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Commissione Finanze: mozioni in tema di Banca centrale e credit crunch

da Redazione

Sulla prima, promossa da Cittadinanza attiva, i commissari invitano il segretario di Stato per le Finanze, Gian Carlo Capicchioni a prendere posizione rispetto i vertici di Banca centrale. Il report dell’agenzia Della Torre.

 

I lavori della Commissione riprendono dalle mozioni in tema di Banca centrale e credit crunch. Sulla prima, promossa da Cittadinanza attiva, i commissari invitano il segretario di Stato per le Finanze, Gian Carlo Capicchioni a prendere posizione rispetto i vertici di Banca centrale per la presunta mediazione nelle trattative di due licenze bancarie. Lo stesso segretario di Stato ribadisce invece che “non c’è stata trattativa”, ma solo l’azione conseguente per legge alla richiesta di acquisizione di un imprenditori interessato all’acquisizione di una licenza. Ma soprattutto, Capicchioni esorta a salvaguardare Banca centrale. E compie un accenno sulla vicenda dell’autosospensione dei tre membri del coordinamento di vigilanza:”La sospensione, la revoca, i giornali: è una situazione che non fa del bene al nostro Paese”. In conclusione, “ora le licenze non ci sono più- assicura- sono state definitivamente bloccate”.

Nel corso del dibattito sulla seconda mozione “sulle intenzioni del governo per facilitare l’accesso al credito di imprese e famiglie e la libera concorrenza tra banche”, i commissari di Su e C10, Tony Margiotta e Andrea Zafferani, presentano un ordine del giorno per impegnare il governo, tra l’altro, “ad assumere iniziative atte a facilitare l’accesso al credito di imprese e famiglie tutelando maggiormente queste ultime categorie nel rapporto con le banche”, attraverso “la trasparenza delle condizioni applicare e la possibilità di trasferimento dei rapporti tra istituti finanziari”. I commissari di maggioranza si dicono disposti ad approfondire alcuni temi contenuti nell’Odg attraverso confronti e iniziative, ma di non condividerlo. L’Odg viene quindi respinto con 9 voti contrari e 5 a favore.

I lavori si concludono con la richiesta di posticipare l’esame dei tre progetti di legge agli ultimi punti dell’ordine del giorno della commissione, avanzata da parte dei rispettivi proponenti.

I commissari accolgono la richiesta e l’esame dei progetti di legge “Modifiche allo Statuto di Banca centrale ” di Upr, di “Separazione delle attività bancarie ordinarie da quelle speculative” di Su, e “Legge a sostegno dei giovani imprenditori” di Alessandro Cardelli, Pdcs, sono posticipati in una prossima sessione della Commissione.

Di seguito un estratto degli interventi odierni:

Comma 6 Mozione conseguente all’interpellanza presentata dai Consiglieri Franco Santi e Francesca Michelotti in merito alla “mediazione” con Banca Centrale svolta da ex Segretari di Stato nell’ambito di trattative riguardanti la vendita di due licenze bancarie.

Repliche:

Tony Margiotta, Su: “Seguiremo con attenzione tutto quanto riguarda Banca centrale. A noi non basta la spiegazione ‘dentro la sede di Bcms non è successo niente, fuori non si sa’. Secondo noi è necessario procedere a iniziative forti istituzionali e rinnovo l’invito al segretario di Stato di prendere posizione. Non è accettabile pensare che i vertici di Banca centrale si siano creati rete loro e facciano quello che vogliono”.

Gian Carlo Capicchioni, segretario di Stato per le Finanze: “Bisogna puntualizzare alcune cose, stiamo parlando di una istituzione, Banca centrale, non di un qualsiasi operatore economico. Se vogliamo dire che Banca centrale sia inutile e superflua, ognuno resta nelle sue opinioni, ma abbiamo necessità della sua attività di vigilanza. E’ l’organismo più idoneo e consono, dobbiamo avere una nostra autorità e istituzione che si relazioni poi per altri aspetti con omologhe istituzioni di altri Paesi. Va salvaguardata: è questo è l’atteggiamento che tiene la segreteria di Stato per le Finanze. Rispetto all’attività di mediazione: non c’è stata una trattativa tra questi soggetti e la banca, alla banca è stata rivolta una richiesta come prevede la legge, secondo cui chi ha intenzione di acquisire licenze o di ottenerne di nuove è Bcsm che deve dire se il soggetto è idoneo e deve fare le sue verifiche in autonomia. La politica non ci deve entrare assolutamente, se no viene meno l’autonomia di quella istituzione. Diversamente siamo da capo. La sospensione, la revoca, i giornali: è una situazione che non fa del bene al nostro Paese. E lo sapete benissimo. Ora le licenze non ci sono più, sono state definitivamente bloccate”.

Comma 7. Mozione conseguente alla trasformazione dell’Interpellanza presentata dal Consigliere Francesca Michelotti sulle intenzioni del Governo per facilitare l’accesso al credito di imprese e famiglie e la libera concorrenza tra banche

Tony Margiotta, Su: “L’interpellanza nasce dalle segnalazioni dei cittadini sulla manifestata difficoltà da parte degli istituti di erogare prestiti, sia per imprese, sia per famiglie. Di conseguenza, Su, con il consigliere Michelotti, ha voluto chiedere informazioni a riguardo. Visto il grande aiuto dello Stato per sostenere questi istituti entrati in difficoltà e di conseguenza, il supporto pubblico a tutto il sistema finanziario sammarinese, noi crediamo che il sistema debba in un qualche modo aiutare, attraverso servizi, prestiti e condizioni di maggior favore per i correntisti”.

Gian Carlo Capicchioni, segretario di Stato per le Finanze: “Le problematiche di questo settore sono evidenti e tutti ne abbiamo conoscenza. Abbiamo un comparto che opera in un mercato completamente chiuso entro i nostri confini. C’è difficoltà, rispetto i nostri vicini di casa che hanno liquidità praticamente a tasso zero. Al contrario, le nostre banche che hanno un costo del denaro alto e devono fare i conti con il mercato interno e forse le condizioni di erogazione del credito non sono vantaggiose. D’altro canto non possiamo chiedere alle nostre banche di erogare crediti quando le garanzie del richiedente non coprono i rischi. Le condizioni sono dettate dal mercato. Si potrebbe pensare però, venire incontro ai cittadini, al trasferimento di mutui e prestiti concessi da un istituto all’altro senza dover pagare penali”.

Andrea Zafferani, C10: “Vederci agli ultimi posti tra i Paesi nella classifica ‘Doing business’ per capacità di erogare credito mi preoccupa un po’. Mi aspetterei iniziative per risolvere questi problemi. Si attribuisce questa posizione in classifica alla mancanza della Centrale dei rischi, qui si ha un ritardo colpevole, ma anche se fossimo più in alto, saremmo comunque indietro rispetto ai Paesi con cui vogliamo confrontarci sul mercato. L’interpellanza vede il punto di vista di chi chiede un finanziamento, il segretario risponde invece dall’altro punto di vista, quello delle banche. Cosa si può fare? Ok alla trasferibilità dei mutui, ma anche alla trasparenza sulle condizioni contrattuali, spesso ci sono modifiche unilaterali che non sono rese note al correntista perché comunicate solo tramite affissione negli sportelli. Ci sono poi altri interventi semplici che possono migliorare le condizioni e favorire le condizioni tra istituti. Faremo un Odg con l’auspicio che si possa affrontare la questione quanto prima”.

Tony Margiotta, Su: “Vado alla lettura dell’Odg che presentiamo come Cittadinanza attiva, Su e C10, a tutti i commissari. ‘La III Commissione permanente consigliare, in relazione all’interpellanza presentata da Francesca Michelotti in data 10/2/2015 relativamente alle intenzioni del governo per facilitare l’accesso al credito di imprese e famiglie e la libera concorrenza fra banche, valutata la risposta all’interpellanza e la necessità di porre in essere concreti correttivi di natura legislativa atti a tutelare maggiormente la clientela nei confronti degli istituti di credito, favorire la libera concorrenza fra banche e finanziarie e ridurre i costi di gestione dei rapporti;

impegna il governo ad assumere iniziative atte a facilitare l’accesso al credito di imprese e famiglie tutelando maggiormente queste ultime categorie nel rapporto con le banche incrementando la trasmissione delle informazioni fra banche e clienti, la trasparenza delle condizioni applicare e la possibilità di trasferimento dei rapporti tra istituti finanziari;

ad attuare provvedimenti che premino le banche che attuino misure di contenimento dei costi di erogazione di prestiti o finanziamenti a imprese e famiglie, e di abbattimento delle commissioni bancarie ad essi connessi, anche vietando a pena di nullità, le clausole bancarie immotivatamente onerose e i relativi costi mascherati, o nascosti in generiche voci di indefiniti servizi bancari, vessatori per i clienti;

a porre mano ad una nuova normativa tesa a disciplinare severamente la facoltà delle banche di modificare unilateralmente condizioni contrattuali come ad esempio tassi e costi nei contratti bancari;

ad adoperarsi per promuovere la libera concorrenza fra le banche e garantire a ogni persona che ha un finanziamento di qualsiasi genere e importo, il diritto di accedere liberamente alle condizioni più vantaggiose offerto dal mercato senza il pagamento di alcuna penale e/o imposta;

a riferire in Consiglio grande e generale entro il mese di novembre 2015 su quanto esposto sopra'”.

Luca Beccari, Pdcs: “L’Odg pone accento su alcuni punti di interesse, come il trasferimento dei conti correnti e magari anche leasing, è un aspetto a cui anche a San Marino bisogna giungere. Se è vero che i passaggi sono resi comunque più facili, la situazione non è neutra come in Italia dopo la legge Bersani. Altra cosa, la trasparenza de rapporto banca-cliente è un altro aspetto importante e noi andremo a recepire alcune normative europee in materia, per la convenzione monetaria. Ma non è concetto statico, bisogna sempre rincorrere la trasparenza e adeguare le procedure, serve una revisione delle regole generali che permetta maggiore trasparenza nel rapporto banca-cittadino oppure una trasparenza resa con la mera semplificazione verso il cliente. Questi sono due elementi su cui colgo l’invito lanciato da Su e C10 e da parte mia l’impegno a valutare questi provvedimenti è positivo. Per il resto vedo un Odg che fa un quadro di una situazione che come gruppo non condividiamo. Parte da presupposti sbagliati, tra le righe dice che le banche fanno cartello, che c’è forte mancanza di trasparenza nel sistema e che vi è un rapporto di assoluta impotenza dei clienti nel rapporto con le banche. E’ un aspetto che non ci sentiamo di condividere come Odg.

Il nostro sistema finanziario non ricade in questa sintesi, ha caratteristiche particolari, non ha possibilità di avere il finanziamento a costo zero e clientela ad ampio raggio. Ciò rende difficile oggi sviluppare una sana concorrenza tra istituti, le condizioni si sono omologate. Oggi purtroppo i problemi e le condizioni di mercato delle banche sono tutti uguali. E’ un contesto con poche variabili, non so quale possa essere il modo per favorire la concorrenza, se non attraverso la portabilità, disincentivando dinamiche che ledono la concorrenza, anche se non ne vedo qua la problematica. Noi voteremo non favorevolmente l’Odg ma non ci limitiamo a dire che non lo condividiamo. Vogliamo cogliere i due passaggi su cui ci impegniamo anche a portare avanti iniziative. Su questi due aspetti massima disponibilità a confrontarci”.

Gerardo Giovagnoli, Psd: “Beccari ha già espresso tutto, da parte del Psd c’è massima attenzione ai temi richiamati. Nell’Odg sono inserite alcune necessità che i cittadini rappresentano in un momento di crisi, ma il testo si presta a interpretazioni diverse dalla spirito che lo ha portato a scrivere. C”è un problema per il nostro sistema finanziario, non è così competitivo come lo vorremmo, ma è difficile mettere già un Odg su questo, serve un ragionamento più complesso. Sulla questione della portabilità ha già risposto il commissario Beccari, credo quello che si possa fare è prendere due impegni. Uno a livello generale, che ha a che fare con lo sviluppo dell’intero sistema, che ha bisogno di altri presupposti e di essere riposizionato. L’altro ha a che fare con la trasparenza e la correttezza delle informazioni date dagli istituti ai correntisti, credo che su questo il governo possa fare richiesta a Bcsm o Abs per fare in modo di venire incontro a una esigenza di chiarezza”. Valeria Ciavatta, Ap: “In questa materia è necessario portare benefiche novità. Per esempio la portabilità del leasing immobiliare è stata sancita da una legge che ha portato a un regime fiscale agevolato, ma non credo lo stesso valga per altri tipi di finanziamento. Il mondo immobiliare ha avuto uno sviluppo esagerato rispetto alle esigenze popolazione, ora ha subito un crollo, e viene da pensare che sia stato un modo per il Consiglio e per i governi che si sono succeduti, con tutti i collegamenti con i poteri economici, di favorire il mercato immobiliare, e quindi anche la speculazione edilizia. Detto questo, penso che un ragionamento sulle varie forme di finanziamento che il nostro Paese prevede nella sue legge, con regimi anche fiscali diversi, va affrontato. Dove c’è sostegno di natura economica e finanziaria a famiglie e imprese, lo Stato deve dare un indirizzo e liberalizzare il più possibile affinché ci siano conseguenze positive sul consumatore finale. In questo Odg trovo specificazioni eccessive. Mi domando quali dovrebbero essere le iniziative che il governo dovrebbe intraprendere. Vorrei capire meglio fin dove si può muovere il governo e anche il Consiglio grande e generale. Si mette tutto in carico al governo in modo eccessivo. Tutto sommato non ci sono richieste esorbitanti e mi auguro ci sia possibilità di approfondire questi aspetti. Dispiace anche a me non approvare questo Odg, ma la maggioranza potrebbe dare disponibilità per una stesura da proporre in un’altra Commissione”.

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