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Polo della Moda: quello che i cittadini devono sapere e che l’USC non dice

da Redazione

La Segreteria di Stato per il Territorio e l’Ambiente esprime il suo disappunto per la propaganda contro il Polo della Moda portata avanti dall’Unione Sammarinese Commercio e Turismo attraverso la diffusione di informazioni in gran parte errate. Ci teniamo pertanto a fornire alla cittadinanza le informazioni corrette, dopodiché ognuno sarà libero di farsi la sua opinione.

– La variante di Piano Regolatore prevede la trasformazione di circa 54.000 mq in area commerciale, di cui circa 47.000 mq attualmente a parco. Non esiste né è programmata per un tempo successivo alcuna variante di piano regolatore per ulteriori 50.000 mq.

– Gli investitori hanno sempre trattato (e in tutto il mondo sono abituati a trattare) da privati con i privati e così stanno provando a fare da anni anche nel nostro Paese. Hanno raggiunto un accordo con gli attuali proprietari dell’area, che hanno manifestato il loro consenso a cedere la loro proprietà solo se verrà realizzata una struttura ritenuta utile per lo sviluppo del paese ed al prezzo di terreno non edificabile.

– La variante non prevede la realizzazione di nessun albergo, né esiste alcuna possibilità di una trasformazione in abitazioni delle strutture realizzate o da realizzarsi. La variante di PRG è infatti rivolta all’insediamento della specifica attività commerciale di outlet, tra le funzioni permesse non sono consentite pertanto né quelle del gruppo A (funzione abitativa permanente), né quelle del gruppo B (funzione abitativa temporanea). Inoltre, se l’outlet non vedrà l’inizio dei lavori entro marzo del prossimo anno l’area tornerà a destinazione “parco”.

– Le attività commerciali che andranno ad insediarsi godranno semplicemente delle agevolazioni previste dalla normativa attuale per tutte le nuove attività, né è prevista alcuna riduzione dell’imposta monofase. Come stabilito all’articolo 4 del progetto di legge di variante di PRG, e come già ribadito in diverse occasioni, tutti gli aspetti economici saranno esplicitati in un accordo, attualmente in fase di definizione, da approvarsi dal Consiglio Grande e Generale prima della seconda lettura. Il che significa che se i termini dell’accordo non saranno soddisfacenti la variante non verrà approvata.

– Gli investitori, che sono esperti nel settore avendo realizzato con successo altre attività simili in Italia e in altri Paesi, hanno raccolto dati statistici che dimostrano che la permanenza media di un visitatore in un outlet è di 2 ore. E’ quindi impensabile che chi percorre centinaia di chilometri non si rechi poi a visitare le aree limitrofe di interesse, come certamente è il nostro centro storico. Gli investitori sono inoltre in contatto con importanti tour operator che inseriranno nei loro pacchetti, oltre alla visita all’outlet, anche quella del centro storico e il pernottamento sul Titano. Infine, ampia pubblicità verrà data dai promotori alla visita a San Marino in quanto territorio riconosciuto dall’UNESCO patrimonio dell’Umanità. Il numero di visitatori previsto per l’outlet è di circa 2 milioni di persone all’anno, che oggi a San Marino non vengono e che ovviamente significherà un incremento nel numero di turisti nel centro storico rispetto alla situazione attuale.

– Quanto al nuovo Piano Regolatore Generale, a breve partiranno gli studi preliminari al suo varo. In quella sede saranno esaminate tutte le istanze, la finalità essendo quella di dare al nostro Paese uno strumento urbanistico adeguato ai tempi, che consenta a tutti di vivere in uno Stato dalla qualità della vita alta e dalle caratteristiche estetiche adeguate ad un Paese inserito nell’elenco dell’UNESCO. Ma abbiamo necessità di nuovi investimenti privati in tempi rapidi, mentre il varo del nuovo PRG richiederà ovviamente tempi ben più lunghi.

– Infine, la politica ha il dovere primario di preoccuparsi di coloro che oggi non hanno un’occupazione, a partire dalle tante donne che uscite dal mondo del lavoro faticano a reinserirsi, ed ai settori legati all’edilizia e all’artigianato, che da lungo tempo confidano nell’uscita dalla crisi e per i quali questa opera rappresenta una grande opportunità.

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