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Anche la politica tira la cinghia: presentati i bilanci del 2014

da Redazione

Ap in rosso per 11 mila euro, gli altri sono in salute, nonostante i minori introiti. Partiti e movimenti fanno i “conti della serva”: sono stati tutti virtuosi, tranne qualcuno…

 

Come ogni anno, sono stati resi pubblici i bilanci dei partiti e dei movimenti della Repubblica di San Marino per il 2014. Un “faldone” di molte pagine, pieno di numeri e cifre, che confermano comunque – a una sbirciatina a volo radente – il percorso di spending review avviato già da qualche anno. Per comodità di lettura, li andiamo a suddividere per capitoletti.

 

PDCS

Durante l’esercizio – si legge nella premessa del Partito Democratico Cristiano Sammarinese – l’attività si è svolta regolarmente, gestendo sistematicamente i finanziamenti ricevuti dallo Stato e l’attività del Partito, organizzando convegni ed eventi per la promozione degli ideali politici di cui è rappresentante. Nell’esercizio in esame il Partito ha in particolare espresso la propria vocazione politica anche con il sostegno di due Comitati per i referendum del 25 maggio 2014 manifestando così la propria disponibilità al confronto con la cittadinanza chiamata ad esprimere la propria opinione attraverso questo importante strumento di democrazia diretta. Si è infine intervenuti sulle spese fisse di struttura per giungere a un risultato positivo d’esercizio che sta portando il giusto equilibrio economico e finanziario. L’attività del Partito è stata inoltre incentrata nel corso dell’esercizio sullo svolgimento dell’attività politica in coordinamento con il movimento “Noi Sammarinesi”, membro della stessa lista elettorale alle elezioni politiche del 11/11/2012 e all’interno della coalizione “San Marino Bene Comune”.

Ma andiamo ai conti. Nel documento del Partito Democratico Cristiano Sammarinese troviamo che il totale delle immobilizzazioni (materiali + immateriali) è passato da 95.724 euro del 31/12/2013 a 60.144 euro al 31/12/2014. Il totale dell’attivo circolante (importi esigibili entro l’esercizio + le disponibilità liquide) è sceso da 92.402 euro (2013) a 77.546 euro (2014). Altrettanto interessante la comparazione tra il 2013 e il 2014 della macroarea dei “Valore della produzione”: i ricavi delle vendite e delle prestazioni è calato dai 432 mila euro del 2013 ai 397 del 2014, così come il contributo dello Stato, passato da 258 mila euro (2013) a 247 mila euro (2014). Quasi allineati i contributi volontari sotto i 3 mila euro (70.500 euro nel 2013, 76.500 euro nel 2014), mentre sono diminuiti sensibilmente quelli sopra ai 3 mila euro: 44 mila euro (2013) contro i 18.800 del 2014.

Le spese per i servizi hanno avuto un taglio di 40 mila euro, scendendo da 137 mila euro del 2013 a 97 mila del 2014, così come i costi per il personale: giù le retribuzioni (da 150 mila euro a 93 mila) e gli oneri sociali (da 37 mila euro a 24 mila euro).

 

PSD

Il Partito dei Socialisti e dei Democratici non svolge alcuna attività economica ma, come prevede il suo Statuto, è una libera organizzazione basata sui principi di partecipazione democratica e solidaristica al fine di rafforzare gli ideali ed i valori della democrazia. L’esercizio 2014 si è aperto con la scelta, effettuata dagli organi del Partito, di optare per la sede unica di Murata rinunciando quindi in via definitiva a quella di Borgo Maggiore. Si è effettuata, in tal modo, una ulteriore azione di contenimento della spesa che va ad affiancarsi agli altri interventi adottati in tema di risparmio.

Gli effetti positivi sono confermati dall’utile di esercizio di 25.135 euro che andrà, come per l’anno passato, a diminuire debito consolidato evidenziato nella voce “Perdite portate a nuovo”, che passerà così dagli attuali 294.985 euro a 269.850 euro.

Tale risultato, oltre che dalle normali dinamiche legate ai costi e ricavi di gestione, è stato influenzato anche da due operazioni straordinarie effettuate nel corso dell’esercizio.

La prima ha permesso di iscrivere fra i ricavi al conto ”Sopravvenienze attive” la cancellazione di un debito di 31.670 euro di comune accordo con il creditore. La seconda, invece è consistita nell’accensione a costo di un fondo pluriennale di 30.000 euro rappresentato dall’incentivo riconosciuto alla dipendente Laica Michelotti e che le sarà liquidato ratealmente nel corso dei tre anni di durata del percorso di prepensionamento.

Alla voce “produzione” le note più interessanti, a partire dal finanziamento pubblico e gruppi consiliari (decurtati dai 165 mila euro del 2013 ai 148 del 2014), e proseguendo per le iscrizioni e le sottoscrizioni (in discesa da 45 mila euro del 2013 a 6.800 euro del 2014), per i contributi per i rappresentanti, istituzioni e commissioni (35 mila euro nel 2013, 52.500 nel 2014). Assommando altre voci (manifestazioni, feste, lotterie, eccetera) il totale si è schiacciato di quasi 39 mila euro (295 euro nel 2013, 256 nel 2014).

 

ALLEANZA POPOLARE

Il movimento politico ha chiuso l’esercizio 2014 con una perdita nel periodo dal l gennaio 2014 al 31 dicembre 2014 pari a 11.859,35 euro.

Il risultato negativo dell’esercizio 2014 è stato determinato essenzialmente dalla diminuzione del contributo pubblico, dovuto principalmente al fatto che la diminuzione nelle erogazioni ai partiti e movimenti presenti in CGG è dovuto ad un taglio generale alle spese sul bilancio dello Stato. Il risultato raggiunto permette di asserire che le entrate non hanno coperto le spese sostenute; il risultato dell’esercizio non può essere considerato soddisfacente nonostante la prudenza nella spesa e l’estrema disponibilità degli aderenti tutti, i quali si sono dedicati e si dedicano all’attività politica senza alcun rimborso o compenso economico da parte del movimento.

Diamo un’occhiata a un paio di voci: i contributi statali per il 2014 sono stati pari a 84 mila euro; per gli stipendi e le collaborazioni straordinarie AP ha speso 35.700 euro.

 

GLI ALTRI

Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2014 di Noi sammarinesi mostra un avanzo di gestione positivo: 3.460 euro.

I partiti di minoranza hanno registrato tutti performance positive: il Partito Socialista ha messo a segno un avanzo di circa 1.700 euro, UPR di 1.350 euro, Sinistra Unita di 24 mila euro. In salute anche Civico 10 Civico 10 (+ 8.000 euro) e RETE che, nonostante non abbia toccato il tetto del 2013 (+38.000 euro), ha chiuso il 2014 con un attivo di 12 mila euro.

Insomma, l’effetto “dieta” (spending review) inizia ad avere gli effetti desiderati. L’attenzione ai conti e i minori finanziamenti pubblici e privati sta investendo – finalmente – anche la politica.

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