte le normative dal ’90 in poi e riscriverle in modo leggibile, depurandole da tutte le burocrazie oggi non fondamentali. Abbiamo un quadro della situazione attuale e delle strade su cui andare. Credo che alcuni asset sono indicati, sono tre o quattro da perseguire, che danno il cambio di passo al Paese. Il Turismo, Il Parco scientifico e tecnologico che è un programma ambizioso e dispiace sia apprezzato più dall’opposizione e cje stenti a prendere il via, tanto da far pensare che qualcuno guardi nello specchietto retrovisore. Quindi lo sviluppo dell’università: da un po’ sembra che sia passata in secondo piano, non vorrei si tornasse ad un Ateneo ristretto. Gli stanziamenti per i grandi interventi collegati al turismo sono importanti, ma non dimentichiamoci dei progetti più piccoli collegati al turismo. Un asset a poco costo che servirebbe potrebbe essere quello di riappropriarsi in chiave turistica dei sentieri che collegano i vari Castelli. Civico 10 questa sera organizza un incontro su questo, è un percorso da seguire.

Concludo con un’altra affermazione di Zafferani, lui dice che si sono ridotte le spese utili, vorrei si continuasse a ridurre spese inutili su cui sicuramente è possibile ancora intervenire”.

Luca Beccari, Pdcs: “Non è per mia formazione l’abitudine di fare proclami quando i numeri parlano da soli. Ma ci sono riflessioni ragionevoli su quello che il programma economico ci permette di vedere, non si può certo dire che il Paese sta passando una fase di sviluppo sfrenato e che siamo usciti da crisi. Il Paese non è uscito dalla crisi economica, ma nell’affrontare la crisi ha posto in essere una serie di provvedimenti che ci dimostrano una serie di risultati. Rispetto agli anni di decrescita e cali su tutti i fattori, si sta passando ad una fase di crescita. Sulla finanza pubblica c’è il dato di disavanzo nel 2014 di 14 mln e nel 2015 un avanzo di un milione. Non ci fa mettere una medaglia al petto, ma possiamo essere contenti di aver azzerato un deficit programmatico ad una anno di distanza dalla riforma fiscale, non è casuale. Zafferani prima si riferiva all’effetto del transitorio fiscale in questo risultato, sicuramente ne ha avuto ma è una differenza che da sola non regge un risultato più positivo rispetto la previsione.

Il pareggio di bilancio 2015 era un obiettivo che è stato raggiunto con un anno di anticipo. Nel 2015 credo che il trend possa continuare, i dati lo supportano. Il primo anno di adozione della riforma coincide con il primo anno di pareggio bilancio ed è il primo dato positivo. Nel guardare la gestione della cosa pubblica le valutazioni possono essere diverse. In primis, lo sbilancio dei residui, quindi la riduzione della spesa, sono tutti dati importanti. Nel 2015 torna l’impegno dello Stato nelle opere pubbliche. Ma la disoccupazione rimane e resta una criticità, a San Marino un disoccupato non è un dato statistico o un numero, ma una persona e una famiglia. Dato anche lo slittamento della dichiarazioni dei redditi, non possiamo avere il dato del Pil, mi pare ovvio. Mi pare comunque vi sia una visione più nitida sulla visione di San Marino, non esiste infatti depositata la profezia di sviluppo, esistono scelte precise che portano a tempi di ritorno più lunghi ma a uno sviluppo meno vulnerabile”.

Gerardo Giovagnoli, Psd: “Da due anni abbiamo terminato la riforma dell’Igr che sta dando i primi risultati concreti. Un ragionamento rispetto all’Igc dovrà essere portato a termine entro il 2016. Credo sia stato un errore non mettere in pratica quello che avevamo scritto nel programma rispetto all’Istituto di finanza pubblica. Dobbiamo trovare una modalità attraverso la quale lo Stato possa mettere in circolo risorse: questo deve essere un tema centrale per l’economia sammarinese. Sulle infrastrutture pubbliche occorre fare un ragionamento approfondito e scevro da ideologie. Vorrei infine anche io sostenere la positività del Parco Scientifico e Tecnologico. La questione fondamentale non è quella di dove farlo sorgere. La questione fondamentale è quella di realizzarlo il prima possibile. Un progetto da sostenere che gode di una condivisione unanime”.

Gian Carlo Capicchioni, segretario di Stato per le Finanze, replica: “Il pareggio di bilancio 2014, chiuso anzi con un piccolo avanzo, è una notizia positiva. Ma non pensiamo che la crisi sia finita. Segnali positivi però ci sono: il Fmi ci vede in piccola crescita sia nel 2015 che nel 2016. Si affacciano imprenditori perché il nostro sistema è comunque un sistema attraente. La riduzione della spesa corrente è stata costante in questi anni, ma ciò non consente di andare a finanziare grosse strutture. Occorre perciò ricorrere a un finanziamento attraverso l’accensione di mutui, l’emissione di titoli e obbligazioni per finanziare la Legge di spesa e le infrastrutture. La disoccupazione è un punto dolente insieme a quello della previdenza. Credo si debba intervenire ma non c’è una bacchetta magica. Posti di lavoro non si creano solo adottando provvedimenti. Occorre dare impulso all’economia, incentivare e fare investimenti. L’obiettivo del programma economico sarà impostato su un risultato di bilancio che parta da un sostanziale equilibrio, ma con l’obiettivo di ottenere un cospicuo avanzo di bilancio nel 2016”.

Comma 3. Esame in sede referente del progetto di legge “Legge a sostegno dei giovani imprenditori e delle nuove attività nei centri storici”.

Alessandro Cardelli, Pdcs: “Presento il progetto, in rappresentanza dei giovani della Dc, che ha l’obiettivo di aiutare i giovani, che vogliono aprire un’attività economica e di agevolare l’apertura delle attività nei centri storici. Abbiamo fatto alcune modifiche rispetto la prima lettura di tipo tecnico. Abbiamo modificato la legge vecchia rispetto ad alcuni aspetti critici, come la tempistica di riunione della commissione. Abbiamo ridotto i termini, c’è un comitato valutatore che deve dare una risposta entro un mese circa e abbiamo introdotto il prestito d’onore con cui lo Stato si sostituisce alle banche, prestando una cifra per partire. Abbiamo cercato di eliminare altri costi di apertura di attività, come la tassa di licenza di apertura e per i primi due anni, sono previsti sgravi per sei anni, possibilità di scaricare le perdite nei successivi tre anni. La seconda parte della legge si rivolge ai centri storici periferici, nostro obiettivo è quello di incentivare i centri storici di Borgo maggiore, Serravalle, Faetano, Montegiardino, aree dove oggi ci sono poche realtà commerciali. Introduciamo incentivi e sgravi e un contributo dello Stato a fondo perduto sull’affitto, il 20% per il primo anno e il 10% per il secondo anno. Ringrazio il segretario di Stato Arzilli che per quasi un anno ci ha supportato, le associazioni sindacali, di categoria, i gruppi di maggioranza e minoranza per i loro contributi fattivi. Ci sono diversi emendamenti dell’opposizione che accoglieremo perché migliorativi del progetto di legge”.

Andrea Zafferani, C10: “Per noi è una legge importante, era tempo di intervenire sulla legge per l’imprenditoria giovanile e femminile, avevamo già presentato emendamenti in Consiglio senza successo. Oggi finalmente arriva la legge dei giovani del Pdcs, sottolineiamo la bontà della finalità. Tutto sommato questa proposta, come la nostra, si concentra su incentivazioni di tipo fiscale e contributivo che sono solo una parte del problema. C’è da intervenire a livello sistemico, ben vengano questi interventi, mentre però cerchiamo di intervenire su leve che bloccano lo sviluppo, come il problema del credito. Mi piace il posticipo del capitale sociale, quando lo abbiamo proposto noi ci avete dato dei visionari, bene che si sia in questa legge perché aiuta chi ha pochi capitali a disposizione a provare a fare impresa. Da parte nostra, C10-Su, sul testo ci sono diverse proposte di aggiustamento sugli incentivi. Altre cose: ci lascia perplessi l’emendamento sul comitato valutatore che dà predominanza alla parte politica, meglio la versione originale dei promotori, o ancora di più eliminare la parte politica. Valutate bene se devono essere presenti dei segretari di Stato in una proposta di questo tipo. Poi nella legge vi riferite a centri storici periferici e non della Capitale, ma non dimentichiamo la necessità di far crescere nel centro storico di Città attività di servizio e supporto all’Università e all’artigianato. Per questo facciamo una proposta anche in questa direzione”.

Guerrino Zanotti, Psd: “Come Psd abbiamo apprezzato la proposta dei giovani della Democrazia cristiana. Va a mettere mano ad un ambito in cui la legge era piuttosto datata e rende più accessibile a chi ha intenzione di intraprendere un’attività economica l’accesso ai benefici che la legge prevede e che erano previsti nella legge del ’97. E’ un’ulteriore risposta agli interventi per incentivare i giovani ad intraprendere un’attività lavorativa. Ci sono elementi di preoccupazione per le fasce giovanili. Perché solo interventi per i centri storici periferici? Noi riteniamo che interventi per il centro della Capitale come suggeriti da Zafferani vadano fatti, ma all’interno di un quadro generale che sia più strutturato. L’ambito di intervento deve essere un altro. C’è possibilità di discutere e condividere le proposte di C10-Su, aspettiamo di parlarne nell’articolato”.

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