Home NotizieSan Marino Questione di num3ri di venerdì 29 maggio

Questione di num3ri di venerdì 29 maggio

da Redazione

Cos’hanno in comune la consacrazione al soglio papale di Paolo I, la pubblicizzazione della Coca-Cola, “Le sacre du Printemps”, il balletto di Igor Stravinsky? Nulla, a parte la data in cui si sono compiuti, ovvero il 29 maggio.

 

Forse è più interessante raccontare che oggi (ma nel 1265) è nato Dante Alighieri che, nonostante abbia raccontato i luoghi che circondano il Titano (Gradara, San Leo, Verucchio), non ha mai citato – perlomeno nella sua opera più importante, “La Divina Commedia” – la Repubblica di San Marino. Ci sono poi “29” che raccontano con precisione la crisi che ancora sta colpendo l’Italia. Nei giorni scorsi è stato presentato il rapporto dell’economia di Piacenza. Nei primi quattro mesi del 2015 i fallimenti dichiarati sono aumentati (rispetto al dato dei primi quattro mesi del 2014) del 29%. Non va meglio alle imprese industriali italiane, sempre più al centro dell’occhio del fisco. Secondo “Il Sole 24 Ore” devono confrontarsi con “40 tributi”. Per il giornale di Confindustria “il tributo occulto, cioè l’onere complessivo stimato sul tessuto delle PMI, è di 29 miliardi di euro all’anno”. Una famiglia su tre sceglie l’affitto a Galeata: è record in Emilia Romagna. Lo dice un’analisi di “Solo Affitti, franchising immobiliare”, che spiega anche che “tra i primi 10 comuni dell’Emilia Romagna con più case in affitto i capoluoghi di provincia la fanno da padroni: Bologna è seconda con il 29%”. La Campania mostra gravi difficoltà nei pagamenti commerciali. Solo il 21,3% delle imprese campane, nei primi mesi del 2015, ha infatti saldato puntualmente le fatture ai propri fornitori. Rispetto a 5 anni fa, appaiono in calo del 18,7% le imprese con ritardi entro 30 giorni dalla scadenza e in diminuzione del 29% i buoni pagatori. E’ ancora la crisi a citare il numero 29 per parlare delle sue difficoltà. L’Italia ha una percentuale molto alta di under 30 che non lavorano e non studiano. I soli Stati membri Ue che sono riusciti a ridurre la percentuale dei Neet sono la Germania (-29%), Malta (-13%) e il Lussemburgo (-12%).

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