Home NotizieSan Marino “Luxury Department Store”: le riflessioni dello studente universitario Tommy Fantini

“Luxury Department Store”: le riflessioni dello studente universitario Tommy Fantini

da Redazione

Prima di tutto, mettiamo in chiaro quello che sta scritto nella “Dichiarazione dei Diritti dei Cittadini e dei Principi Fondamentali dell’Ordinamento Sammarinese”.

 

di Tommy Fantini

 

Vent’anni. Studente di Scienze Politiche. Sicuramente avrò un punto di vista completamente diverso da tutti quelli che hanno acceso e alimentato il dibattito sul caldissimo tema del “Luxury Department Store”. Diciamo le cose come stanno: scritto in inglese tutto sembra più moderno e strepitoso.

Ma non ci preoccupiamo delle parole, o meglio, nessuno si è preoccupato delle parole. In questi mesi di confronti si è parlato di numeri, progetti, proposte, speranze, sogni, ma anche di dubbi, fallimenti e paure.

Quante idee e quante opinioni. Quanti pareri e quante poche concretezze.

Quello che voglio esporre è proprio questo: PAROLE. Non le mie, non quelle di chi promette posti di lavoro e più introiti per lo Stato, e nemmeno quelle di chi punta il dito contro l’intero apparato statale. Le parole che leggerete non sono altro che “macerie di un passato che un giorno era stato un futuro entusiasmante”.

Perché, sapete, la falsa politica che a volte vediamo oggi funziona proprio così: si dicono grandi parole, si fanno infinite promesse, si conquista il consenso e si va al potere… E poi? Chi va al potere fa quello che vuole, senza rispettare o seguire quello che aveva detto o promesso, tanto ormai la poltrona è la sua.

Ecco cosa voglio mostrarvi oggi: le parole dette, le promesse fatte, le linee guida che si sarebbero dovute prendere. Poi ognuno avrà tempo per analizzare, valutare, approfondire e riflettere.

Prima di tutto, mettiamo in chiaro quello che sta scritto nella “Dichiarazione dei Diritti dei Cittadini e dei Principi Fondamentali dell’Ordinamento Sammarinese”. All’articolo 10, legge numero 59 del 1974, il terzo comma dice “La Repubblica tutela il patrimonio storico ed artistico e l’ambiente naturale”. Vorrei ricordare che il testo su cui è scritto questo articolo è come se fosse la nostra Costituzione, perciò quello che sta scritto nella sua prima parte sono i principi fondamentali che stanno alla base del nostro Stato e della nostra società.

Le Costituzioni, in tutto il mondo, sono state scritte dai migliori giuristi, in modo da non fraintendere o eludere il significato della disposizione, pensate che per quella sammarinese sono intervenuti diversi intellettuali italiani del tempo. Perciò quando leggiamo “tutela dell’ambiente naturale”, tutti capiamo la stessa cosa.

Questo è solo il preambolo generale. Sempre in riferimento a questo testo, nella seconda parte viene stabilita l’organizzazione e i poteri dello Stato. Legge Costituzionale sul Congresso di Stato, 15 dicembre 2005 numero 183, comma 1 “Il Congresso di Stato è titolare del potere di governo”, comma 3, “Il Congresso di Stato è responsabile dell’attuazione del programma di governo e del rispetto dell’indirizzo politico determinato nel rapporto fiduciario con il Consiglio Grande e Generale”. Per farla breve, il Congresso di Stato, ossia il Governo, scrive quello che farà nel suo mandato, chiede il consenso (la fiducia) al Consiglio Grande e Generale, ossia il nostro Parlamento, così che il Governo possa iniziare a lavorare rispettando il programma, ossia le promesse che aveva fatto, che sono molto simili a quelle precedentemente fatte in campagna elettorale.

Fino a qua tutto regolare. Ora le parole che leggerete sono quelle che il Governo della ventottesima legislatura, chiamato Bene Comune, ha messo per iscritto nel 2012, a inizio del suo mandato.

Parole bellissime, non so quanti hanno avuto tempo o voglia di leggerle, ma vi assicuro che leggendo quello che avevano scritto mi sarei illuso anche io.

Rimaniamo sempre collegati all’argomento “Polo del lusso”. Sia nel punto 5.9 COMMERCIO, che nel punto 5.12 EDILIZIA E SETTORE COMMERCIALE e nel punto 6.1 TERRITORIO ED AMBIENTE, il Congresso di Stato promette più e più volte riparazioni, manutenzioni, riqualificazioni e adeguamenti degli immobili in disuso sia pubblici che privati. Interventi per la valorizzazione turistica e commerciale del sito Unesco (centri storici), del Cinema Turismo, di un nuovo Polo Museale a livello internazionale, della Cava Antica e della Cava degli Umbri, del centro storico di Borgo Maggiore addirittura. Sempre al punto 6, si parla delle politiche del passato, che hanno prodotto un deterioramento qualitativo dell’ambiente. Mentre invece il Governo Bene Comune voleva fare una “nuova pianificazione di territorio partendo dalle aree a verde, a parco e le emergenze paesaggistiche, secondo una logica di sviluppo equilibrato e rispettoso dei valori ambientali”, anche se poi alla fine del capitolo, quasi come se non valesse nulla, scrivevano “fermo restando la complessiva potenzialità edificatoria del vigente Piano Regolatore Generale”. Due proposte che si fanno la guerra a vicenda. Le belle parole dei valori ambientali e naturali, e la triste realtà del cemento e dei mattoni.

Punto 6.3 SALVAGUARDIA DELLE RISORSE AMBIENTALI, tutta la parte che parla di tecnologie verdi, strumenti ecologici, tutela della natura, privilegi a prodotti e lavori ecocompatibili, diffusione di una coscienza ecologica.

Tutto questo amore e rispetto per l’ambiente e per la natura non c’è nel progetto del Polo del Lusso, anzi, è la sua stessa negazione. Da un programma del genere, da certe parole, ci si aspetta tutt’altro: ricerca in energie pulite, investimenti in fonti rinnovabili, vendita di terreni per l’agricoltura biologica, creazione di un mercato equo-solidale. Lo Stato non può produrre ricchezza, questo sta alla base delle teorie economiche, ma lo Stato può distribuire equamente, e dare l’opportunità di nascere e crescere a chi può produrre ricchezza. Con la parola ricchezza non mi riferisco solo ed esclusivamente al danaro.

Credo che San Marino possa essere un esempio per il mondo, come lo è sempre stato, e la storia ne è la prova. La sua unicità e la sua bellezza sta nel suo patrimonio umano, naturale e storico, che si riflette nel suo territorio e nella bocca dei suoi cittadini. Pensate, San Marino, lo Stato che non ha bisogno di importare energia perché si alimenta con fonti rinnovabili prodotte al suo interno, chissà, proprio a Rovereta.

Il referendum sarà l’ultima via legale per bloccare il progetto. Non dico si, non dico nemmeno no, dico solo di pensare diversamente e di fare la scelta giusta per il paese, valutando anche qualcosa di nuovo, qualcosa di utile da tutti i punti di vista.

All’Università studio i filosofi politici e gli intellettuali antichi, moderni e attuali, e studio anche la storia: nozioni interessanti, tutti dovrebbero conoscerle. Sapete cos’è che mi fa più riflettere? La distanza tra quello che i grandi pensatori hanno scritto e quello che la storia ha realizzato. Tante bellissime parole, ma illusorie, che poi nella pratica cadono e si disperdono. Non servono parole nuove, ma delle persone diverse che abbiano la volontà di metterle in pratica, per il vero bene comune.

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