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Giuseppe Fedalto primo Presidente della Camera di Commercio Venezia Rovigo Delta lagunare

da Redazione

Giuseppe Fedalto sarà il primo presidente della nuova Camera di Commercio di Venezia e di Rovigo Delta Lagunare frutto del processo di accorpamento tra la camera di commercio di Venezia e quella di Rovigo, primo processo di accorpamento e di autoriforma di due Camere di Commercio conclusosi in Italia. L’elezione di Fedalto, presidente uscente della Camera di Commercio di Venezia, è avvenuta stamattina per acclamazione all’unanimità durante il primo Consiglio del nuovo ente tenutosi a Venezia.

Presente all’evento anche il Sottosegretario all’Economia e Finanze on. Pier Paolo Baretta che ha portato i saluti e gli auguri da parte del Governo e ha sottolineato la portata nazionale di questo accorpamento, primo in Italia. In rappresentanza del sistema camerale del Veneto, il presidente Fernando Zilio.

Con un nuovo Consiglio ed un nuovo presidente si costituisce così la nuova Camera di Commercio di Venezia e di Rovigo Delta Lagunare che, con un totale di 132.000 imprese iscritte, 152 dipendenti e una superficie territoriale di 4.292,26km, si configura come la più grande realtà camerale del Veneto, nonché la sesta in Italia. Il nuovo ente rappresenterà il 22,2% delle imprese regionali, acquisendo così in termini di valore aggiunto il primato su tutta la Regione.

«Sono molto onorato – ha commentato Giuseppe Fedalto – si tratta di un incarico che intendo assumere con il massimo dell’impegno e della determinazione, come ho sempre fatto verso gli incarichi istituzionali che nella mia vita sono stato chiamato ad assumere. Sento che il testimone ideale che i due consigli camerali precedenti ci hanno lasciato si sintetizza in due parole, responsabilità e territorio. “Responsabilità” per il coraggio e la determinazione già dimostrata con la conclusione di questo percorso di accorpamento che ci consegna un primato italiano. “Territorio” perché le politiche, le azioni dovranno essere pensate in modo nuovo, unico e sistematico per questa vasta area, valorizzando tutte le numerose eccellenze, tutte le attività economiche che la caratterizzano».

«L’insediamento del Consiglio della nuova Camera di commercio rappresenta la prima tessera della nuova geografia del sistema camerale italiano – ha commentato il presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello, in un messaggio indirizzato ai consiglieri camerali -. Segna il primo concreto passo di un processo, in corso ormai da tempo, che condurrà alla creazione di strutture più robuste, realtà ancora più efficienti ed innovative che meglio potranno rispondere ai bisogni dei territori e delle imprese del nostro Paese. La via del cambiamento che abbiamo intrapreso in anticipo rispetto alla riforma delle Camere di commercio che il Parlamento si appresta ad approvare definitivamente sono certo porterà le Camere ad essere la locomotiva dell’ammodernamento della pubblica amministrazione soprattutto in chiave digitale».

«Le Camere di commercio credono da sempre nella digitalizzazione quale principale strumento di evoluzione della Pubblica Amministrazione – ha commentato a margine dell’evento Paolo Ghezzi, Direttore Generale di InfoCamere -. E’ questa la linea di azione che ha guidato InfoCamere nello sviluppo di processi e strumenti telematici a sostegno della mission istituzionale del sistema camerale italiano. Su queste basi le Camere di commercio di Venezia e Rovigo, nel perseguire il loro obiettivo di accorpamento degli Enti, hanno potuto attuare la transizione alla nuova organizzazione grazie alla flessibilità che solo un DNA digitale può garantire e che già caratterizza va l’operatività precedente di queste Amministrazioni. E’ un valore che il sistema camerale ed InfoCamere ogni giorno mettono a disposizione di imprese, professionisti e altre Pubbliche amministrazioni nella convinzione che possa contribuire al processo di sviluppo digitale del Paese».

«Questo processo è la dimostrazione di come l’autoriforma nella pubblica amministrazione sia realizzabile se si uniscono le forze e si crede con fermezza nell’obiettivo da raggiungere – ha dichiarato Roberto Crosta, commissario ad acta nominato dal Ministero dello Sviluppo Economico –. Il fatto di essere stati i primi ad aver voluto e ad aver portato a termine questo tipo di operazione, ha fatto sì che il progetto venisse pilotato direttamente da noi, che conosciamo le imprese e le loro esigenze, e soprattutto, ha spianato la strada alle altre Camere che, come noi, stanno portando avanti questo tipo di operazione su tutto in territorio nazionale».

L’accorpamento è stato frutto di un percorso volontario di autoriforma portato avanti dai due enti, che dopo più di 200 anni di storia ciascuno, con l’insediamento del nuovo consiglio e l’elezione del Presidente, hanno costituito la prima Camera di Commercio in Italia portando a termine il processo di semplificazione e razionalizzazione amministrativa, iniziato un anno fa.

Il cambiamento in termini amministrativi e operativi non ha comportato nessun aggravio per le imprese, grazie al lavoro dei due enti che stanno completando tutti i passaggi dell’accorpamento senza sospendere alcun servizio al pubblico. Tutto questo anche grazie al sistema informatico gestito da Infocamere, che per tale cambiamenti ha rivisitato 120 applicativi gestionali, modificandone 70, per consentire oltre all’accorpamento territoriale anche quello digitale dei due enti.

Per quanto riguarda i servizi alle imprese la maggiore sinergia fra i due territori permette di offrire nuove opportunità per l’accesso al credito, incentivi economici diretti, una nuova rete infrastrutturale e nuovi modelli di marketing territoriale e nuovi modelli turistici.

In termini di sviluppo del territorio, i principali settori che trarranno vantaggio da questa unione saranno: l’export, poiché l’area unificata costituirà il 10,2% del totale regionale, determinato dai comparti predominanti come il fashion per quanto riguarda Venezia e i prodotti chimici di base per Rovigo.

Il turismo litorale della laguna e del Delta che potrebbe trarre beneficio dal potenziamento del polo crocieristico dei due porti di Chioggia e del Levante. L’innovazione e il potenziamento delle competenze digitali alle imprese, grazie alla sinergia fra i due poli universitari e le eccellenze di ricerca tecnologica presenti nel territorio, tra cui la società consortile T2i.

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