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Festival Internazionale del Teatro in Piazza di Santarcangelo: il film “Ai Weiwei – Never Sorry”

da Redazione

Mercoledì 17 giugno sugli schermi del Supercinema di Santarcangelo di Romagna verrà proiettato il secondo dei tre film scelti per entrare nelle “stanze” dell’edizione numero 45 del Festival Internazionale del Teatro in Piazza di Santarcangelo. Attraverso una mini rassegna cinematografica, organizzata in collaborazione con l’associazione Dogville, il Festival presenta alla città i temi che lo contraddistingueranno quest’anno, dal 10 al 19 luglio prossimi.

Sarà la direttrice artistica del Festival Silvia Bottiroli a introdurre alla visione dei film e quindi a soffermarsi di volta in volta su uno dei temi conduttori.

Dopo Scuola senza fine (Italia, 1983), diretto da Adriana Monti, che lo scorso 10 giugno ha aperto la rassegna, ora è la volta di Weiwei – Never Sorry (Usa, 2012, Premio Speciale della Giuria al Sundance Film Festival 2012) di Alison Klayman. Il film offrirà lo spunto per introdurre al tema della censura, altro file rouge lungo il quale si articola il programma di Santarcangelo Festival. Racconta la biografia dell’artista più celebre della Cina contemporanea, che si è conquistato la visibilità internazionale grazie a mega-installazioni, quale i 100 milioni di semi di girasole colorati esposti alla Tate Modern di Londra. Celebre la sua foto in cui ritrae una mano con il dito medio alzato davanti a Piazza Tienanmen, Weiwei ha inoltre collaborato come architetto alla realizzazione della struttura a nido d’uccello per lo Stadio di Pechino per le Olimpiadi del 2008, opera dalla quale si è in seguito dissociato. Accostato da alcuni allo scrittore dissidente Aleksandr Solzhenitsyn, di cui incarnerebbe una versione moderna, Ai Weiwei si presenta come una figura di artista sfrontato e impavido, che intreccia la sua arte con i temi della politica, dimostrandosi abile anche nell’utilizzo dei nuovi media, a cominciare da Twitter, attraverso il quale ha reso popolare il grido di battaglia “Never Retreat, Re-tweet”. Il film diretto da Alison Klayman, girato tra il 2008 il 2011 – anno in cui Weiwei fu incarcerato per tre mesi dal regime di Pechino – offre un ritratto complessivo della vita dell’artista, grazie anche a riprese originali e a materiali video registrati dallo stesso artista.

La figura di Weiwei introduce quella di altri artisti che, nell’ambito del teatro contemporaneo, stanno lavorando su temi di scottante attualità politica, o si stanno confrontando direttamente e loro malgrado con la pressione censoria di regimi totalitari. Nel programma del festival saranno presentati per la prima volta in Italia, tra gli altri, i lavori più recenti di Christophe Meierhans (CH/BE), Amir Reza Koohestani (IR), Béla Pintér (HU).

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