Home FixingFixing San Marino, ora è ufficiale: l’IGC slitta di un anno

San Marino, ora è ufficiale: l’IGC slitta di un anno

da Redazione

La conferma arriva dal segretario di Stato alle Finanze Capicchioni: “Non ci sono più i tempi tecnici per essere pronti il 1 gennaio 2016”.

 

di Alessandro Carli


“Non ci sono più i tempi tecnici per l’introduzione del sistema IVA (o meglio, Imposta Generale sui Consumi, ndr) dal 1 gennaio 2016”. La sensazione che ci potesse essere uno slittamento – nonostante il percorso di avvicinamento all’Unione europea, che include anche un “linguaggio commerciale comune” – era nell’aria. La conferma arriva direttamente dal responsabile delle Finanze, il segretario di Stato Gian Carlo Capicchioni.

Per l’abbandono dell’imposta monofase quindi si dovrà aspettare almeno un altro anno.

“Veniamo dalla rivoluzione delle imposte dirette, che ha occupato molto tempo e molte energie – spiega -. La riforma delle imposte indirette, ovvero l’introduzione dell’Imposta Generale sui Consumi, è un passaggio che riteniamo comunque necessario. L’IGC non sarà introdotta il 1° gennaio 2016. Vista l’importanza e le eventuali difficoltà, è preferibile aspettare un esercizio intero, quindi non metà anno ma il 1° gennaio 2017”.

In questi mesi non sono mancate le polemiche…

“Abbiamo tuttora una serie di comparti molto diffidenti, quello del commercio al dettaglio, quello dei servizi e quello dell’artigianato, che indubbiamente hanno rallentato l’iter. Alcune associazioni invece (come l’ANIS, ndr) credono e spingono molto sull’IGC”.

Quali sono i prossimi passi che avete in agenda?

“A settembre partiranno le audizioni con la maggioranza, con le parti sociali, con le associazioni di categoria e con i sindacati. Il testo, redatto dal professor Paolo Centore, verrà discusso. L’auspicio è che possano arrivare buoni suggerimenti che vadano a migliorare e ad adeguare la riforma alle reali necessità del Paese. Successivamente partirà l’iter consiliare”.

Segretario, una domanda sulla stretta attualità internazionale: la Grecia. C’è il rischio di un contagio per il Titano?

“Direi proprio di no. E lo stesso discorso vale per l’Italia: sono, a mio parere, due Paesi poco esposti. Appoggio il prestito-ponte fornito dall’Europa al fine di superare l’emergenza. Credo inoltre che la Grecia vada accompagnata verso un percorso di risanamento dei conti pubblici, ma senza esagerare sull’impatto sociale”.

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