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Un patto territoriale per il lavoro e lo sviluppo, il Vicesindaco di Rimini Gloria Lisi

da Redazione

“Intervenire sulla crisi economica in atto a partire dall’emergenza lavoro, attraverso la condivisione di linee strategiche da attuare per implementare i livelli occupazionali a partire dall’attenzione sulla formazione, sui diritti, sull’equità. Con questo spirito e con questi obiettivi il Comune di Rimini ha aderito lo scorso 20 luglio al nuovo patto per il lavoro lanciato dalla Regione Emilia-Romagna. A fronte di una crisi economica straordinaria, dentro la quale spicca l’emergenza lavoro, ritengo infatti doveroso per gli enti locali adoperarsi per condividere insieme ai diversi attori del territorio provvedimenti da intraprendere per migliorare le opportunità e le tutele lavorative per i cittadini delle proprie comunità.

Per questo motivo ritengo che un primo passo concreto possa essere quello di preparare e sottoscrivere in tempi brevi per il territorio riminese un patto territoriale per il lavoro e lo sviluppo, cogliendo anche le sollecitazioni che vengono da più parti. In questa direzione sarà mia cura nei prossimi giorni scrivere alle Organizzazioni Sindacali e alle Associazioni economiche e di categoria per invitarle ad un primo incontro per la definizione di una vera e propria ‘road map’ con il chiaro obiettivo di redigere il nuovo patto. È bene ricordare come la crisi economica in questi anni abbia picchiato duro anche sul nostro territorio, mettendo in difficoltà tante imprese locali e lasciando senza lavoro, o avviando percorsi di cassa integrazione, per tante famiglie ora in difficoltà. Con questo strumento, peraltro, si riusciranno ad approfondire e meglio esplorare le peculiarità socioeconomiche locali, a partire dall’occupazione turistica.

Questo tema rappresenta per l’Amministrazione comunale di Rimini una priorità; per questo va impostata con una particolare attenzione al metodo e al merito. Nell’invitare le associazioni economiche e le organizzazioni sindacali al confronto, vorrei dunque sottolineare una tensione al protagonismo del territorio nel contesto di una crisi che è di sistema lavoro nel suo complesso, così da ricostruire, anche attraverso la formazione, quella coesione sociale che si sta logorando e quell’attrattività che, da sempre, caratterizza la nostra comunità, la nostra città.”

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