Si parte dalla “Presa d’atto delle designazioni di nuovi membri in seno alla Commissione Consiliare Permanente Affari Esteri”, conseguente all’Ordine del giorno del Partito socialista e di Sinistra Unita accolto nella sessione di maggio. Il report dell’agenzia Della Torre.
I lavori del Consiglio grande e generale ripartono in mattinata dall’approvazione di una serie di nomine. Si parte dalla “Presa d’atto delle designazioni di nuovi membri in seno alla Commissione Consiliare Permanente Affari Esteri”, conseguente all’Ordine del giorno del Partito socialista e di Sinistra Unita accolto nella sessione di maggio. I nuovi membri della Commissione Affari Esteri sono quindi Paride Andreoli per il Ps e Tony Margiotta per Su.
Segue quindi la sostituzione di Grazia Zafferani di Rete dalla Commissione per la cooperazione con Massimo Santi. Sono poi accolte le nomine di Natalino Sbraccia, per l’opposizione, Sante Ruggero Lonfernini e Martina Poggiali, per la maggioranza, nel comitato amministratore di Fondiss. Così come sono approvati Fabrizio Mittiga e Alessandro Bevitori quali membri del Consiglio direttivo dell’Ente Stato dei Giochi.
Approvate infine anche le due nomine in capo al Consiglio grande e generale per l’Autorità Garante per l’Informazione: Ingrid Casali per la maggioranza e Lucia Crescentini per la minoranza.
L’Aula torna quindi all’esame delle istanze d’Arengo rimaste all’ordine del giorno: approvata a maggioranza la n.7 “affinché sia intrapresa un’azione legislativa tesa a favorire la partecipazione attiva alla vita sociale del Paese”, respinta con 22 voti contrari, 18 favorevoli e 2 astensioni la n.9 “per l’introduzione della pratica meditativa nelle strutture pubbliche”. Respinta anche la n.11, in favore dell’attivazione di un indirizzo artistico nei licei sammarinesi, mentre viene approvato l’Ordine del giorno condiviso, presentato nel corso del cui dibattito, volto a spostare l’approfondimento della tematica al tavolo aperto degli operatori della scuola. I lavoro si interrompono sull’ultima istanza, la n. 14, “per l’istituzione entro il 2016 di un osservatorio della Sostenibilità”, che verrà discussa e messa al voto nel pomeriggio.
Di seguito un estratto degli interventi della mattina.
Comma 22. Esame delle istanze d’Arengo
Istanza n.7, Perché sia intrapresa un’azione legislativa tesa a favorire la partecipazione attiva alla vita sociale del Paese mediante la devoluzione di parte del proprio tempo in forma gratuita e non retribuita, ad almeno una delle associazioni culturali, politiche, religiose che hanno come scopo lo sviluppo sociale, la sussidiarietà ed il mantenimento delle tradizioni sammarinesi. Approvata a maggioranza.
Giuseppe Maria Morganti, segretario di Stato per l’Istruzione: “E’ un’istanza simile ad un’altra approvata nel 2012 in cui si chiedeva di formulare percorsi che potessero garantire una migliore protezione istituzionale da parte dello Stato nei confronti di coloro che prestano attività di volontariato. All’epoca deliberammo in maniera positiva e credo che questo orientamento debba rimanere. Su questo fronte c’è massima disponibilità all’accoglimento e mi auguro che entro 6 mesi il Consiglio grande e generale sia intervenuto con una legislazione appropriata”.
Nicola Selva, Upr: “Su questa istanza pongo subito il mio giudizio favorevole. Nel nostro Paese c’è stata sempre grande attenzione alla solidarietà e al volontariato”.
Roberto Ciavatta, Rete: “L’Istanza d’Arengo è chiara. E’ molto importante dare un peso giusto alle singole parole. Sosteniamo le associazioni di volontariato. Parte degli utili delle Fondazioni deve essere devoluto alle associazioni come avviene in Italia. Siamo contrari all’istanza d’Arengo perché ci sono altri percorsi da compiere per sostenere le associazioni di volontariato. Non ci piace poi sia detto per legge che il lavoro all’interno delle associazioni debba essere gratuito”.
Denise Bronzetti, Indipendente di maggioranza: “Per non buttare via quella che può essere un’occasione credo che dovremmo approfondire l’istanza nella Commissione consiliare preposta”. Elena Tonnini, Rete: “Qui si parla di fare un progetto di legge per spingere le persone a offrire lavoro non retribuito. Siamo contrari all’istanza d’arengo. Si sta lavorando a una legge in questa materia. E non capisco perché ora si voglia approvare questa istanza”.
Franco Santi, C10: “Se l’istanza intende creare un meccanismo di quasi obbligatorietà o comunque di veicolare in maniera definita questo sistema non funzionerà. Così come è stata formulata l’istanza può dare adito a interpretazioni sbagliate”.
Tony Margiotta, Su: “Siamo favorevoli all’istanza. Dispiace però che nella legge dedicata alle Fondazioni di qualche giorno fa coloro che indirizzano soldi a Fondazioni senza scopi di lucro non hanno alcun riconoscimento”.
Vladimiro Selva, Psd: “Condividiamo il senso dell’istanza nel punto in cui chiede di favorire la partecipazione attiva. La natura dell’attività di volontariato non ha a che fare con la convenienza propria. Nell’accogliere questa istanza non ci sono rischi, forse solo nell’applicarla. Ma questi rischi sono già stati in parte individuati e confido nel non commetterli dunque”.
Alessandro Cardelli, Pdcs: “Ci esprimiamo in maniera favorevole rispetto all’accoglimento di questa istanza d’Arengo”.
Giuseppe Maria Morganti, segretario di Stato, replica: “Non si vuole obbligare nessuno a fare il volontario. Ma per chi lo vuole fare si devono eliminare eventuali condizioni ostative. L’approvazione dell’istanza è un atto naturale”.
Istanza d’Arengo n.9 per l’introduzione della pratica meditativa nelle strutture pubbliche (scuole, ospedali, istituti, spazi sociali) come programma atto al miglioramento della salute psichica e fisica. Respinta 22 contrari 18 favore 2 astenuti
Giuseppe Maria Morganti, segretario di Stato per l’Istruzione:
“I dati a supporto dell’istanza sono validi, si sostiene che la meditazione sia una pratica a favore della salute dei cittadini. Il nostro Stato è in una condizione di tabula rasa in materia a livello normativo, per questo riteniamo di non sostenere l’istanza e di proporre invece un tavolo di confronto per valutarne una sperimentazione. Dalle indicazione date dalla segreteria di Stato per la Sanità e l’Authority, le pratiche meditative non appartengono agli obiettivi del piano sanitario appena approvato da Consiglio grande e generale e non ci sono dati scientifici che avvallino quanto sostenuto dall’istanza. Il fatto di aprire un ragionamento su questo tipo di pratiche, che da noi sono innovative, in altri Paesi sono collaudate, accogliendo questo tipo di impostazione è più corretto che approvare l’istanza tout court. Riteniamo sia il modo di procedere più corretto”.
Francesca Michelotti, Su: “L’istanza offre la ricetta più economica e più corretta per vivere bene e felicemente. Gli effetti benefici dovuti alla pratica di meditazione mi hanno convinta. Ero sicura che si dicesse no all’istanza perché quando una cosa non costa niente e porta tanti benefici in una società così razionale viene vista con sospetto. Il segretario ha dato una risposta moderata, però penso che all’istanza si possa rispondere di sì e attivare al contempo il tavolo per la sperimentazione. Non credo che San Marino sia proprio all’anno zero, tant’è che appena fuori dalla Rupe c’è uno spazio di meditazione religiosa aperta a tutte le religioni, creata quando San Marino aveva la presidenza del Consiglio d’Europa. E’ un’istanza semplice, animata da sane ispirazioni che servono al buon vivere quotidiano, cui non mi sento di rispondere di no”.
Denise Bronzetti, Ind. di maggioranza: “Un minimo costo questa istanza lo richiede, così come qualsiasi preparazione. Sono convinta degli effetti benefici della pratica proposta, ma quello che va chiarito è non lasciar intendere che questa pratica contrasti le pratiche di medicina ordinaria, è semplicemente un affiancamento, supporto, oltre che una pratica di vita. In questo non trovo nulla di male. Mi sento di votare favorevolmente l’istanza e di dare seguito a quanto indicato dall’Autohority e dalla segreteria per la Sanità, ovvero aprire tavolo conseguente richiesto dagli istanti. Mi auguro ci siano tempi brevi”.
Roberto Ciavatta, Rete: “Anche a Venezia si fa meditazione al personale ospedaliero e da anni la applicano negli istituti scolastici in America, Europa e ci sono già scuole italiane che lo fanno. Ci sono studi che ne confermano i benefici. Forse la richiesta finale dell’interpellanza è troppo ampia. Ciò non di meno, credo che una valutazione andrebbe fatta. Ci sono materie nelle nostre scuole che gli studenti possono decidere di seguire o meno e ci sono associazioni che praticano meditazione e potrebbero essere usate in ambito scolastico, per lo meno in fase sperimentale, proprio per dare corso a queste pratiche meditative. Va bene l’ipotesi di un tavolo, ma non vorrei che andasse come sempre, bocciamo l’istanza, si istituisce un tavolo che però non si riunisce e si va alle calende greche, non vorrei si agisse tardi per una sorta di indolenza verso questa sperimentazione. Anche noi voteremo favorevolmente, sarebbe semplicemente uno sprone ad attivare entro sei mesi quel tavolo”.
Michele Muratori, Psd: “Ringrazio i firmatari per gli spunti di riflessioni offerti. E’ innegabile la bontà dell’istanza e confido nel buon esito di tale proposta con la speranza di poter affrontare questa tematica in maniera più approfondita. Costi lievi e benefici innegabili, facciamo una sperimentazione. il mio voto sarà favorevole”.
Grazia Zafferani, Rete: “Esprimiamo voto favorevole all’istanza. I bambini oggi sono frenetici perché i genitori li riempiono di impegni e la società stessa di stimoli. La meditazione permette di sperimentare la calma, la gestione dei propri pensieri e sensazioni. Se il bambino imparerà questa pratica per gestire le proprie emozioni saprà trovare una salda posizione nel tessuto sociale”.
Roger Zavoli, Upr: “Gli studi hanno dimostrato gli effetti benefici sulla salute della meditazione, ma anche in ambito sociale ed economico ci sono vantaggi, in ambito scolastico una miglior gestione dello stress, in ambito sanitario perché ridurrebbe la spesa pubblica dei giorni malattia e dei farmaci. Esprimiamo il voto favorevole di Upr con la speranza tale tecnica sia introdotta nelle scuole, nelle strutture pubbliche in modalità e tempistiche più consone”.
Franco Santi, C10: “La meditazione purtroppo non fa parte della nostra cultura, ma appartiene alla cultura orientale che l’ha portato avanti nei millenni. E’ una pratica, non ha teorie o dietrologie, è un’azione che va svolta quotidianamente e produce risultati. Il segretario ha parlato di sperimentazione e questa è la strada giusta. Spiace che l’Authority nell’ambito delle iniziative della prevenzione primaria non abbia preso in considerazione questa pratica. Ciò non significa che un giorno non ci potremmo arrivare”.
Maria Luisa Berti, Ns: “Non mettiamo in dubbio i beefici di tale pratica sul piano fisio-psicologico, su questo non si pongono obiezioni. Ma l’istanza, oltre a presentare benefici, ha un contenuto assolutamente generico, proponendo l’apertura di un servizio responsabile alla meditazione in tutte le strutture pubbliche. Dovremo quindi dare precedenza a queste pratiche su quelle a beneficio dell’utenza. Mi sembra eccessivo. Chi lavora deve dare un servizio all’utenza prima di tutto”.
Giuseppe Maria Morganti, segretario di Stato, replica: “C’è difficoltà nel portare immediatamente strumenti operativi nella struttura pubblica, non siamo preparati per dare una risposta concreta in sei mesi. Diventa quindi problematico essere a favore dell’istanza da parte dell’esecutivo. Il Consiglio è libero di decidere come ritiene”.
Istanza d’Arengo n.11, per l’attivazione di un indirizzo artistico fra i Licei presenti nella Scuola Secondaria Superiore della Repubblica di San Marino. Respinta. Accolto l’Odg condiviso
Giuseppe Morganti, segretario di Stato per l’Istruzione: “L’istante ha individuato l’elemento centrale, ovvero che gli attuali elementi formativi del nostro liceo possono essere indirizzati a orientamenti che guardano al mondo e lo precorrono. Lo scorso anno per questo scopo sono stati istituiti tre tavoli di lavoro tra insegnanti di ogni ordine di scuola. L’offerta formativa va effettivamente rivista, ma mi piacerebbe che queste innovazioni provengano proprio dalla scuola, non che sia la politica ad imporle, con il rischio che non vengano comprese nel mondo scolastico. Il nostro indirizzo è quindi quello di attendere i percorsi sulla base di indicazioni specifiche che provengano dal mondo della scuola, quindi non solo insegnanti, ma anche studenti e famiglie. L’idea dell’istante è interessante, credo ci siano i presupposti per incentrare curricula anche su materie strategiche come quelle artistiche, contemporaneamente però queste proposte devono arrivare da questo specifico mondo. Il governo ritiene di respingere istanza. Sottolineo infine che ci sono ben 70 ragazzi sammarinesi che seguono indirizzi artistici nelle scuole fuori territorio”.
Nicola Selva, Upr: “Il percorso di un liceo artistico potrebbe dare agli studenti possibilità di conoscere meglio problematiche di tutela e conservazione del nostro patrimonio artistico. Ma anche integrare l’offerta con la nostra università di Design. Cogliamo favorevolmente l’istanza”.
Mimma Zavoli, C10: “A questa istanza poteva essere data una sola risposta, favorevole. C’è necessità di ripristinare il senso della lettura del presente, differente da quello che viviamo quotidianamente. La scuola non è solo degli addetti e di chi la frequenta. E’ un bene sociale di un intero Paese. Un indirizzo artistico aiuterebbe a trattenere ragazzi che non trovano questo indirizzo nelle nostre scuole e sono costretti a rivolgersi in istituti non sammarinesi. E’ un’elemento per auspicare la riforma scolastica e inserire anche un indirizzo artistico. L’istanza non dice di fare un corso nuovo, ma di tenerne in considerazione. Mi appello affinché i consiglieri accolgano volentieri questa istanza”.
Denise Bronzetti, Ind. di maggioranza: “Credo sia urgente scendere nel merito e provocare una discussione approfondita a livello politico, sia con gli operatori e aggiungo con l’intero Paese, rispetto al bisogno e al fabbisogno degli studenti in questa Repubblica, ma anche delle aziende in questa Repubblica e quali sono le necessità della formazione scolastica. Quanto chiesto dall’istanza potrebbe non essere infatti il primo bisogno formativo che ha la Repubblica. Bisognerebbe constatarlo dati alla mano. Questo indirizzo inoltre ha costi elevati rispetto altri indirizzi e altri licei. Negli ultimi anni sono state diverse le istanze sugli indirizzi formativi, non sarà un caso. Se non siamo stati in grado di inserire nei nostri licei lingue diverse dall’inglese, francese e tedesco significa che siamo un po’ indietro. Anche realtà piccole vicine è possibile studiare spagnolo o russo già dalla scuola media inferiore, e noi siamo uno Stato. Abbiamo bisogno di recuperare terreno e in fretta. Anche io ritengo che l’istanza non possa essere ad oggi accolta, mi auguro che momenti di approfondimenti sull’offerta formativa ci siano e diano possibilità di rispondere ai bisogni occupazionali anche delle nostre aziende, il gap è forte, esiste e va colmato”.
Franco Santi, C10: ” San Marino non ha la capacità di offrire tutte le possibilità formative che la vicina Italia offre. Anche perché i nostri studenti possono raggiungere abbastanza facilmente sedi fuori territorio. San Marino ha scelto di costruire una scuola di qualità, implementando i licei e delegando alla vicina Italia di dare risposte diverse, mettendo in campo una legge per diritto allo Studio, è stata una scelta di buon senso. Non possiamo seguire le mode del mercato, la scuola deve inventarsi un mondo del futuro, frutto di approfondimento, ed essere in grado di adattarsi, ma non ritengo si debba ridisegnare integralmente. L’istanza offre un argomento molto interessante, non dà indicazione precisa su tempistiche e modalità, ma chiede la possibilità di introdurre questo indirizzo. Siamo per accogliere favorevolmente l’istanza quindi per dare un impulso ulteriore a un dibattito che, a onor del vero, il segretario aveva provato a fare con il suo insediamento, ma è stato bloccato dalla sua maggioranza. Da parte nostra avrà tutto l’appoggio possibile”.
Roberto Ciavatta, Rete: “I dati che ha portato il segretario dei 70 ragazzi nei licei artistici di Riccione e Urbino sono significativi. Una volta scelta la strada del liceo artistico ritengo poi necessario scegliere una specializzazione per non entrare in concorrenza con le scuole vicine e per attrarre quel tipo di specializzazione, può essere conservazione dei beni, pensando alla tutela del nostro patrimonio Unesco. Noi approveremo l’istanza e ci auguriamo che anche l’Aula voglia farlo”.
Francesca Michelotti, Su: “Le argomentazioni dell’istanza molto convincenti. Settante ragazzi iscritti nei licei artistici fuori San Marino sono poi un numero significativo da tenere in considerazione. Lo dobbiamo fare per perseguire la crescita dei cittadini in ogni senso. E dobbiamo riuscire ad appoggiare i talenti, le inclinazioni, sostenere le scelte. Il centro storico di San Marino è patrimonio Unesco e questo non si può ridurre ad una targa, ma in un fattore di sviluppo artistico e di valorizzazione del patrimonio. Non saranno costi, ma investimenti per il futuro del Paese. Noi voteremo a favore”.
Milena Gasperoni, Psd: “Non è conveniente, né organico analizzare questa istanza fuori dal contesto dell’offerta scolastica e formativa. Vale la pena affrontare questa discussione inserendola in un’analisi più approfondita sull’incidenza e sulla sostenibilità di tutti i corsi formativi e scolastici e nel Paese. Ancora di più di fronte la crisi economica. E’ opportuno siano sempre gli insegnanti cosa sia da studiare o dobbiamo ascoltare chi darà opportunità lavorativa ai nostri ragazzi? Credo sia ora di essere meno autoreferenziali e di aprirsi al mondo del lavoro che ci chiede professionalità tecniche che a San Marino sono completamente assenti. Chiedo un confronto con il mondo delle imprese per discutere sull’incidenza dei percorsi formativi e scolastici nel Paese”.
Mariella Mularoni, Pdcs: “Il dibattito è ricco di spunti sul miglioramento della scuola sammarinese. Non sono contraria all’attivazione di un indirizzo artistico nella scuola superiore sammarinese, sono tanti i ragazzi che frequentano istituti fuori confine. Ma l’offerta formativa va ben ponderata. Già da un anno c’è un dibattito aperto nella scuola per disporre le linee guida da cui partire per un piano di riforma e le risposte devono arrivare dal mondo della scuola, come ha detto il segretario. Propongo di rinviare il dibattito e presento un Odg concordato in Aula di cui do lettura: ‘Il Consiglio grande e generale, sentito l’istanza per l’attivazione di un indirizzo artistico tra i licei presenti a San Marino, (…) richiede un approfondimento e una valutazione sull’incidenza nell’offerta scolastica complessiva e sulla sua sostenibilità, considerato che è avviato un gruppo di lavoro dei docenti di ogni ordine, volto a delineare futuri percorsi scolastici, ritiene più produttivo collocare tale richiesta in quell’ambito; impegna la segreteria di Stato per la Cultura a riferire al Consiglio grande e generale in conclusione dell’approfondimento dei gruppi di lavoro”.
Giuseppe Maria Morganti, segretario di Stato replica: “E’ stato un dibattito molto ampio sullo sviluppo della scuola e del Paese. Il mondo della scuola determina le caratteristiche del futuro dell’economia. Giusto che tra le prescrizioni nell’implementazione di nuove ipotesi formativi debba esserci anche quella di collegamento al mondo del lavoro, per ascoltarlo e farsi ascoltare con il mondo della scuola. Una risposta doverosa a Bronzetti, mi pare ingiusta l’accusa per la mancanza di indirizzi linguistici, ricordo il plurilinguismo che diventerà oggetto obbligatorio in tutti gli ordini. Non sono d’accordo poi con l’esistenza di un gap tra la formazione e i nostri studenti che si formano fuori territorio. Mi piace molto la proposta del consigliere Mularoni attravers l’Odg che rilancia di dare al mondo della scuola il compito di approfondire la tematica”.
Istanza n. 14 per l’istituzione entro il 2016 di un Osservatorio della Sostenibilità in grado di monitorare le condizione economiche, sociali ed ambientali, e che costituisca un banca dati necessari a ricavare indicatori utili per indirizzare scelte politiche improntate alla sostenibilità
Antonella Mularoni, segretario di Stato per il Territorio: “E’ stata approvata un’istanza d’Arengo che prevede l’istituzione di un forum che porti alla costituzione di Agenda 21 anche a san Marino. E i sottoscrittori di quell’istanza sono anche quelli di questa .Nel frattempo è stato attivato un percorso insieme alle giunte di Castello, che sono gli attori principali della sostenibilità a livello locale. Siccome il lavoro è già iniziato, ci sono state riunioni e i capitani sono i primi a chiederci fino in fondo quali sono gli oneri relativi all’attuazione e adeguamento, ci hanno chiesto le giunte un po’ di tempo per approfondire questi aspetti e per coinvolgere tutti gli altri attori in modo adeguato, noi riteniamo che in questa fase l’istanza non vada accolta. Andremmo infatti a interferire su quanto stanno portando avanti le giunte. L’istanza entra molto nello specifico su quello che deve essere fatto e sui risultati, è più utile non approvarla e lavorare seriamente con il coinvolgimento tutte le realtà”.