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Credito di imposta estero: i redditi diversi

da Redazione

Terza e ultima puntata sulla circolare dell’Ufficio Tributario del Monte. Ecco alcuni esempi pratici effettuati con valori numerici ipotetici.

 

Concludiamo la disamina della circolare dell’Ufficio tributario dedicata alla metodologia di calcolo del credito d’imposta estero.

 

QUADRO G: REDDITI DIVERSI

In riferimento ad eventuali redditi prodotti all’estero indicati ed elencati nel quadro G, che godono di eventuali abbattimenti interni, le eventuali imposte assolte all’estero devono essere riproporzionate ai sensi del comma 10 art. 18 L. 166/2013. Nel quadro P infine va indicato l’eventuale credito d’imposta su redditi esteri (da indicare nel rigo 80). Alcuni esempi pratici effettuati con valori numerici ipotetici.

1 – Contribuente residente che percepisce redditi da lavoro dipendente in Italia e altresì a San Marino: reddito lordo (da intendersi al netto dei contributi obbligatori) da lavoro dipendente Italia: 15.000 euro (modello CUD); reddito lordo (da intendersi al netto dei contributi obbligatori) da lavoro dipendente San Marino: 20.000 euro; Imposta netta/ritenute Italia: 4.000 mila (comprensivi della imposta addizionale comunale e regionale); calcolo deduzione 7% su reddito complessivo da lavoro dipendente: (20.000 euro x – 7%) + (15.000 euro x -7%) = (20.000 – 1.400) + (15.000 – 1.050) = 32.550 euro. L’imposta estera da indicare potenzialmente recuperabile è pari a: 4.000 euro x -7% = 3.720 euro.

Calcolo reddito imponibile: 32.550 euro – 9.000 euro (quota SMaC) – 2.000 euro (passività deducibili varie di cui All. A e B) = 21.550 euro, al quale corrisponde un’imposta progressiva per scaglioni pari a 2.543,50 euro (imposta netta di cui al rigo 60). Il massimo credito d’imposta estero è dato da (13.950 / 21.550) x 2.543,50 = 1.646,49 euro (credito d’imposta estero). Imposta netta da pagare su dichiarazione a San Marino: 2.543,50 – 1.646,49 = 897,01 euro.

2 – Contribuente residente sammarinese: reddito da lavoro dipendente a San Marino, immobile destinato a civile abitazione San Marino (abitazione principale Dello stesso contribuente), proprietario di immobile civile abitazione a disposizione in Italia e altresì di un terreno sempre in Italia a disposizione, e titolare di un conto corrente presso Istituto bancario italiano. Reddito lordo da lavoro dipendente: 30.000 euro; immobile civile abitazione in San Marino (abitazione principale) con rendita catastale di 1.600 euro; civile abitazione in Italia a disposizione (non locata, da indicare altresì nel quadro M) con rendita catastale di 800 euro; terreno in Italia a disposizione (non affittato, da indicare altresì nel quadro M ) con reddito dominicale di 500 euro + 500 euro di reddito agrario = 1.000 euro con imposta. IRPEF pagata di 100 euro (così come calcolata in base alla normativa italiana quadro RA, già rivalutato +75% reddito agrario, + 80% reddito dominicale); conto corrente che al 31/12/2014 ha un saldo positivo di 24.000 euro (da indicare altresì nel quadro M) e che nel corso del 2014 ha maturato interessi attivi pari a 200 euro.

I calcoli per il reddito imponibile del contribuente: 27.900 euro (reddito da lavoro dipendente dato da 30.000 euro – 7%) + 100 euro (da rendita catastale RSM abitazione principale perché esente sino a 1.500 euro) + 800 euro (fabbricato Italia civile abitazione, da inserire nell’apposito rigo del quadro C) + 1.000 euro (terreno estero da inserire nel quadro B apposito rigo per estero)= 29.800 euro.

In riferimento agli interessi da c/c il contribuente opta per la tassazione separata all’11% sul netto frontiera: 200 euro x 11% = 22 euro (a titolo quindi di tassazione separata, senza portarsi pertanto alcun credito d’imposta estero per tale reddito). Reddito al netto delle passività deducibili = 29.800 euro – 9.000 euro (quota SMaC) – 1.000 euro (altre passività) = 19.800 euro. L’imposta progressiva per scaglioni su 19.800 euro (1.940 + 306) = 2.246 euro.

Poi c’è il caso del contribuente residente a San Marino, che svolge attività d’amministratore ed è altresì socio di una Srl sammarinese (da indicare nel quadro M), con compenso annuo percepito (al netto dei contributi previdenziali previsti obbligatori) quale amministratore a San Marino di 30.000 euro; titolare del 50% di una Snc In Italia (da indicare nel quadro M) con un reddito a lui imputabile pari a 20.000 euro che ha pagato in Italia una IRPEF netta pari a 4.000 euro e che inoltre ha altresì la gestione presso intermediari finanziari sammarinesi di strumenti finanziari che hanno prodotto plusvalenze nette (ossia plusvalenze – minusvalenze) per 10.000 euro. Lo stesso contribuente ha inoltre quote di una società di capitali in uno Stato estero che non ha DTA con San Marino (da indicare nel quadro M), che gli ha distribuito 20.000 euro di dividendi, soggetti ad una ipotetica ritenuta alla fonte del 20% (quindi ritenuta di 4.000 euro, netto percepito di 16.000).

Calcolo imposta dovuta: 30.000 x – 25%= 22.500 (reddito da compenso da amministratore soggetto a tassazione progressiva) da indicare nel quadro G. 20.000 euro (reddito dalla Snc assoggettato a tassazione separata del 17%, che va indicato nella sezione 2 del quadro F). 10.000 euro capital gains soggetti a tassazione separata obbligatoria (non c’è opzione) dell’8%, da indicare nel quadro H. 20.000 euro dividendi di fonte estera, per i quali il contribuente può optare per la tassazione separata sul netto frontiera del 3% (senza alcun credito d’imposta estera) oppure tassazione progressiva per scaglioni (con credito d’imposta estera).

Ipotesi A, a tassazione separata sui dividendi (da indicare quindi nel quadro H): reddito da Snc, 20.000 euro x 17%= 3.400; 22.500 – 9.000 (quota SMaC) = 13.500 (reddito netto imponibile) ma poiché il reddito d’impresa (della Snc italiana di 20.000 euro) concorre al calcolo dell’imposta progressiva per scaglioni dovuta, vi corrisponde la seguente imposta dovuta: 1.360 + 1.155 = 2.515. 10.000,00 x 8% = 800 (tassazione separata obbligatoria per i capital gains); (20.000 – 4.000) x 3% = 480 euro (tassazione separata su dividendi fonte estera sul netto frontiera); imposta netta dovuta, 2.515 + 480 + 800 = 3.795 euro (Ricordiamo che l’imposta RSM del 17% sul reddito della Snc italiana è stata totalmente assorbita dal credito d’imposta estero).

Ipotesi b, a tassazione tutta progressiva, anche sui dividendi. 22.500 – 9.000 (quota Smac ) + 20.000 (dividenti esteri) = 33.500 euro ma poiché il reddito d’impresa (della Snc italiana di 20.000 euro) concorre al calcolo dell’imposta progressiva per scaglioni dovuta, vi corrisponde la seguente imposta dovuta complessiva di 7.440 euro. Calcolo credito d’imposta estero: 20.000 x 7.440= 4.441,79 euro(max. credito d’imposta estero). Ma poiché il contribuente ha pagato imposta estera sui dividendi per 4.000 euro l’imposta netta da pagare è data da 7.440 – 4.000 = 3.440 euro. Alla predetta imposta di 3.440 devono essere sommati 800 relativi alla tassazione separata sui capital gains per un totale di 4.240 euro.

L’Ufficio Tributario della Repubblica di San Marino è a disposizione per eventuali chiarimenti (0549.885010).

 

Red. ec.

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