Home FixingFixing Agricoltura innovativa: buone e semplici abitudini per la cura estiva delle piante

Agricoltura innovativa: buone e semplici abitudini per la cura estiva delle piante

da Redazione

Il primo problema determinato dal calore è l’approvvigionamento di acqua al contrario della stagione fredda, gli orari di annaffiatura preferibili sono il mattino presto o la tarda sera.

 

di Cristina Righi

 

Il mese di agosto rappresenta nell’immaginario collettivo la vacanza, ma per le nostre piante è un periodo di forte stress dovuto principalmente al caldo. Come per le persone, occorre prendere alcuni accorgimenti per mantenerle forti e sane. Il primo problema determinato dal calore è l’approvvigionamento di acqua al contrario della stagione fredda, gli orari di annaffiatura preferibili sono il mattino presto o la tarda sera. Per una corretta operazione, però, si consiglia di bagnare gradualmente le piante, meglio ancora se più volte a distanza di qualche minuto. Questo favorisce la ricezione e l’assorbimento da parte del terreno dell’acqua, che altrimenti, tutta in una sola volta, rischia di andare via. In questo modo si mantiene la terra umida molto più a lungo. Un ulteriore sistema per evitare l’evaporazione veloce, è la “pacciamatura”: una tecnica che abbiamo ereditato dalla tradizione rurale e che consiste ne ricoprire il terreno della pianta con foglie, corteccia o paglia. Questa operazione si può fare anche per le piante in giardino, coprendo il colletto delle stesse. Sempre per le piante messe a dimora, una buona pratica è la “zanella”: un cerchio attorno alla pianta, scavato o rabboccato, per trattenere più acqua rallentando l’assorbimento. Altro accorgimento utile è rompere la crosta che si forma con il caldo sulla superficie del terreno: sgretolandola, a mano o con una paletta, si interrompe la risalita dell’acqua per le vie capillari. In questi periodi è consigliabile innaffiare le piante tutti i giorni, soprattutto quelle che hanno radici che occupano tutto il vaso e quindi trattengono meno. E’ anche vero, però, che innaffiando così spesso, la terra si consumi più velocemente, quindi è opportuno rabboccare con del terriccio i nostri vasi. Esistono anche concimi adatti, completamente naturali, che aiutano in questi periodi di stress termico e idrico. Infine, l’utilizzo dei sottovasi aiuta a mantenere il terriccio umido più a lungo, ma occorre evitare che l’acqua resti troppo all’interno degli stessi, per via delle zanzare ma soprattutto perché con le elevate temperature le radici non devono restare in ammollo. Questo vale per i sottovasi come per il terreno stesso, perché la troppa acqua è un nemico pericoloso come la poca. Per capire se un terreno è abbastanza umido si può usare un semplice bastoncino di legno, meglio se di balsa o comunque poroso e assorbente e penetrare la terra per capirne il grado di umidità. Da tenere sempre sotto osservazione le foglie: se ingialliscono e si afflosciano, significa che si è data troppa acqua, se le foglie iniziano a seccarsi ai margini, invece, ne serve di più. Come detto, agosto è anche il mese delle vacanze: chi si dovesse assentare per qualche giorno è opportuno posizioni i vasi all’ombra, per rallentare l’evaporazione. Sarebbe meglio trasferire le piante in vasi di cotto, che favorisce il trasferimento dell’umidità e non surriscalda come invece succede alla plastica o altri materiali sintetici. E’ sconsigliato effettuare invece i trapianti e le messe a dimora in questo periodo. Chi avesse giardini o parchi, consideri che questo è il periodo migliore per preparare il terreno alla prossima semina o messa a dimora. Infine è sconsigliato potare le piante nel periodo più caldo. Mentre è importante la pulizia dei fiori sfioriti per evitare che la pianta dissipi energie per la produzione dei semi, a meno che non si voglia proprio ottenerli. Nel caso della pulizia, si può comunque sfruttare il sole estivo per far seccare i fiori raccolti, per creare delle proprie composizioni originali.

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