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Parco Scientifico Tecnologico e Cà Montanaro: Antonella Mularoni precisa

da Redazione

In questi giorni numerose sono state le prese di posizione sulla parte della Variante di Piano Regolatore Generale che approderà a breve in Consiglio Grande e Generale riguardante il Parco Scientifico Tecnologico.

 

In questi giorni numerose sono state le prese di posizione sulla parte della Variante di Piano Regolatore Generale che approderà a breve in Consiglio Grande e Generale riguardante il Parco Scientifico Tecnologico.

Credo valga la pena precisare alcuni aspetti:

1) Il Governo e la maggioranza hanno in più occasioni manifestato la volontà di realizzare il Parco Scientifico Tecnologico;

2) La compensazione prevista nella Variante di PRG che sarà esaminata a breve dal Consiglio Grande e Generale in seconda lettura concernente il Polo della Moda riguarda – come alle Associazioni ambientaliste è o dovrebbe essere assolutamente noto – la salvaguardia dell’equilibrio complessivo fra aree edificabili e non edificabili nel territorio della Repubblica. E’ una novità importante proprio sul piano della tutela dell’ambiente, una pratica prevista dalla normativa ma mai utilizzata in precedenza, che dovrebbe vedere la soddisfazione di tutti coloro che sono in buona fede e che di fatto ha registrato la soddisfazione di molte persone, anche appartenenti a tali Associazioni;

3) Le zone a servizi sportivi – altra cosa che dovrebbe essere nota – sono aree sulle quali si può costruire. L’area di Cà Montanaro non è una zona agricola bensì un’area destinata dal vigente Piano Regolatore Generale a servizi sportivi ed in particolare all’attività golfistica. Proprio al fine di evitare speculazioni prospettatesi in passato, la collocazione del Parco Scientifico Tecnologico in una porzione di tale area, che rimarrebbe di esclusiva proprietà pubblica, con la realizzazione di edifici eco-compatibili, di basso impatto ambientale ed in mezzo al verde rappresenterebbe una garanzia per tutti. Anche perché il Parco Scientifico Tecnologico non è una distesa di capannoni in un’area industriale ma un centro di ricerca. O le associazioni ambientaliste vogliono dare ad intendere alla cittadinanza che “area a servizi sportivi” significa che qualcuno va in tali zone la mattina col pallone o con le palline da golf e la sera se li porta a casa? Perché non raccontano la verità, ovvero che ad esempio la realizzazione di un investimento nel settore del golf implicherebbe la realizzazione di una club-house, di strutture ricettive e di tutto ciò che permetterebbe al centro di funzionare in modo adeguato? Ho l’impressione che se c’è qualcuno che vuole prendere in giro i cittadini non sia certo il Governo, bensì chi mistifica la realtà;

4) Il Governo all’unanimità, dopo aver esaminato altre ipotesi, ha approvato la proposta di collocare il Parco Scientifico Tecnologico a Cà Montanaro. Prendo atto che qualcuno successivamente si è pentito e che qualcun altro si è reso conto dell’area interessata solo dopo aver guardato Facebook. Non c’è problema. Insediare o meno in quell’area il Parco Scientifico Tecnologico o altro sono scelte che la politica farà liberamente. In ogni caso sarà individuata un’area per tale Parco e si tratterà di un’area di proprietà pubblica perché non si vogliono favorire speculazioni. Se l’area alternativa che sarà individuata sarà una zona ad oggi non edificabile si valuterà la compensazione con un’altra zona ad oggi edificabile, come preannunciato nella competente commissione consiliare nel mese scorso e proprio per proseguire in quella che è sicuramente una buona pratica;

5) Infine, quanto alla mia permanenza come Segretario di Stato, l’Associazione Micologica può stare tranquilla: nel momento in cui non avessi più la fiducia della maggioranza non tarderò un attimo a lasciare l’incarico.

 

Antonella Mularoni Segretario di Stato per il Territorio e Ambiente

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