La pizzeria Sp.accio della Comunità di San Patrignano, annoverata tra le migliori d’Italia secondo il Gambero Rosso, riapre sabato 8 agosto a seguito di un intervento di restyling, con tantissime novità. Riapre così le porte un locale che con un occhio guarda ad una cucina di qualità e a chilometro zero e con l’altro alla formazione dei ragazzi stessi della Comunità.
La pizzeria ritorna così nella location originale, in via San Patrignano 66, completamente ristrutturata dal designer milanese Nicola Gallizia, responsabile del progetto fin dalla prima apertura nel 2008. Il rinnovamento consiste in un intervento di ampliamento del locale, che ha permesso di aumentare il numero di coperti (210 in estate) per provvedere alle numerose richieste di prenotazione, conservando però la sua identità attraverso l’utilizzo degli arredi prodotti dai ragazzi della comunità.
La trasformazione si ritrova anche nel menù, frutto di un’attenta ricerca che ha portato a numerose innovazioni e un’ampia varietà delle proposte. A partire dalle nuove ricette degli impasti e da inediti abbinamenti per la farcitura delle pizze, alla creazione della tipica stirata romana, fino ad arrivare alle invitanti proposte per il pranzo, l’aperitivo e la cena, con primi e secondi della tradizione a cui si affiancano piatti che richiamano lo street-food, come hamburger e piadine.
Rimangono immutate invece la cura e la dedizione impiegate nella selezione e di materie prime di qualità e a km zero, la valorizzazione delle eccellenze agroalimentari del territorio e dell’artigianalità, facendo in modo che sia il gusto a fare da protagonista.
La pizzeria continuerà a ospitare al suo interno il concept store, in cui si possono trovare tutti i prodotti enogastronomici e di design creati dai ragazzi della comunità.
Cosa ancor più importante per la Comunità è il coinvolgimento dei ragazzi in questa struttura. Saranno ancora loro la vera anima di Sp.accio, e avranno qui un’opportunità di formazione, utile per il loro futuro rinserimento nella società una volta terminato il percorso di recupero. Saranno oltre 40 che si suddivideranno i compiti da pizzaiolo, cameriere e addetto alle vendite.