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Commissione esteri: il fenomeno migratorio in Europa

da Redazione

Ad aprire il dibattito è il consigliere di Rete, Gian Matteo Zeppa, che sollecita il segretario di Stato per gli Affari esteri, a compiere nella prossima sessione consiliare un riferimento sul possibile contributo di San Marino. Il report dell’agenzia Della Torre.

 

SAN MARINO – Prima di discutere ed esaminare le richieste di permessi parentali e di soggiorno e alle concessioni di residenza anagrafica, la Commissione consiliare, in Comma comunicazioni, affronta il tema del fenomeno migratorio in Europa. Ad aprire il dibattito è il consigliere di Rete, Gian Matteo Zeppa, che sollecita il segretario di Stato per gli Affari esteri, a compiere nella prossima sessione consiliare un riferimento sul possibile contributo di San Marino per aiutare le popolazioni in fuga attraverso il Mediterraneo dai Paesi colpiti da guerre e terrorismo in Africa e Medio Oriente, alla luce delle attuali difficoltà dell’Europa. Si unisce alla richiesta il consigliere Luca Santolini di C10. Il segretario di Stato, Pasquale Valentini, accoglie favorevolmente la sollecitazione, anticipando che già è al lavoro per portare questa problematica in congresso di Stato. “Subito in ambito istituzionale bisogna decidere se siamo in grado di creare le condizioni di poter ospitare queste persone e quante- spiega il segretario ai commissari- significa prendere una decisione e rapportarsi con le autorità, innanzitutto italiane”. In Comma comunicazioni, i commissari di minoranza chiedono inoltre al presidente Marino Riccardi, Psd, perché una pratica della residenza, sospesa da quasi un anno, non sia stata ancora riportata in Aula. Il presidente assicura che nelle sessioni di ottobre o novembre sarà definitivamente esaminata. La Commissione affronta quindi il comma 2, su nomine e revoche di rappresentanti diplomatici, in cui il segretario Valentini annuncia la nomina del segretario di ambasciata Damiano Beleffi a ministro plenipotenziario dell’Ambasciata di San Marino a Washington. I commissari passano quindi ad esaminare gli ultimi punti all’ordine del giorno, ovvero le richieste di permesso di soggiorno e residenza, quindi si concludono i lavori.

Di seguito un estratto degli interventi in Comma comunicazioni.

Gian Matteo Zeppa: “E’ sempre più di attualità il tema dell’immigrazione. In questi giorni anche su giornali sammarinesi ci sono state prese di posizione su quello che dovrebbe fare San Marino in termini di assistenza, in particolare per i bambini esuli, come si fece tempo fa per Chernobyl. Siamo di fronte a un fenomeno che non avrà fine. Chiederei quindi al segretario di Stato Valentini di mettere a verbale, visto che si sta avvicinando il prossimo Consiglio grande e generale, l’impegno di di compiere in quella sede un riferimento in Comma comunicazioni, e magari possa fare la quadra anche in congresso di Stato su cosa San Marino possa offrire . Non possiamo far finta di nulla, sarebbe contro natura e contro la solidarietà che San Marino ha manifestato in tutti questi secoli nei confronti dei più infelici. Le dichiarazioni di solidarietà lasciano il tempo che trovano, credo che il Consiglio sia il contesto giusto per fare una riflessione su cosa il governo di questo Stato voglia fare. Altro tema: c’erano diverse richieste di residenza e permessi di soggiorno sospese, e anche in questa sessione la pratica De Leonardis non è stata inserita. Alcune pratiche devono trovare conclusione, in un verso o nell’altro, non possiamo permetterci di lasciarle sospese, è passato un anno per questa pratica. Chiedo lumi a riguardo”.

Luca Santolini, C10: “Anche io volevo chiedere spiegazioni al presidente perché questa pratica sospesa un anno fa non è stata portata. Me l’aspettavo in questa seduta e se ne era parlato, è passato un anno dalla sospensione, c’è stato tutto il tempo da parte di De Leonardis di fornire la documentazione richiesta, non vedo perché non si debba procedere con una decisione. Sul tema dei flussi migratori credo che abbiamo aspettato fin troppo per affrontarlo. E’ un fenomeno che investirà l’Italia e anche la nostra realtà. Capisco le difficoltà e le peculiarità di San Marino, ma come Commissione esteri, e come politica, è il momento di capire se il nostro Paese può offrire qualcosa in questa partita che l’Europa sta affrontando con difficoltà”.

Marino Riccardi, Psd, presidente: “Credo sia giusto dare risoluzione alla pratica De Leonardis e credo che a ottobre o novembre la affronteremo”.

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: “Sono d’accordo sul riferimento sui migranti in Consiglio, lo sto già preparando, da presentare anche al congresso. Il fenomeno è enorme, complicatissimo. A monte, oltre tutte le questioni che riguardano svariate nazioni, guerre, terrorismo, strumentalizzazione delle religioni, ci sono le conseguenze di gravi errori anche dei grandi organismi internazionali e delle potenze internazionali, il tutto non è frutto del caso. Ma sta coinvolgendo un numero tale di persone e in modalità tali, da brutalità inaccettabili, in cui si è inserito anche lo sfruttamento della criminalità organizzata.

Credo si debba procedere subito, in ambito istituzionale, per decidere se siamo in grado di creare le condizioni di poter ospitare queste persone, quante, e di garantire tutto, dall’alloggio alla possibilità che possano lavorare, per garantire un accompagnamento affinché l’accoglienza sia reale, e non solo un ‘metterli in un angolo’. Questo significa prendere una decisione e rapportarsi con le autorità innanzitutto italiane. Bisogna manifestare solidarietà con realismo e non lanciando proclami e vendendo cosa veramente possiamo fare. Altro aspetto da considerare: dobbiamo far sentire la nostra voce negli ambiti internazionali in cui siamo presenti, per farci promotori insieme ad altri di iniziative che hanno oggi urgenza di essere messe in campo. Il fenomeno non è affrontabile nelle sue forme senza una mobilitazione internazionale e senza una grande capacità di solidarietà fra le nazioni. Possiamo dare visibilità poi a tutte le realtà di solidarietà esistenti nel nostro Paese, che agiscono per aiutare quelle persone non a scappare, ma a restare dove vivono, e che per questo costruiscono scuole, ospedali, dobbiamo far pubblicità a queste iniziative sammarinesi”.

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