Intervista al Maestro: “Sono a buon punto. Sul titolo sono ancora indeciso tra due nomi. Non è detto che sia in inglese…”.
di Alessandro Carli
La prima notizia “giornalistica” è che Ludovico Einaudi uscirà a ottobre con un nuovo album.
La seconda è che – anche se lo stesso Maestro è stato un po’ vago e piuttosto abbottonato – si intitolerà, secondo i rumors che girano, “Elements”.
La terza è che, e di questo ne siamo certi, sarà bellissimo.
La quarta è che anche questo nuovo lavoro porterà la firma del giovane e bravissimo musicista verucchiese Federico Mecozzi.
Quattro spunti. Come i quattro elementi – anzi, “Elements” – che compongono la vita.
In attesa di conferme o smentite, Ludovico Einaudi il 31 luglio si è esibito al Verucchio Music Festival, regalando al “tanto pubblico” (oltre 1.200 persone: molti anche i sammarinesi) la versione live di “In a time lapse”.
Sei elementi sul palco, oltre due ore di esecuzione con un taglio piuttosto rockeggiante dei pezzi in scaletta, e quella sensazione – meravigliosa – di aver assistito alla bellezza dell’arte.
A fine concerto, due battute due con lo stesso Maestro.
La prima domanda è ovviamente dedicata al nuovo album.
“Il nuovo lavoro è in preparazione e uscirà in autunno – racconta Ludovico Einaudi -. E’ stato registrato in Piemonte, nella casa di famiglia. Ho voluto con me i musicisti che mi hanno accompagnato nell’ultima tournée”.
Gli ultimi due album, “Nightbook” e “In a time lapse”, hanno titoli in inglese. Anche il nuovo lavoro seguirà questa traccia?
“L’album è a buon punto. Sul titolo sono ancora indeciso tra due nomi. Non è detto che sia in inglese…”.
Verucchio Festival 2015 e 2016.
“Il 30 luglio, la sera prima della mia esibizione, sono riuscito ad assistere al concerto di Toumani and Sidiki, che mi è piaciuto molto. Il prossimo anno comunque sarò ancora a Verucchio come direttore artistico”.