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Commissione sanità: Disposizioni relative al personale medico dell’Iss

da Redazione

Approvazione, con voto palese, a maggioranza del progetto di legge. Il report dell’agenzia Della Torre.

 

La seduta della Commissione consiliare Igiene e Sanità si conclude con l’approvazione, con voto palese, a maggioranza del progetto di legge “Disposizioni relative al personale medico dell’Iss”, mentre rinvia alla prima sessione consiliare utile il progetto di legge sulla modifica delle indennità di malattia che come, da accordo tra i commissari, sarà esaminato in procedura d’urgenza.

Il lavori si aprono nel pomeriggio in comma Comunicazione con interventi sul Polo del Lusso e sulla Sanità. Augusto Michelotti, Su, chiede infatti che siano fornite ai commissari, prima della seduta del 22 giugno prossimo, in cui sarà discussa le relativa variante del Prg, le informazioni relative alla convenzione con la proprietà. Mentre Elena Tonnini, Rete, interroga il segretario di Stato per la Sanità, Francesco Mussoni, su possibili aggiornamenti in merito alla situazione di Pediatria e alla riorganizzazione Cure Primarie.

Quindi la Commissione, votando una modifica dell’ordine del giorno, passa a discutere il progetto di legge “Modifiche alle disposizioni che regolano la erogazione di indennità temporanea al lavoro”, presentato dall’Upr. Il consigliere William Giardi avanza critiche per la modalità con cui si sta conducendo l’iter normativo: al testo presentato sono infatti proposti emendamenti da Pdcs e Psd che contengono, in sostanza, i contenuti di un accordo intercorso tra Csu e segreteria di Stato. Giardi propone piuttosto di rinviare l’esame, da condurre in procedura d’urgenza, in una prossima seduta consiliare per consentire la presentazione dei termini dell’accordo a tutte le forze politiche e sociali. La proposta viene apprezzata dai commissari, anche di maggioranza, e il progetto di legge viene ritirato.

La Commissione passa così all’esame del progetto di legge presentato dalla segreteria di Stato per la Sanità,”Disposizioni relative al personale medico dell’Iss”che in sostanza, dà la possibilità all’Iss di stipulare contratti o convenzioni con personale medico forense di durata pluriennale fino a tre o 5 anni. Nel corso dell’esame dell’articolato, sono concordati con maggioranza due emendamenti di Rete. Infine il progetto viene accolto con voto palese a maggioranza. Viene infine nominato relatore unico il commissario Manuel Ciavatta, del Pdcs.

I lavori della Commissione si concludono e riprenderanno lunedì 22 giugno alle 9 di mattina con l’esame del progetto di legge” modifiche al Piano regolatore generale per l’attuazione di interventi di Sviluppo economico”.

Di seguito un estratto degli interventi:

Comunicazioni.

Augusto Michelotti, Su: “In questa Commissione all’Odg c’è un comma sul polo del lusso che sarà discusso il 22 giugno. Il segretario ha annunciato un incontro con gli imprenditori. Chiedo se ci saranno date comunicazioni sulle trattative con qualche giorno di anticipo”.

Oscar Mina, Pdcs, presidente: “Mi impegno a rivolgere la richiesta al segretario di Stato”.

Elena Tonnini, Rete: “Mi associo alla richiesta di Michelotti. Sarebbe importante avere i testi degli accordi e permetterci di arrivare in Commissione più preparati sulla volontà del governo. La stessa richiesta la rivolgo per legge sullo sport del segretario di Stato Lonfernini, magari potremmo avere gli emendamenti prima della sessione di luglio. Al segretario di Stato Mussoni chiedo, essendo iniziata la riorganizzazione di Medicina di base, se in questo breve periodo sono emerse criticità, quali, e se sono già stati elaborati modi per risolverle. Altro problema è relativo a Pediatria, in cui sembra venga meno un’altra risorsa umana. Qui discutiamo di contratti, mi chiedo se il problema è legato alla temporaneità o se altri sono i problemi di pediatria. In riferimento a un incontro avvenuto il 2 giugno scorso, chiedo poi se c’è volontà di portare all’esterno, a Ravenna, rifiuti ospedalieri. Infine su libera professione, se ci sia volontà allargare regolamento in essere”.

Oscar Mina, presidente: “Sarà mia premura chiedere al segretario con delega allo Sport di trasmettere gli emendamenti alla legge e se intende fare un incontro prima della Commissione”.

Francesco Mussoni, segretario di Stato per la Sanità: “Dal primo giugno si sono registrate criticità al centro sanitario di Serravalle, in altri centri non si sono rilevate criticità, ovvero file. Sono dovute al nuovo sistema organizzativo che va collaudato rispetto ad aspetti amministrativi. Sicuramente ha inciso anche la chiusura della farmacia ospedaliera che ha ingolfato le altre. Avrete notato politicamente il mio silenzio a riguardo. aspetto ancora un po’ di tempo per mettere in fila le criticità, credo il periodo di rodaggio sia ancora in corso. Quotidianamente c’è un confronto con i dirigenti e il personale e mi dicono che le situazioni si stanno gradualmente riassorbendo. Nelle prossime settimane confido che il sistema dovrebbe girare meglio. Entro fine giugno dovrebbe riaprire la farmacia dell’ospedale e dovrebbe liberare le altre. Pediatria: è vero che una dottoressa ha vinto un concorso a Trento e per ragioni di convenienza sta facendo una scelta di vita diversa. E’ emerso un problema che è generale dell’ospedale, i medici non hanno molta convenienza a restare nel nostro territorio. Chiederò un riferimento a breve ai dirigenti e mi aspetto una risposta forte entro l’estate, non possiamo andare in autunno con Pediatria scoperta. Sono alleato in questo senso con le associazioni. Il progetto di riorganizzazione di pediatria è stato scritto, qui c’è un problema di mancanza di professionisti. Rispetto all’incontro del 2 giugno, non ho capito a cosa allude Tonnini. Non ho avuto nessun incontro, non risulta nella mia agenda. Non so a che chiacchiere allude. Non sono a conoscenza di novità in tema di esternalizzazione dei rifiuti, mi sembra una sciocchezza. E anche sulla liberalizzazione non c’è nessun elemento cui allude”.

Nicola Renzi, Ap: “Intervengo per dare un breve ragguaglio sulla questione richiamata al polo della moda. Ci mancherebbe altro, resta e viene confermato l’impegno a condividere con l’opposizione quali sono i dati relativi alla concessione che lo Stato farà agli investitori e i loro impegni per la realizzazione del progetto. Sulla tempistica: avevamo detto di fare il deposito in prima lettura per dare un’idea alla cittadinanza a grandi linee del progetto, e per dare anche agli investitori una certezza che ci fosse la volontà politica di realizzare il loro investimento. Ci siamo presi l’impegno e scritto nel Progetto di legge sulPrg di arrivare in Commissione e in seconda lettura, votando prima la convenzione, penso attraverso la forma di decreto o come atto in Consiglio, e solo dopo allora votare la legge della trasformazione delle aree in seconda lettura. Qualunque tipo di atto che trasformi le aree deve essere preceduto dal voto favorevole del Consiglio grande e generale sulle condizioni date e garantite a noi dagli investitori. Nel frattempo, c’è un stato confronto serrato con tutte le forze di maggioranza e opposizione e con le categorie. Durante i quali il governo ha preso nota sui desiderata e sulle attenzioni poste. In base a questo, si è aperto un confronto forte con gli investitori. Sono girate varie proposte. Gli ultimi incontri si sono avuti pochi giorni fa e l’obiettivo è arrivare alla commissione della prossima settimana con dati molto precisi su tutto quello che sarà inserito nella convenzione. Non so se si riuscirà a stendere in forma di decreto i vari contenuti, ma certamente vorremmo chiarire i punti in questione”.

William Giardi, Upr: “Se è possibile chiedo di anticipare la legge in tema di indennità di malattia perché mi devo assentare per un’ora, chiedo quindi se si può mettere al voto quindi il cambio dell’ordine del giorno”.

La Commissione approva la variazione dell’Ordine del giorno.

Progetto di legge “Modifiche alle disposizioni che regolano la erogazione di indennità temporanea al lavoro”. Presentato dall’Upr, viene ritirato.

William Giardi, Upr: “La nostra proposta di legge era volta ad andare a colmare una mancanza del governo della Finanziaria varata nel dicembre 2014. Tuttavia, alla luce di quanto successo, è stato travalicato l’iter legislativo. La nostra legge è stata presa dai sindacati e dal segretario alla Sanità e su un piano prettamente politico sarebbe da ritirare in questo preciso istante. Siamo ancora in un Paese democratico, l’organo legislativo siamo noi, se i sindacalisti vogliono fare le leggi si faranno eleggere. In questo momento ognuno abbia il suo ruolo. Riconosco che sono stati introdotti alcuni concetti, nel tentativo di andare a punire i furbi, favorendo una progressione che nella mia legge era più punitiva di quanto ho letto sui giornali. L’ideale sarebbe continuare a pagare al 100% la malattia e che il Paese esca dalla crisi e si torni ai fasti di un tempo, certamente.

Nostra intenzione era riprendere in parte l’articolo di legge della Finanziaria, senza modificarlo del tutto, per fare in modo che l’argomento venisse affrontato e la legge fosse accolta. E’ una modalità. Chi preferisce punire i medici furbi, ben venga. Trovate un metodo perché i furbi in generale smettano di fare i furbi, lo voterò. Tornando a questa legge, risulta inficiata da un problema metodologico non voluto da Upr e probabilmente neanche dall’opposizione. Mi sono confrontato anche con membri maggioranza e mi hanno detto che anche loro non sapevano nulla di questa legge. Bello sarebbe stato invece che ci fosse stata condivisione sulla proposta dei sindacati. A me piacerebbe un dibattito, prima di entrare nell’articolato, per valutare o meno la possibilità di ritirare questa legge, con disponibilità di Upr al confronto o a proporla con procedura d’urgenza. Che ci sia però una restituzione del potere legislativo agli organi competenti”.

Francesco Mussoni, segreteria di Stato per la Sanità: “Sono concorde da un lato nelle valutazioni che fa Giardi. Quando ci si richiama ai ruoli e all’autonomia siamo tutti d’accordo e siamo qui apposta per far valutare un progetto di legge e gli emendamenti alla Commissione. Se però su questo ci sono valutazioni politiche o accordi che esulano dai contenuti tecnici, non mi scandalizzo. Questo lavoro è stato fatto con la Csu, è semplicemente una proposta consegnata a tutte le forze politiche ben prima di questa Commissione. Chiederei in senso costruttivo di avere tempo per migliorare il progetto di legge di Upr cui va il merito di averlo proposto. Se oggi il segretario ha cercato condivisione con la Csu è perché dei problemi sulle indennità ci sono stati. Oggi dobbiamo essere responsabili e affrontare il tema, evitando di farne un fatto politico. I sindacati è vero che non hanno autonomia legislativa, ma sul ‘fondo indennità’ hanno una competenza nei fatti. Questo è stato il motivo dell’alzata di scudi e del ragionamento con i sindacati. Ma non sono sorpassate le autonomie. E’ sembrato doveroso cercare una risposta condivisa. Ma è una proposta che viene sottoposta alle forze politiche e oggi siamo in Commissione per valutarne gli emendamenti. Se volete invece fermare tutto e passare alla procedura d’urgenza in Consiglio, fate pure. Ma credo che la proposta di Upr vada discussa oggi qua, è giusto che ognuno faccia il suo lavoro, stiamo investendo oggi tempo e denaro, c’è un progetto da discutere, facciamolo e ognuno si prenda le sue responsabilità”.

Massimo Cenci, Ns: “Posso anche essere d’accordo con il segretario Mussoni che questo non è momento di fare giochi politici. Quello di cui prendo atto è che esiste una proposta presentata, due partiti più rappresentativi del Consiglio hanno sposato una tesi del sindacato che va in una direzione più stravolgente di quella impostata. Si va a ragionare prima di diminuzione poi di aumenti, è difficile ragionarci. Credo un’impostazione che non faccia perdere tempo a nessuno, dal mio punto di vista, sia una proposta come quella ascoltata da Giardi, e che possa essere ragionevole. Diversamente va bene affrontare ora articolo per articolo il progetto, ma la proposta di Giardi non mi sembra folle”.

Franco Santi, C10: “Ok all’appello alla responsabilità chiesta dal segretario, ma la responsabilità di presentare in Finanziaria l’articolo 48, senza ascoltare i sindacati, perché non è saltata fuori allora? La responsabilità quella di modificare una proposta di legge in maniera anomala, perché raccoglie come segretario gli input dai sindacati? Lei avrebbe il dovere di porre la questione politicamente agli altri soggetti, forze politiche e sindacali. Dal momento che non l’ha fatto, qualche responsabilità c’è. Sulla proposta posso dire che, come abbiamo criticato l’articolo 48, critichiamo anche questo approccio nonostante sia migliorativo. Non condividiamo l’approccio di introdurre tagli orizzontali per risolvere un problema che in effetti c’è, senza valutare alternative”.

Elena Tonnini, Rete: “In questa fase mi soffermo sulla questione di metodo. Tutto il problema sulle indennità di malattia è nato con l’inserimento dell’articolo 48 in Finanziaria, una vera e propria forzatura. Nessuno nega l’esistenza di abusi nei giorni di malattia, questo avrebbe favorito un dialogo con tutte le forze, sindacati e associazioni. Ma tutto questo non è stato fatto. Se l’obiettivo della legge è colpire i furbi, noi siamo d’accordo, ma alcuni strumenti esistono e ci chiediamo se siano stati usati. Se obiettivo è invece rivedere indennità con dei tagli, allora sia spiegato. Concordo sulla modalità sbagliata di portare in Aula emendamenti alla legge che non sono della segreteria e di utilizzare invece un metodo che coinvolga tutti gli attori, non solo alcuni sindacati e alcune forze di maggioranza”.

Nicola Renzi, Ap: “Per una valutazione personale, su alcune problematiche venute alla luce dopo la Finanziaria, non sono in grado di capire se i problemi emersi sulla stampa sono derivati dalla legge votata dalla maggioranza o da chi quella legge doveva applicarla. A me il testo di legge sembrava molto chiaro. Ad oggi, rispetto alla proposta del consigliere Giardi, riteniamo sia opportuno trovare la quadra e prendere tempo su tutte le proposte fatte, quella dell’accordo con il sindacato, quella di Upr, in un confronto con maggioranza e opposizione. E’ opportuno quindi prendere tempo per approfondire le proposte, quanto avanzato da Giardi è da prendere in considerazione”.

Guerrino Zanotti, Psd: ” Ci si era mossi a seguito dell’invito della Csu a ragionare sull’articolo 48 e sul testo presentato in prima lettura dell’Upr. Il fatto che non fosse al tavolo a discutere della questione l’Usl non è dettato dalla volontà di esclusione, semmai da una diversa sensibilità. La Csu aveva delle proposte da fare che magari l’Usl non aveva. Le altre forze politiche a quell’incontro erano state convocate. Le proposte avanzate dagli emendamenti di Psd e Pdcs migliorano la situazione attuale. Sul da farsi mi rimetto alla volontà dei presentatori del progetto di legge che oggi esaminiamo”.

Stefano Canti, Pdcs: “Obiettivo del progetto di legge è comune, colpire i furbetti che abusano delle indennità di malattia. La maggioranza ha approvato l’articolo 48, l’emendamento di per sé si è rivelato bisognoso di approfondimenti. Se l’obiettivo è quello comune di dare una risposta risolutiva alla proposta di legge di Upr, dovremo essere tutti disponibili ad arrivare a un testo condiviso. D’altra parte il segretario ha fatto bene a incontrare le parti sociali e a sottoscrivere accordo. La proposta di Upr credo possa essere condivisa, purché in Consiglio grande e generale ci sia disponibilità ad avviare con procedura d’urgenza l’approvazione definitiva del progetto di legge”.

Paolo Crescentini, Ps: “Condivido, ora si rimanda a Giardi se c’è volontà di procedere a un progetto di legge migliorativo di quanto previsto in Finanziaria. Sulla base del contenuto e dell’intendimento del segretario, si va a migliorare una situazione con forti lacune. Concordo che quando si prendono provvedimenti del genere si debba ritrovare la più ampia condivisione a partire dalle forze sociali, incluse l’Usl. Un dibattito approfondito aiuta. Cerchiamo di capire se si vuole procedere o diversamente concordo si faccia nella prima sessione utile”.

William Giardi, Upr: “Qui non si tratta di alcun giochino politico, lo escludo nel modo più categorico. Io segretario le avevo manifestato il mio disappunto all’indomani della pubblicazione dell’emendamento sulla stampa. L’errore è stato pubblicare quella nota del sindacato, anziché estendere quelle considerazioni a tutti noi. Reputo gli emendamenti della maggioranza persino migliorativi rispetto la legge da me stesso presentata. Non è certo mia intenzione far pagare la malattia ai cittadini. Mia intenzione è quella di ritirare il progetto di legge, con l’auspicio che venga affrontato in procedura d’urgenza come segnale di rilancio e riaffidamento della legge non solo alla Commissione, ma al massimo organo legislativo della Repubblica, il Consiglio grande e generale. Questa base di emendamento, per quel che riguarda Upr, può essere una buona base di partenza, previo un confronto con tutti coloro che possono dare un contributo. Ritiro il Pdl”.

Francesco Mussoni, segretario di Stato, replica: “E’ lecito questo approccio. Alludevo ai giochini perché siamo in una Commissione consiliare e lo step finale è il Consiglio. Se dobbiamo discuterne in Consiglio, non cambia niente. Poteva essere un’occasione farlo oggi e avremo risparmiato tempo. Ma se il metodo ha creato rigidità, ci sta, ne prendo atto. Mi adopererò ad un incontro con tutte le forze politiche e con tutti i sindacati, per affinare il percorso finale della legge. Quando si parla di responsabilità, chiedo se si sia veramente leali. Le leggi sono votate dai membri del Consiglio. I fatti oggettivi sono questi, mi sembra scorretto quando si punta il dito sul governo sulle leggi votate dal Consiglio. Non era mia responsabilità trovare una proposta, ma l’ho comunque portata in Commissione. Fissiamo però un’agenda di incontri e usciamo con una proposta da discutere nel Consiglio di luglio con procedura d’urgenza, l’importante è trovare una risposta”.

Esame del progetto di legge “Disposizioni relative al personale medico dell’Iss”. Approvato a maggioranza.

Francesci Mussoni, segretario di Stato: “Le disposizioni di questi articoli sono legate all’organizzazione del personale. C’è l’aspetto del fabbisogno che sta aspettando l’okay da parte di tutti gli enti pubblici e di tutta l’amministrazione. Ciò ha determinato un allungamento dei tempi e per l’Iss. Questa norma è in attesa del fabbisogno per introdurre un elemento di flessibilità. Altro elemento, sta emergendo con chiarezza che le caratteristiche attrattività del sistema sanitario sammarinese si sono ridotte rispetto a quelle del circondario, il fatto di retribuzione ridotte, le difficoltà ad esercitare la libera professione, il problema fiscale di competitività, la precarietà… sono tutti elementi che riducono l’attrattività per i medici. Le situazioni si sono irrigidite anche a seguito della spending review. Il fattore di durata dei contratti quindi è un elemento di stabilità importante per il professionista e per chi organizza il sistema Iss e che porta a questo tipo di proposta inserita nell’articolo 2 del testo. L’articolo 1 vuole ribadire un concetto , quello dell’autonomia gestionale dell’Iss, che esiste già nelle leggi ma dal 2004 in avanti è stato valutato a fase alterne. Qui c’è quindi un articolo che sottolinea l’autonomia gestionale. C’è ampia disponibilità a discutere gli articoli del provvedimento. Bene aggiungere aspetti di trasparenza”.

Paolo Crescentini, Ps: “Ben venga il provvedimento, il Ps è in linea con le risposte date. Credo, visto che si tratta di rapporti di lavoro pluriennali, che la spesa non dovrebbe essere maggiore. Se il contratto è più lungo, c’è maggiore forza contrattuale da parte dell’Iss per il compenso da corrispondere. Apprezziamo l’emendamento sulla trasparenza di Rete sui rapporti che andranno stipulati”.

Massimo Cenci, Ns: “Questo dispositivo legislativo va a raggiungere un obiettivo che è di tutti, che nell’ospedale ci siano medici con le maggiori professionalità possibili. Di fatto, concedere incarichi annuali non va in questa direzione, non lo favorisce. Ci sentiamo di appoggiare la proposta di Rete sulla trasparenza”.

Franco Santi, C10: “Il provvedimento si rende necessario per un problema contingente. Il segretario e la maggioranza hanno inteso approvare in sede di Finanziaria un provvedimento che ha reiterato l’idea di impedire la sottoscrizione di contratti superiori alla durata di un anno, il governo ancora non ha presentato il Fabbisogno”.

Stefano Canti, Pdcs: “Con la legge n.188 del 2011, sulla Pa, si è data una risposta alle esigenze di personale. Ha introdotto la necessità di dare un fabbisogno che è in atto e la proposta arriverà in Aula entro dicembre, come previsto. Questa proposta di legge darà una risposta con contratti prolungati anche nel settore di pediatria, ben venga”.

William Giardi, Upr: “Annuncio subito il voto favorevole di Upr per la possibilità di estensione dei contratti e di aumentare la competitività del sistema Iss”.

Elena Tonnini, Rete: “Non capiamo l’inserimento dell’articolo 1 che parla di riaffermazione dell’autonomia gestione personale dell’Iss. Non concordiamo, si lega alla relazione del progetto che fa riferimento all’Iss come azienda sanitaria. Il discorso dell’azienda è un’interpretazione, una visione funzionale dell’Iss, di qui la nostra proposta di abrogare l’articolo e proporre un’alternativa. Quello che è l’Iss lo sappiamo da soli e ce lo dicono altri leggi che definisco Iss come ente statale e non azienda. Nessuna autonomia va riaffermata, è già inserita in altre leggi e non è autonomia tout court, ma rientra nelle leggi esistenti e nel piano sanitario. Sull’articolo 2 si va in deroga alla legge di bilancio ed emergono tutte le problematiche sulla non applicazione della legge 118 e del fabbisogno. Il fabbisogno è una priorità. Ben venga la possibilità di allungare i contratti ma a priori occorre definire i settori a carattere temporaneo e i settori da ricondurre invece a una legge organica del fabbisogno. Uno dei problemi è che i contratti poi non sono resi pubblici, da qui il nostro secondo emendamento, per capire anche come vengono portati avanti questi contratti. Non vorrei fosse usata la questione delicatissima di Pediatria per approvare una legge. Pediatria ha bisogno che ci sia continuità assistenziale”.

Manuel Ciavatta, Pdcs: “Pediatria ha bisogno della continuità, se continuità può essere data. E certo se viene identificato il fabbisogno e se ci sono risorse. La possibilità di fare contratti a tempo a di medio e lungo termine garantisce questa continuità e di poter avere professionisti migliori”.

Nicola Renzi, Ap: “Il mercato dei medici è problematico perché è in forte concorrenza con la vicina Italia e ne dobbiamo prendere atto. All’interno di questa legislatura sono stati affrontati vari provvedimenti sul tema dei medici, alcuni votati anche da un Referendum e bocciati. La maggioranza ha il compito di dire con chiarezza e spiegare il perché di determinate scelte, prendere atto dell’esito del referendum e cercare di risolvere problematiche ancora presenti. Oggi dobbiamo trovare dei correttivi, fermo restando la volontà popolare, che dia possibilità di rendere il nostro mercato del lavoro non impopolare rispetto a quello italiano. Quindi cercare modalità per dare maggiori garanzie per chi voglia venire lavorare a San Marino”.

Francesco Mussoni, segretario di Stato per la Sanità: “Concordo sulla necessità che sia portato a termine il Fabbisogno velocemente. Le retribuzioni saranno definite non appena abbiamo l’esisto dello studio comparativo con quelle della vicina Italia che presenterò in Commissione nelle prossime settimane”.

Dopo essere concordato con la maggioranza, viene approvato l’emendamento sostitutivo all’articolo 1 (Finalità), di Rete, sulla definizione di Iss quale ente statale piuttosto che azienda. Allo stesso modo, all’articolo 2 (Disposizioni per contratti e convenzioni per personale medico) viene approvato l’emendamento di Rete relativo alla trasparenza dei contratti. Infine, il progetto di legge viene approvato con voto palese a maggioranza.

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