A tal proposito, il Consiglio Direttivo richiede un confronto – non avvenuto in occasione della sua ultima visita – con il Commissario Nils Muižnieks al fine di registrare suggerimenti ed integrazioni alla legge per la stampa e l’editoria.
Il Consiglio Direttivo della Consulta per l’informazione prende atto delle dichiarazioni del Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d’Europa Nils Muižnieks ed auspica che le stesse vengano tenute nella giusta considerazione. A tal proposito, il Consiglio Direttivo richiede un confronto – non avvenuto in occasione della sua ultima visita – con il Commissario Nils Muižnieks al fine di registrare suggerimenti ed integrazioni alla legge per la stampa e l’editoria. Osservazioni che potranno essere utili al Consiglio Direttivo anche nella stesura del Codice Deontologico e dei regolamenti interni che costituiranno gli strumenti operativi della legge.
In merito alla richiesta dell’Unione Sammarinese dei Giornalisti e dei Fotoreporter di ritirare le candidature ai ruoli di rappresentanti di radiotelevisione e carta stampata all’interno dell’Autorità Garante, il Consiglio Direttivo sottolinea che ha operato ed opera nel rispetto della legge e precisa inoltre che l’attuazione di tale richiesta non è nella disponibilità del Presidente e del Consiglio Direttivo stesso, trattandosi di una determinazione della Consulta. La questione è all’esame del Consiglio Grande e Generale ed il Consiglio Direttivo si rimette alle decisioni dell’organo sovrano.
Ciò detto, il Consiglio Direttivo della Consulta per l’Informazione invita a moderare i toni del dibattito mediatico scaduti in questi giorni – in alcuni casi – nella denigrazione personale di chi la pensa in maniera diversa. Il presidente del Consiglio Direttivo della Consulta per l’Informazione, ad integrazione della posizione sopra espressa, precisa di aver già manifestato pubblicamente la sua contrarietà rispetto alla procedura di nomina dell’Autorità Garante per l’Informazione ed ha chiesto direttamente al Segretario di Stato Iro Belluzzi, in un dibattito televisivo, di intervenire per addivenire ad una revisione dell’art. 6 della legge 211/2014 in modo da escludere ogni forma di ingerenza politica nell’organismo.