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In calo gli incidenti stradali a Rimini nel 2014, le parole di Sadegholvaad

da Redazione

Continuano a diminuire gli incidenti stradali sulle strade del comune di Rimini. E’ quanto emerge dal “Bollettino degli incidenti stradali”, elaborato dal servizio di statistica del Comune di Rimini e pubblicato sulle pagine web dell’ente. In esso vengono analiticamente riportati ed elaborati i dati riferiti a tutti i sinistri rilevati lo scorso anno sul territorio comunale (650 chilometri di rete viaria complessiva di cui 328 chilometri di strade urbane) da Polizia Municipale, Carabinieri e Polizia Stradale.

Sono stati 1.784 gli incidenti stradali avvenuti nel 2014 che confermano la diminuzione non solo rispetto all’anno precedente (il 2013 con 1.964) ma il trend continuo e costante, tanto da attestarsi attorno al 30% il calo se confrontato al numero dei sinistri avvenuti nel 2000 (primo anno di realizzazione del “bollettino”) quando furono ben 2.585.

Oltre al numero totale degli incidenti, cala anche quello dei feriti (1.268 contro i 1.544 del 2013) mentre da 5 passa a 6 il numero dei deceduti (erano 12 nel 2012, ma addirittura 29 nel 2000).

“Sono dati sicuramente incoraggianti – ha dichiarato l’assessore alla Sicurezza Jamil Sadegholvaad – e che oggi, grazie a questo lavoro importante non solo dal punto di vista statistico, possiamo leggere per verificare l’efficacia degli interventi di miglioramento e definire le aree che prioritariamente necessitano di soluzioni. Siamo infatti convinti che sia solo dalla sinergia tra la continuazione del lavoro strutturale sulla nostra rete stradale e una attività di controllo sulla strada costante ed efficace, che potremo sperare nel miglioramento di dati che, per quanto positivi, abbiamo l’obbligo ancora di migliorare.”

Le variabili considerate nella disamina degli accadimenti sono molteplici; alcuni dati se opportunamente incrociati forniscono un’attendibile indicazione di massima sulle condizioni che maggiormente rappresentano un fattore di rischio potenziale per la circolazione stradale. Così ad esempio gli orari giornalieri, le stagioni, le condizioni meteo o di visibilità.

Dall’elaborazione statistica emerge come le peggiori siano le ore di fine pomeriggio, quelle cioè che coincidono con la fine del turno di lavoro che condiziona negativamente la guida a causa della stanchezza psico-fisica. E’ attorno alle 19, infatti, il momento in cui avviene il maggior numero di incidenti, seguito, non a caso, dal picco delle ore 13.

Analogamente agli anni precedenti è in condizioni di sereno (1.140) e nel periodo estivo il momento dell’anno in cui si registra la più alta incidentalità (201 in luglio, 192, in agosto, 178 in giugno, mentre fanalino di coda, con 96 incidenti, è il mese di febbraio). Solo 4, dei 1.784 incidenti del 2014, sono infatti avvenuti per neve; 7 per vento, 10 per nebbia.

Tra i giorni della settimana il giorno più a rischio è il sabato, con 290 incidenti registrati nel 2014, seguito dal mercoledì (273) e dal lunedì (258).

Tra le tipologie di veicoli, con 2.245 veicoli su un totale di 3.484, sono le autovetture private ad essere maggiormente coinvolte negli incidenti. 495 invece sono stati i motocicli e i ciclomotori coinvolti, seguiti dalle biciclette (269). Incidenti di un’utenza debole che spesso ha conseguenze sanitarie: 67 tra i motociclisti, 26 tra i ciclisti, mentre hanno fatto ricorso alle cure mediche anche 18 pedoni.

Tra i conducenti dei ciclomotori non è la fascia fino a 17 la maggiormente coinvolta ma quella tra i 18 e i 25 anni (33,54%), mentre tra i motociclisti sono gli “over” 46, col 74,42%, a detenere il record della maggior incidentalità. Un dato che si conferma anche sommando le due categorie (ciclomotori e motocicli).

Da evidenziare, infine, un dato preoccupante, ovvero quello dei veicoli coinvolti in incidenti che si danno alla fuga, come avvenuto nel 2014 in ben 62 casi.

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