Home NotizieSan Marino San Marino: “Il patrimonio culturale difende generando soprattutto nuova cultura”

San Marino: “Il patrimonio culturale difende generando soprattutto nuova cultura”

da Redazione

Conferenza dei Ministri della Cultura: “Difendere il patrimonio culturale con i Caschi Blu”.

 

Su invito del ministro Dario Franceschini, presso l’Auditorium di Expo Milano, si sono riuniti per la prima volta i responsabili delle politiche culturali del Mondo. L’evento, sottolineato nella sua valenza dalla presenza del Primo ministro Matteo Renzi e del Prof. Umberto Eco, pone la Cultura fra le priorità della politica locale e internazionale non solo come simbolo delle identità, ma come elemento centrale delle relazioni fra gli Stati e quindi nelle politiche di pace e di sviluppo sociale ed economico.

Sabato mattina è intervenuto nella sessione plenaria il Segretario di Stato per l’Istruzione e Cultura, Giuseppe Maria Morganti, per sottolineare la necessità di intensificare l’impegno per prevenire e per contrastare il depauperamento del patrimonio culturale, sia materiale che intangibile.

L’impegno del Piccolo Stato è emerso dalla straordinaria esperienza dell’applicazione di tecnologie sofisticate, di cui è protagonista l’Università di San Marino insieme alle Università di Firenze e della California – San Diego, per salvaguardare dai terremoti opere d’arte uniche come il Davide di Michelangelo.

“Ma neppure l’applicazione delle tecniche di conservazione più sofisticate è in grado di sconfiggere il processo di graduale logoramento del patrimonio culturale – osserva Morganti. Il sistema più efficace di conservazione, capace di trasmettere alle future generazioni i valori artistici di un oggetto è la sua valorizzazione. Solo generando dalle radici di quell’oggetto nuova cultura creativa è possibile coglierne in pieno il significato per renderlo sostanza attiva e indeperibile. La dicotomia fra investimento per la conservazione del patrimonio e investimento per la sua valorizzazione attraverso la produzione artistica aggiuntiva non esiste: l’uno è importante quanto l’altro e nonostante appaia più effimero, senza la valorizzazione il patrimonio, la sua memoria e il pensiero creativo che l’ha generato, muore avvolto nell’oblio, elemento altrettanto logorante che l’usura e l’incuria.” Il Segretario Morganti chiude il suo intervento al cospetto di 83 ministri della cultura riuniti nell’Auditorium dell’Expo con l’auspicio che dal dialogo si passi il prima possibile ai progetti comuni che favoriscano la conoscenza delle reciproche peculiarità culturali “Affinché il nostro melting pot di oggi si trasformi in una voce comune dialogante, così il patrimonio culturale diverrà inattaccabile e invincibile”.

Al termine della Conferenza i ministri della Cultura hanno sottoscritto una Dichiarazione di condanna per la strumentale distruzione del patrimonio culturale mondiale e di solidarietà nei confronti dei Paesi colpiti dai disastri naturali, esprimendo l’urgenza di un intervento della Comunità internazionale per proteggere e restaurare il patrimonio culturale.

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