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IAM srl: i contenitori dei detergenti e pesticidi sono “pericolosi”

da Redazione

Ma quali sono i materiali più pericolosi per l’uomo che si possono incontrare? In questa “speciale” e poco invidiabile classifica vede in testa, per la categoria dei “solidi”, un materiale che abbiamo già trattato in questa rubrica, ovvero l’amianto.

 

di Mirkare Manzi

 

La maggior parte delle volte, quando si pensa agli imballaggi che contengono materiali pericolosi e non pericolosi, il pensiero va agli scatoloni di cartone.

Esistono però anche altri tipi di “contenitori”. Gli esempi sono facilmente individuabili sia nelle aziende che negli ambienti domestici: detergenti, pesticidi e detersivi. Tutti prodotti che si possono trovare sia in forma liquida che solida all’interno di barattoli o confezioni di plastica. Una volta utilizzati e svuotati, subentra la fase – delicata – della gestione del rifiuto: siamo nella categoria dei cosiddetti “pericolosi”, e quindi va prestata molta attenzione.

Come detto, le sostanze pericolose contenute si distinguono in due grandi categorie: liquidi e solidi. Nel primo gruppo rientrano il gasolio, le soluzioni acquose degli inchiostri, i detergenti, i detersivi, i carburanti, gli oli esausti. Nel secondo invece le vernici, le polveri da carteggiatura provenienti dal lavoro dei carrozzieri, e molte materie prime. Tutti materiali che, nonostante la Repubblica di San Marino sia uno Stato di piccole dimensioni, sono molto presenti, anche grazie alla presenza di tantissime realtà industriali.

Ma torniamo ai rifiuti e soprattutto alla loro gestione.

Accade spesso (ma ultimamente non troppo, fortunatamente: culturalmente sono stati fatti dei passi in avanti) che alcune persone, con sapone e spazzola, lavino con cura i barattoli o le bottiglie per poi riutilizzarle come recipienti per contenere altri materiali. Ora: se si intende riempire le taniche di plastica con altra benzina, i problemi sono quasi nulli. E’ invece molto dannoso per la salute riutilizzare per scopi “alimentari” un contenitore che in precedenza aveva al suo interno sostanze pericolose. Non basta lavare con cura, anche più e più volte, barattoli e bottiglie: se sono state a contatto con materiali pericolosi, qualche traccia rimarrà sempre. Meglio quindi smaltirle. Per una corretta procedura, è necessario rivolgersi alle aziende specializzate, come la IAM srl, che è in grado di recepire nei suoi impianti sia i contenitori che hanno accolto materiali pericolosi sia allo stato liquido che solido.

Ma quali sono i materiali più pericolosi per l’uomo che si possono incontrare? In questa “speciale” e poco invidiabile classifica vede in testa, per la categoria dei “solidi”, un materiale che abbiamo già trattato in questa rubrica, ovvero l’amianto. Meno conosciuto, ma ugualmente pericoloso, è il suo corrispettivo tra i “liquidi”: i PBC. L’acronimo cela i policlorobifenili che si trovano nell’olio e nei trasformatori. Sul mercato i PCB sono stati commercializzati sotto forma di miscele formate da un complesso mix di congeneri a cui venivano addizionati solventi clorurati. Come ho già avuto modo di sottolineare, in caso di dubbi sulla composizione chimica dei contenitori e dei materiali contenuti, il mio consiglio è sempre quello di rivolgersi ai laboratori di analisi: grazie al loro responso, si può avere in mano la “carta di identità” dei prodotti.

Nel prossimo numero – il primo venerdì di luglio – approfondiremo altri rifiuti molto conosciuti: le pitture, le vernici, i solventi e le bombolette spray che, oltre a essere pericolose, sono anche infiammabili.

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