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Editoriale: settembre, mese decisivo per l’IGC e l’accordo con l’Ue

da Redazione

Il segretario Gian Carlo Capicchioni ha calendarizzato i primi incontri con le associazioni di categoria e con le parti sociali per discutere e limare il progetto di legge sull’Imposta Generale sui Consumi.

 

di Alessandro Carli

 

La buona notizia di questo inizio di agosto arriva dalla segreteria di Stato alle finanze: il segretario Gian Carlo Capicchioni ha dato seguito a quanto rilasciato a San Marino Fixing e ha calendarizzato per il mese di settembre i primi incontri con le associazioni di categoria e con le parti sociali per discutere e limare il progetto di legge sull’Imposta Generale sui Consumi, l’IVA, che di fatto manderà in pensione (verosimilmente dal 1° gennaio 2017) la monofase.

Settembre però non si limita all’IGC: grandi attese anche per l’avvio concreto della trattativa con l’Unione europea (il primo step riguarderà gli accordi commerciali: in questo senso l’arrivo dell’IGC nei tempi prestabiliti, ovvero il 1 gennaio 2016, avrebbe agevolato la trattativa e avrebbe avuto ricadute più immediate sul sistema economico), un obiettivo messo nel mirino dal sistema Paese e dalle imprese del territorio, che così potranno dialogare e lavorare con maggior respiro.

Molto materiale “caldo”, che ha catturato l’attenzione dell’Associazione Nazionale Industria San Marino, che nei giorni scorsi ha inviato al governo e alla delegazione tecnica una lettera contenente una serie di spunti utili per calibrare gli obiettivi da raggiungere nella trattativa con l’Unione europea. Primo fra tutti, per gli industriali, è l’abolizione delle dogane intracomunitarie al fine di accedere a un sistema di scambio di informazioni automatico analogo all’Intrastat.

Una condizione essenziale per dare certezza agli scambi commerciali, ma allo stesso tempo anche indispensabile per attrarre nuovi investimenti.

Nell’ultima sessione del Consiglio Grande e Generale, quella del 3, 4 e 5 agosto, poi si è discusso del polo del lusso, più precisamente dell’approvazione della convenzione per il “Luxury Department Store San Marino” e del relativo Progetto di legge sulle modifiche alle Legge numero 7 del 1992, quella cioè che affronta il Piano Regolatore Generale (PRG) e l’attuazione di interventi di sviluppo economico.

Sul polo del lusso – chiamiamolo in italiano – ci siamo esposti più di una volta, ricevendo anche qualche critica: siamo convinti che si tratti di un progetto di sviluppo molto importante, un’opportunità che va colta e percorsa sino in fondo in quanto può dare occupazione, lavoro alle imprese (sia forensi che del territorio) e gettiti di un certo spessore per le casse, abbastanza asciutte, dello Stato.

In un periodo di crisi, rinunciare al polo del lusso per poi vederlo realizzato a un tiro di schioppo dai confini (come è successo in passato per altri progetti) sarebbe deleterio.

E’ un lusso che la Repubblica di San Marino non può più permettersi.

Settembre quindi si preannuncia quindi un mese davvero decisivo per il Paese.

Come sempre, vi racconteremo su San Marino Fixing le evoluzioni e le pieghe dei progetti, non lesinando di tirare qualche stoccata e qualche colpo di frusta lì dove crediamo non si sia operato adeguatamente, ma anche dando spazio e voce a quanto di buono viene realizzato.

Per il bene del Paese.

Per il suo rilancio.

Per iniziare a vivere davvero il futuro, e non solamente continuare solamente a immaginarlo.

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