Home FixingFixing Agricoltura innovativa: piccole piante, piccoli frutti in ogni ambiente della casa

Agricoltura innovativa: piccole piante, piccoli frutti in ogni ambiente della casa

da Redazione

Chi disponesse di un piccolo giardino, ad esempio, può pensare di insediarvi sia alberi che arbusti da frutto, come Ciliegio, Melo, Pero, Sorbo, Susino o Albicocco, tutte piante che non temono il freddo e non necessitano di particolari cure se non l’esposizione al sole.

 

di Cristina Righi

 

Riscoprire la piacevolezza di assaggiare e gustare piccoli frutti prodotti con le proprie mani oggi è possibile anche se si dispone solo di piccoli ritagli di terreno, ma anche di spazi idonei ai vasi, essendoci una buona varietà di alberi, alberelli e arbusti che possono crescere anche senza essere messi a dimora in terra. Il vantaggio di avere una piccola produzione in casa non è solo quello di avere un frutto genuino e visibile nella sua forma naturale e non già trasformato in succhi o dolciumi preconfezionati, ma anche e soprattutto la riscoperta di valori antichi come la coltivazione e la cultura alla base di questa, fino alle gustose applicazioni in cucina che si possono sperimentare o addirittura creare con la propria fantasia.

Chi disponesse di un piccolo giardino, ad esempio, può pensare di insediarvi sia alberi che arbusti da frutto, come Ciliegio, Melo, Pero, Sorbo, Susino o Albicocco, tutte piante che non temono il freddo e non necessitano di particolari cure se non l’esposizione al sole. Nel caso in cui dal piccolo terreno si disponesse in futuro di uno più grande, tutte queste piante si potrebbero sempre trapiantare, trasformando di fatto tutti i proprietari in piccoli vivaisti amatoriali.

Chi ha invece terrazzi esposti al sole o anche balconi, non deve sentirsi escluso da questa attività in quanto diversi piccoli alberi permettono una produzione di frutti anche in vaso. È il caso del Mirtillo o il Melograno. Quest’ultimo è sia ornamentale sia produttore di frutti molto apprezzati. Esiste in questo caso una importante distinzione: il “Melograno da siepe” (o “selvatico”) ha un frutto più acidulo, mentre il “Melograno da frutto grosso” ne produce uno più dolce. Le varietà principali di quest’ultimo sono il Rosso Roscioli, il Dente di cavallo e il Gigante di Granada (la città porta il nome locale della pianta, introdotta in Spagna dalla dominazione moresca, e ha nello stemma un frutto di melograno). La dimensione varia dall’arbusto al piccolo albero, salvo il caso in cui venga trapiantato in terra, che ne favorisce la crescita del tronco, mentre l’altezza resterà comunque limitata ai due o tre metri.

In alternativa ci sono diversi agrumi come il classico Limone, che nella stagione fredda va spostato all’interno o comunque protetto. Ma anche l’Arancio o il piccolo Kumquat (noto anche come “Fortunella” o “Mandarino cinese”), che ha la particolarità di essere mangiato senza essere sbucciato, in quanto la scorza è molto sottile e comunque gradevole al palato. Senza dimenticare che è possibile coltivare anche alcune varietà di Uva da tavola, molte delle quali hanno maturazione precoce, tanto che vengono raccolte già a luglio. Tra queste meritano una citazione la Cardinal, la Matilde e la Regina. Si tratta di viti non destinate alla produzione di vino, ma al consumo diretto. In questo caso possiamo dire che, al pari del Melograno, abbinano frutti molto gustosi a ornamenti particolarmente belli. Ornamenti anche molto funzionali, in quanto le piante, essendo dei rampicanti, possono essere sviluppate sia in verticale che in orizzontale , per creare degli ombreggiamenti molto utili durante l’estate.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento