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Nel Distretto la cultura genera nuova impresa

da Redazione

I vincitori dei precedenti progetti: Giulianelli, Righi, Rossini e Bernardini. Tre nuovi bandi per idee innovative ed economicamente sostenibili.

 

di Daniele Bartolucci

 

In arrivo tre nuovi bandi per continuare a costruire a San Marino il “distretto culturale”. “Un progetto”, spiega il Segretario di Stato alla Cultura Giuseppe Maria Morganti, “che sta prendendo piede a poco a poco, nonostante le difficoltà, superate, oltre che dalle capacità dei partecipanti ai bandi, anche con un grande ‘impegno dello Stato che mette a disposizione spazi e personale, oltre a normative più snelle e facilitanti”. A tal proposito Morganti aggiunge che “ora c’è anche la possibilità di utilizzare quella delle start up, che ha vantaggi ulteriori, tra cui quello di non necessitare di grandi investimenti come le altre imprese”.

 

I NUOVI BANDI: MULINI DI CANEPA, CIBO E ARTE

I tre nuovi bandi (già disponibili online) rimarranno aperti fino al 19 luglio e riguardano tre progetti distinti: uno per valorizzare l’itinerario dei Mulini di Canepa, un altro per raccontare la storia attraverso il cibo e l’ultimo, quello più ‘commerciale’, per gestire il nuovo spazio espositivo “Terra libera, terra aperta” a Palazzo Graziani. “La valutazione dei progetti che verranno presentati partirà dal progetto creativo, quindi valuteremo il modello gestionale organizzativo e la sostenibilità economica poiché l’idea è quella di fare cultura, ma anche di fare impresa”, ha sottolineato il Fabio Donato, Professore Ordinario del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Ferrara. “Il Distretto culturale di San Marino, e i bandi conseguenti, hanno un respiro europeo di grande forza, , in un contesto dove il paradigma che la cultura sia un costo è stato ribaltato. E’ un atteggiamento che troviamo solo nelle culture più evolute a livello internazionale”, ha spiegato Donato che è uno dei Responsabili italiani nel Comitato del Programma Quadro della Ricerca Europea per il periodo 2014-2020 Horizon 2020 nell’ambito della configurazione denominata ‘Europe in a changing world – inclusive, innovative and reflective societies’. “Questo è solo il primo passo di un percorso più ampio, che vorremmo superasse anche i distretti culturali per esempio italiani, perché si delinea un nuovo ruolo della pubblica amministrazione: quei distretti partivano dalla disponibilità di risorse finanziarie che, quando finiscono o diminuiscono – come abbiamo visto – mettono in crisi il progetto. Qui invece il punto di partenza è l’imprenditorialità, quindi anche la sostenibilità economica dei progetti è fondamentale. Inoltre il progetto, nel suo insieme, punta a creare e favorire le possibili sinergie tra coloro che hanno già vinto i bandi e quelli che vinceranno questi e quelli futuri”.

 

I QUATTRO VINCITORI DEI BANDI PRECEDENTI

Ed è a tal proposito che sono stati presentati i quattro vincitori dei primi bandi: Giuliano Giulianelli, Lucia Righi, Tomaso Rossini e Fabrizio Bernardini. Il progetto di Giulianelli è “la casa fuori casa”, ovvero “un laboratorio di idee che servano anche per la produzione di prodotti da realizzare totalmente a San Marino, dei veri e propri laboratori creativi, che si arricchiranno della collaborazione degli artigiani e delle imprese sammarinesi per arrivare alla produzione finale. Una ‘ricerca & sviluppo’ basata sul ‘made in San Marino'”. Il progetto di Lucia Righi verte invece sul circo contemporaneo: “Dopo aver studiato ed essermi diplomata a Torni porterò a San Marino, attraverso spettacoli e corsi, la cultura del teatro di strada a livello contemporaneo. Questo circo è assolutamente senza animali e fonde insieme teatro, danza, giocoleria, clown e musica”. Tomaso Rossini ha vinto il bando per la gestione del bar del Cinema Teatro Turismo con “un progetto che parte dalla condivisione di questo luogo da parte di tutta San Marino: il mio progetto si basa sulla sinergia con tutti gli altri progetti, partendo dal buon bere e dal buon mangiare, per la maggior parte a kili metro zero, cercando la qualità e quindi i prodotti meno trattati possibile, dando a tutti un luogo di scambio culturale, sia essi siano artisti siano bambini”.

Fabrizio Bernardini ha invece ideato un punto vendita all’interno di palazzo Graziani: “Sono oggetti d’arte, in vetro, ceramica e soprattutto in pietra di San Marino, con l’intento di spostare questa grande tradizione dalle opere monumentali all’oggettistica. Siamo già entrati nell’ottica della collaborazione con gli artigiani per coinvolgerli con mostre e laboratori aperti al pubblico”.

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