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“Possiamo competere senza paura con i colossi europei”

da Redazione

Guidi e Capicchioni: “San Marino verso l’internazionalizzazione, in uscita e in entrata”. L’ABS ha ospitato l’annuale meeting dell’EBF, che rappresenta oltre 5.000 banche.

 

di Daniele Bartolucci

 

San Marino capitale per una settimana della finanza e della solidarietà internazionale, sfoggiando la nuova veste di protagonista nel panorama europeo e non solo, di Paese virtuoso e ‘aperto’. Due concetti che stanno facendo breccia, oltre che nella popolazione, anche nelle istituzioni. E non solo a parole. La ‘settimana internazionale’ si è aperta con la 12° Conferenza Mediterranea della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, un meeting di altissimo livello in cui l’attualità ha preso il sopravvento sul resto dei lavori: i movimenti migratori che interessano oggi l’area del Mediterraneo – filo conduttore della tre giorni di Conferenza a cui hanno aderito tutte le 26 delegazioni dei paesi membri che rientrano nell’area del Mediterraneo, tra cui anche Siria, Libia, Algeria e Tunisia – sono oggi nell’agenda politica ed economica di tutti gli Stati che si affacciano sul Mediterraneo, ma anche di tutti i membri dell’Ue e del Medioriente.

Il fatto che tale evento si sia svolto sul Monte Titano è un valore aggiunto per tutta la Repubblica, realmente protagonista di queste tematiche, come sempre lo è stata nel corso della storia: solidarietà e diritti umani sono due valori che i sammarinesi e le loro istituzioni hanno sempre ritenuto fondamentali. Ma oggi è fondamentale, per San Marino, ritagliarsi un ruolo da protagonista anche in altri contesti, tra cui quello della finanza e del mondo bancario, settore che ha attraversato, negli ultimi anni, difficoltà enormi, e che ora è pronto, però, a confrontarsi con il mondo che lo circonda. E’ questo lo spirito con cui Daniele Guidi, presidente ABS in carica, ha annunciato il 40esimo meeting dell’EBF, la Federazione Bancaria Europea, che rappresenta oltre 5 mila banche, nelle quali lavorano 2 milioni e mezzo di persone, che si è svolto sul Titano nell’ultimo weekend di maggio, a due giorni dalla chiusura di quello della Croce Rossa.

Dal luglio scorso anche la Repubblica di San Marino, attraverso l’ABS, l’associazione bancaria sammarinese, è entrata a far parte di questo prestigioso organismo, portavoce del mondo bancario e interlocutore con le istituzioni comunitarie di Bruxelles, in merito alle normative che regolamentano il settore. “Un importante riconoscimento per la Repubblica e il suo sistema bancario e finanziario – ha dichiarato Guidi – ma anche una straordinaria opportunità per presentare ad una platea altamente qualificata il Paese, le sue prerogative e le sue opportunità”. La presenza dell’ABS in seno a questo importante organismo europeo consentirà anche di avere un punto di riferimento nel percorso di apertura verso i mercati internazionali per le banche del Titano. “Un valore aggiunto elevatissimo soprattutto in questa fase di negoziato con l’Europa”, ha commentato Guidi dando la parola al Segretario di Stato alle Finanze Giancarlo Capicchioni che, assieme al collega Pasquale Valentini, sta portando avanti questo percorso. Un futuro che, a parte i dettagli e le particolarità sammarinesi, sembra già scritto: regole comuni basate su concorrenza e trasparenza. “Senza paura”, ha redarguito Capicchioni, “perché pur rappresentando una piccola porzione, rispetto ai colossi internazionali le banche sammarinesi non hanno nulla da temere nel confronto europeo”. Anzi, per il presidente Guidi è “naturale il processo di internazionalizzazione degli istituti sammarinesi”, pur con la necessità di avere a disposizione presupposti normativi e regolamentari per operare sul piano internazionale. Il riferimento è al Memorandum di intesa tra Banca Centrale e Bankitalia, che tarda ad arrivare alla sua finale definizione, ma anche a quelli che andranno siglati con le altre Banche statali, e in questo l’essere parte della EBF diventa davvero fondamentale.

Così come è fondamentale per le banche stesse, ha redarguito Guidi parlando dell’internazionalizzazione: “Il Segretario ha citato i colossi che operano nel contesto europeo, è chiaro che le banche sammarinesi, per dimensioni e operatività, non potranno competere con questi a 360 gradi, ma questo non toglie che in alcuni settori lo possano fare. Quando si affronta questo tema, infatti, va specificato che una banca che nel nostro territorio opera a tutto tondo, offre quindi tutti i servizi, magari ne ha uno o anche più di uno che può dimostrarsi altamente competitivo nei confronti di quelli offerti da altre banche in Europa, anche se più grandi. Questo ci spinge verso l’internazionalizzazione, perché siamo consapevoli che servizi competitivi possano essere forniti anche dagli istituti sammarinesi”. Altro discorso, invece, è l’economia reale: “Come in tante altre realtà stiamo assistendo ad un doppio passo, quello della tanto bistrattata finanza che si sta riprendendo, e quello dell’economia reale che invece subisce ancora oggi gli effetti della lunga crisi”. Qui il riferimento è al deterioramento dei crediti, messo in luce anche dalla relazione annuale di Banca Centrale: “Quando parliamo di questi crediti stiamo parlando di aziende e famiglie che non hanno ripagato i loro debiti o non sono in grado di farlo, siano essi prestiti o mutui. Aziende che hanno perso competitività e non riescono più a realizzare utili o famiglie i cui componenti hanno perso il lavoro, di questo stiamo parlando, al di là di come mitigare questo deterioramento all’interno degli istituti di credito (si pensa anche alla cosiddetta bad bank, ndr)”. L’economia reale deve ripartire, le aziende devono poter tornare a realizzare i gli investimenti e deve ripartire l’occupazione: questa la ricetta che anche Guidi sostiene, ‘condendola’ di quell’internazionalizzazione di cui si parlava prima, ma traducendola anche in alcuni concetti che a molti sammarinesi, ancora oggi, non sono ben chiari. “Se vogliamo poter operare fuori confine dobbiamo permetterlo anche agli altri di farlo all’interno dei nostri. Vanno quindi spazzati via alcuni tabu, come quello delle residenze agli stranieri, che frenano queste opportunità”.

Ovviamente Guidi, così come Capicchioni, intende le residenze agli imprenditori, che vanno attratti sul territorio con le leve classiche, come quella fiscale (“di cui non dobbiamo assolutamente vergognarci, visto che la usano tutti, nel mondo”, ha ricordato), ma anche “radicati nel territorio”, trasformandoli da imprenditori a residenti veri e propri, grazie all’appeal di una qualità di vita superiore alla media e un welfare tra i primi al mondo. “Dobbiamo essere consapevoli che non abbiamo la potenzialità interna necessaria a questa ripresa, quindi sarempo tanto più forti quanti più investitori esteri saremo capaci di attrarre e farli diventare residenti. Dobbiamo avere gli strumenti per scegliere investitori giusti e investimenti giusti, ma non dobbiamo avere né paure, né preconcetti a farli arrivare qui”.

Ma non sono solo le imprese ad essere interessanti per il sistema, bensì anche i manager, delle aziende private (banche), ma anche quelli pubblici (Bcsm), oggi frenati dal tetto dello stipendio, fissato a 150mila euro: “C’è una norma approvata dal parlamento e non possiamo che rispettarla”, ammette diplomaticamente Guidi, “anche se è vero che queste limitazioni nei ruoli pubblici sono presenti anche in altri paesi. Chiaramente con questa limitazione si fatica a chiamare personaggi di un certo livello”.

Ma “c’è condivisione da parte del governo, che è impegnato a modificare questa norma, come ancora si vedrà”, gli fa eco Capicchioni, ricordando che il percorso di internazionalizzazione è ormai avviato e riguarderà anche il comparto bancario e finanziario, quindi Banca Centrale, “anche con l’inserimento di figure internazionali”. Ovviamente la norma del ‘tetto stipendi’ andrà cambiata, così come, nel caso di futuri residenti, andrà affrontato lo spinoso tema del tetto massimo previsto anche per le pensioni del primo pilastro.

Sembra comunque che ABS e Governo abbiano le idee molto chiare a riguardo e potrebbero arrivare novità importanti nei prossimi mesi, anche grazie al sostegno, tecnico e ‘burocratico’ che l’EBF concederà a San Marino, come ha dichiarato pubblicamente il vice direttore generale della Federazione Bancaria Europea, Robert Priester, che ha assicurato pieno appoggio e collaborazione alla Repubblica e al suo sistema economico, mettendo a disposizione le competenze e l’esperienza degli associati che potranno indicare anche le nuove tendenze europee ed internazionali del settore bancario.

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