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San Marino, firmato l’accordo per il rinnovo del contratto industria

da Redazione

Questa mattina tra la CSU e la FLI da una parte, e l’ANIS dall’altra, è stato siglato l’accordo per il rinnovo del contratto industria, con validità quadriennale (2015 – 2018).

 

Questa mattina tra la CSU e la FLI da una parte, e l’ANIS dall’altra, è stato siglato l’accordo per il rinnovo del contratto industria, con validità quadriennale (2015 – 2018).

Tale accordo costituisce la naturale prosecuzione del contratto sottoscritto nel 2012, garantendo in prospettiva la copertura delle retribuzioni dall’inflazione e assicurando al contempo la fruizione della flessibilità d’orario alle aziende in caso di necessità.

Sul piano economico l’aumento previsto nel quadriennio è del 3,5%, di cui lo 0,5% nel 2016, l’1,2% nel 2017, l’1,8% nel 2018. Nel 2015 non sono previsti aumenti retributivi, anche perché quest’anno l’inflazione sarà prossima allo zero (addirittura, in questi primi mesi dell’anno siamo in stato di deflazione).

Sul fronte normativo, l’accordo contrattuale conferma che metà delle ore di flessibilità già previste restano legate alla copertura dell’inflazione.

Se alla sottoscrizione del rinnovo contrattuale non hanno partecipato altre parti – OSLA e USL – è per loro responsabilità. L’OSLA infatti ha deciso di non firmare per la sua pretesa di poter ridurre le condizioni di lavoro attraverso la contrattazione aziendale.

L’USL ha invece abbandonato il tavolo, nonostante la sua dichiarata condivisione dei contenuti contrattuali; non è chiaro se per convinzione o per convenienza legata alla ricerca di una legittimazione, visto che tre anni fa lo stesso contratto veniva considerato inaccettabile. A maggior ragione, visto che la scelta della mancata firma sarebbe determinata dalla non condivisione delle regole basilari della rappresentatività e della democrazia sindacale, la riforma annunciata dalla Segreteria di Stato per il Lavoro va adottata al più presto.

L’accordo è subordinato all’approvazione degli organismi competenti delle rispettive parti firmatarie; da parte sua la FLI-CSU sottoporrà il rinnovo contrattuale a referendum tra i lavoratori.

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