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Consiglio Grande e Generale: una serie di nomine politiche

da Redazione

Patrizia Pelandra viene nominata membro della Commissione sammarinese per l’attuazione della Convenzione Csd Onu; Sandro Zonzini sostituisce un dimissionario come membro del Consiglio di previdenza dell’Iss. Marco Bologna e Nicola Cavalli sostituiscono due membri dimissionari del collegio dei Sindaci revisore dell’Iss. Il report dell’agenzia Della Torre.

 

Nel pomeriggio si conclude il comma comunicazioni con l’ultimo intervento quello del consigliere Guerrino Zanotti del Psd, e con le risposte dei segretari di Stato alle interpellanze e interrogazioni. Tornando sul tema della voluntary disclosure, oggetto di una interpellanza, viene ripreso l’ordine del giorno presentato in mattinata da una parte dell’opposizione (Rete, C10, Su e i consiglieri indipendenti Pedini Amati e Lazzari). Vista la disponibilità della maggioranza di trovare una condivisione, l’ordine del giorno viene sospeso, in attesa di una nuova versione concordata tra i gruppi, che verrà messa ai voti venerdì, in apertura dei lavori consiliari.

Si prosegue con una serie di nomine: Patrizia Pelandra viene nominata membro della Commissione sammarinese per l’attuazione della Convenzione Csd Onu; Sandro Zonzini sostituisce un dimissionario come membro del Consiglio di previdenza dell’Iss. Marco Bologna e Nicola Cavalli sostituiscono due membri dimissionari del collegio dei Sindaci revisore dell’Iss. Simona Benzi è nuovo membro della Commissione di vigilanza, Presidente e segretario generale della Commissione nazionale per l’Unesco sono rispettivamente nominati Sara Mancini e Silvia Marchetti. Emanuela Cecchini sostituisce un membro dimissionario della Commissione Prezzi. Segue una serie di ratifiche di accordi internazionali, tra cui l’aggiornamento della Convenzione monetaria Ue-San Marino e la modifica dell’emendamento di Doha al Protocollo di Kyoto.

L’Aula infine inizia a dibattere sul progetto di legge in seconda lettura “Modifiche alla legge 28 giugno 2010 n.118 Legge sull’ingresso e la permanenza degli stranieri in Repubblica”. I lavori si interrompono dopo i primi interventi e riprenderanno domani pomeriggio.

Di seguito un estratto degli interventi del pomeriggio.

Comunicazioni.

Guerrino Zanotti, Psd: “Porto a conoscenza della situazione che sta attraversando il comitato gestore del Fondo di solidarietà. A seguito di due dimissioni, per cause personali, non è in grado di fare fronte alla sua mission, ovvero verificare tutte le domande presentate da soggetti con una situazione economica grave. Faccio un richiamo affinché il congresso proceda a una nomina veloce dei due membri, per riattivare il fondo. E chiedo si possa in tempi brevi anche verificare con l’unico componente rimasto su quali sono le criticità. A quanto mi risulta sembra ci siano difficoltà nel dare pronta risposta alle richieste. Ci sono alcune rigidità della norma che impediscono interventi rapidi”.

Dichiarazioni di voto su Odg di Su-C10 e Rete e consiglieri indipendenti Pedini Amati e Lazzari

Tony Margiotta, Su: “Abbiamo presentato un Odg con la richiesta di poter inserire un comma specifico sull’argomento principe del dibattito di comma comunicazione, ovvero l’apertura di una linea di credito, nel Consiglio Grande e Generale del mese di agosto. Abbiamo avuto delle informazioni, vi è l’opportunità di poter incontrarci nuovamente nei primi giorni di agosto. E l’Odg parlava di fare una seduta pubblica. Siamo anche aperti a poter discutere di questo argomento, pensiamo si debba condividere anche il metodo. Auspichiamo si possa intraprendere nel mese di agosto un dibattito su questo argomento”.

Federico Pedini Amati, Indipendente: “Nell’ultimo ufficio di presidenza il sottoscritto aveva chiesto di poter inserire il tema del prestito chiesto all’Italia in questa sessione. Non è stato possibile in quel momento, perciò torniamo oggi con questo Odg di una parte dell’opposizione per chiedere di parlare di questo argomento importante per la solidità del sistema bancario e della Repubblica di San Marino. Abbiamo letto dai giornali che ci potrebbe essere un Consiglio di agosto e la richiesta chiede di inserirlo all’ordine del giorno del primo Consiglio utile, auspicando avvenga in seduta pubblica perché è un argomento di pertinenza e rilevanza di un’intero Stato”.

Roberto Ciavatta, Rete: “Gradiremmo sapere cosa pensano i gruppi che non hanno sottoscritto l’Odg. In comma comunicazione è emersa l’esigenza di maggiori comunicazioni. Beccari ha detto di finirla con questi dibattiti che fanno solo allarmismi, ma evidentemente lui aveva molti elementi in più rispetto l’Aula, dato che dal suo intervento emerge la natura di un prestito interbancario che prima era sconosciuta. Nell’introduzione del segretario ci sono stati forniti elementi superficiali. Per questo motivo abbiamo presentato l’Odg e ci auguriamo l’Aula lo possa accogliere”.

Marco Podeschi, Upr: “Noi condividiamo il fatto che debba essere fatto un dibattito su questo argomento. Ma non lo abbiamo sottoscritto. Ricordo che dobbiamo nominare presidente e direttore di Bcsm. Sono le autorità che regolano il sistema che gestiscono queste pratiche, non il governo. E chiedo al governo se ha voglia di nominare il presidente, come richiesto dall’Odg approvato in Aula. Secondo, essendo un argomento legato alla liquidità del settore bancario, ci vuole cautela. E riteniamo che il comma possa essere fatto a settembre e in seduta segreta. Sulla mancanza di informazioni siamo d’accordo con Ciavatta. Non è accettabile che non vi siano informazioni sullo stato del sistema finanziario, gli ultimi sono datati a dicembre. Se è possibile ridiscutere i termini dell’Odg siamo disponibili a sottoscriverlo”.

Marco Gatti, Pdcs: “E’ giusto che sull’evoluzione del percorso avviato i consiglieri siano portati a conoscenza. Le ipotesi che possiamo fare possono essere vaghe. Non so se in agosto sarà possibile avere nuovi elementi che ad oggi non ci sono. Convocare un Consiglio d’urgenza ad agosto su queste tematiche la vedo complesso. Allora è più adeguato, qualora emergessero novità, trattarle in commissione Finanze e valutare come sede, piuttosto che il Consiglio, la Commissione. Sicuramente ce ne sarà una a settembre per affrontare il programma economico e in quella sede si possono fare approfondimenti. Se ci fosse disponibilità, possiamo rivedere l’Odg in questo senso: che la sede sia la commissione, che la materia sia trattata in seduta segreta, e l’impegno del governo a convocare anche in agosto la commissione qualora emergessero nuovi elementi”.

Andrea Zafferani, C10: “Mi fa piacere ci sia attenzione per il tema sollevato anche in maggioranza. Sulla proposta del collega Gatti: troverei, visto il punto in cui siamo ora, che siamo tempestivi per avere un riferimento su che cosa in linea di massima stiamo cercando di discutere, che obiettivi, struttura, e che accordo stiamo cercando di portare avanti. Sulla seduta segreta mi restano perplessità, ma se può servire a darci elementi di consapevolezza lo possiamo valutare. Ma riterrei in tempi brevi di avere riferimenti su cosa San Marino si aspetta e sta portando al tavolo del negoziato. Poi bastano incontri per dare un aggiornamento, come modalità già sperimentata su altri temi. Se non ci sarà un Consiglio straordinario in agosto, va bene settembre”.

Tony Margiotta, Su: “Chiediamo venga sospesa la votazione per poter aggiornare l’Odg, visto il confronto aperto con la maggioranza, per trovare la condivisione sulla richiesta. C’è stata disponibilità da parte della maggioranza e del segretario Capicchioni di incontrare i capigruppo e informare l’opposizione sullo stato di fatto dell’iniziativa, con disponibilità di trovare anche la giusta modalità per richiedere una seduta consiliare ad hoc. Chiediamo quindi la sospensione della votazione e che sia messo ai voti il nuovo Odg venerdì”.

Comma 19. Progetto di legge “Modificha alla legge 28 giugno 2010 n.118 s successive modifiche (Legge sull’ingresso e la permanenza degli stranieri in Repubblica)

Gerardo Giovagnoli, Psd, legge relazione preparata da Francesco Morganti:”Il presente progetto di legge va a modificare la normativa esistente che regolamenta la posizione degli stranieri presenti in Repubblica per una questione di lavoro o di impresa, di ricongiungimento familiare, e umanitario. In sede di Commissione sono stati accolti numerosi emendamenti. Il testo licenziato dalla Commissione Consiliare presenta dunque alcune variazioni rispetto alla prima lettura. Entro novanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge il Congresso di Stato sarà impegnato ad adottare un Testo Coordinato delle norme vigenti in materia di ingresso e permanenza degli stranieri in Repubblica a scopo di cognizione per facilitare la conoscibilità delle normative in materia ai cittadini e agli operatori del diritto. Il progetto di legge è il frutto di una serie di riflessioni e suggerimenti che sono pervenuti da diversi ambiti e sono legati, sia all’esperienza applicativa della legge e delle norme attualmente in vigore, sia alle raccomandazioni che gli Organismi internazionali, in particolare ECRI e GRETA, hanno indicato.

Inoltre, il progetto di legge ha l’obiettivo di elaborare in termini legislativi alcune disposizioni contenute nell’ordine del giorno del Consiglio Grande e Generale, approvato il 19 settembre 2014, conseguentemente all’istanza d’Arengo n. 10 del 6 aprile 2014, che impegnava il Governo a elaborare le opportune modifiche di legge utili al fine di: introdurre nella Legge 118/2010 il permesso di convivenza per coabitazione a fini solidaristici e di mutuo aiuto, oltre a quello già previsto per convivenza more uxorio; regolamentare l’ottenimento del permesso di soggiorno per coloro cui è stato concesso il permesso di convivenza, dopo un congruo periodo di durata e stabilità della stessa, convertibile in residenza decorsi i termini di legge. Altra esigenza infine alla quale si è voluto risponderei è quella della salvaguardia dell’unità famigliare, soprattutto al riguardo dei ricongiungimenti in relazione al rapporto di filiazione legittimai naturale o adottiva. Si propone inoltre di ampliare i permessi di soggiorno per il riavvicinamento/ricongiungimento famigliare, al fine di tutelare l’unità familiare ed il rapporto genitoriale, in ambiti attualmente non regolamentati. Inoltre con l’introduzione del comma 141 viene riconosciuta la possibilità di rilascio del permesso di soggiorno ad una convivenza che presenti una stabilità di almeno 5 anni continuativi”.

Marco Podeschi, Upr: “Il progetto di legge presentato dal Congresso di Stato in materia di ingresso e permanenza degli stranieri in Repubblica affronta un argomento più volte sollecitato anche dalle forze di opposizione. E’ evidente che la normativa vigente per l’ingresso e la permanenza degli stranieri in Repubblica necessita di una profonda revisione per le numerose criticità evidenziate dall’applicazione. I commissari delle forze di opposizione di Civico 10, Movimento Civico Rete, Partito Socialista, Unione per la Repubblica, il consigliere indipendente Luca Lazzari hanno presentato molteplici emendamenti per migliorare il testo esaminato in sede referente e per introdurre alcuni principi in linea con le evoluzioni della società. Inoltre le liste di opposizione hanno tentato nelle proposte presentate di correggere alcuni fattori che nell’applicazione della legge da parte della Commissione Consiliare Permanente Affari Esteri, Emigrazione ed Immigrazione, Sicurezza e Ordine Pubblico, Informazione si sono più volte manifestati come non più adeguati per l’attività e i compiti della Commissione stessa. I commissari di opposizione avrebbero gradito un approccio più organico nel progetto di testo normativo, in quanto le decine di emendamenti intervengono direttamente sulla Legge 2010/118 non creando un corpus normativo unico in materia. Tale aspetto è parzialmente mitigato dall’articolo in cui impegna il Congresso di Stato a predisporre un testo unico, senza valore legale. I commissari di Opposizione avrebbero poi gradito un approccio più ponderato su alcuni temi presenti nel progetto di legge e nei successivi emendamenti, in modo da effettuare con maggiore ponderazione riflessioni su un testo normativo che ha un elevato impatto sociale e anche nelle relazioni internazionali che la Repubblica intrattiene. Va rilevato che qualche elemento presentato dall’opposizione e stato accolto ma non è stato sufficiente affinché i commissari dell’opposizione potessero esprimere un giudizio positivo sul progetto di legge”.

Segretario di Stato agli Affari Esteri, Pasquale Valentini: “L’impianto della legge resta quello della legge 118 del 2010. Quella legge aveva introdotto significative novità sulla materia che trovano una evoluzione in queste modifiche. Su questa materia dovremmo ritornare nel momento in cui affronteremo il tema della libera circolazione delle persone. Un altro ambito di modifica riguarda l’allineamento con altri ordinamenti. Mi rendo conto che la materia avrebbe bisogno di un testo coordinato (ed infatti abbiamo aggiunto questo elemento alla fine della modifica). Quando lo emaneremo semplificherà l’applicazione. Esaminando il testo, restano aperte molte problematiche che non trovano definizione in questa legge ma che riguardano altri ambiti. Dal ruolo della Gendarmeria nel controllo e verifica delle residenze, oppure altri elementi che vanno a toccare il diritto di Famiglia. Ci sono degli ambiti che chiaramente questa legge non poteva trattare compiutamente”.

Marco Gatti, Pdcs: “Vi era la necessità di dare una risposta a un ordine del giorno approvato in Consiglio Grande e Generale e da qui nasce questa modifica di legge. Molte risposte sono state date anche se non tutte. A livello procedurale ci sono molti aspetti da rivedere. Ci sono sicuramente delle carenze normative e procedurali che riguardano i controlli sul territorio. A volte si rischia di essere prigioniero della propria residenza. Il regime procedurale introdotto è sicuramente importante. Così come è stato il lavoro in commissione. Credo si debba dare atto alla disponibilità data ad accogliere tutti quei provvedimenti necessari a migliorare il progetto di legge. Il lavoro fatto è sicuramente un passo in avanti importante”.

Remo Giancecchi, Upr: “E’ un Progetto di legge indispensabile per apportare alcune modifiche alla legge attuale. Questa legge ha portato delle modifiche sostanziali per sistemare le discrepanze che c’erano nel ricongiungimento familiare. E’ mancato però il coraggio di aprirsi andando oltre quei limiti che alla maggioranza sembrano invalicabili”.

Luca Santolini, C10: “Su questo progetto di legge in Commissione c’è stata una discussione serena. Tutti i commissari hanno riconosciuto che alcune delle modifiche introdotte erano davvero necessarie. L’analisi del progetto di legge è stata molto difficoltosa, perché si richiamava all’interno del medesimo progetto a 4/5 provvedimenti diversi. Dispiace però quanto successo al momento di scrivere l’articolo 15. Si è notato un atteggiamento ipocrita da parte di maggioranza e governo. L’articolo 15 permette il rilascio del permesso di convivenza allo straniero per fini solidaristici. Noi abbiamo chiesto di modificare questa impostazione perché ci sembra un modo strano per affrontare la questione. Nel testo di legge si parla di “fini solidaristici” mentre è evidente che si tratta di persone che si amano. Cosa si intende per coppia che convive per fini solidaristici? E’ un atteggiamento ipocrita”.

Gian Nicola Berti, Ns: “Io vorrei fare un appello al Segretario agli Affari Esteri. I cittadini sammarinesi hanno diritto di risiedere nel proprio Paese e invece si trovano osteggiati in questo da Gendarmeria e ufficio di Stato Civile. Esempio: in passato alcuni cittadini sammarinesi non sono stati in grado di adempiere alla formalità del censimento. E su questi soggetti ci sono stati ulteriori controlli da parte della Gendarmeria che hanno anche tolto delle residenze. Il requisito per dire se un cittadino è residente o meno è legato alle verifiche eseguite dalla Gendarmeria. Se la Gendarmeria ti trova sei residente, altrimenti se non ti trova non sei residente. Questo può andare bene per un cittadino straniero che vive qui ma non per un cittadino sammarinese. Tutto questo è inaccettabile, intollerabile e incostituzionale. Forse sarebbe il caso di indirizzare la Gendarmeria a fare controlli su persone che stanno a San Marino ma non vogliono apparire. Forse prima di far partire i controlli della Gendarmeria occorrerebbe verificare se un cittadino paga le tasse a San Marino, risiede a San Marino e se si comporta correttamente”.

Matteo Zeppa Rete: “Le problematiche sollevate dal consigliere Berti sono effettive. Mi chiedo però se quando si è deciso di fare il censimento chi governava allora aveva preso in considerazione questo genere di problematiche che sono insite nel censimento. La pecca originaria di questo provvedimento è chiaramente espressa all’articolo 15 dove si parla di convivenza “per mutuo soccorso”. E’ un testo discriminatorio per andare a ledere i diritti di chi non è omosessuale. Si cerca con le parole di bypassare un diritto. Io mi chiedo: quante migliorie vengono fatte per richiesta degli imprenditori? Ma di diritti civili, che sono già attuati e attuabili in diversi Paesi, non se ne parla. Dire che questa legge non è l’ambito giusto per la cancellazione del more uxorio è una cosa che non corrisponde al vero”.

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