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Editoriale: accettare le sfide dei mercati

da Redazione

Ha tenuto banco per tutta la settimana (ma ne siamo certi che le discussioni proseguiranno ancora nei prossimi giorni) il progetto complessivo del “Luxury Departement Store San Marino”.

 

di Alessandro Carli

 

Il Paese deve aprirsi di più agli investitori esteri. Il compito del Titano è quello di agire in trasparenza e creare condizione economiche semplici chiare per rendere maggiormente competitive le imprese che già ci sono, come ad esempio le manifatturiere che sono la spina dorsale del sistema.

E’ chiaro che serve una crescita di tutti i settori e di tutte le imprese che vogliono accettare davvero la sfida dei marcati. Lo ribadiamo: la politica deve dichiarare cosa vuole fare e come intende farlo. Deve agire in trasparenza tenendo in grande considerazione gli operatori sammarinesi che lavorano seriamente, che credono nel mercato competitivo e che contribuiscono a far “funzionare” il Paese.

Ha tenuto banco per tutta la settimana (ma ne siamo certi che le discussioni proseguiranno ancora nei prossimi giorni) il progetto complessivo del “Luxury Departement Store San Marino”, il cosiddetto “Polo del lusso”. Sull’argomento, oggetto dell’ultimo editoriale, la redazione ha ricevuto più di una mail. In una lettera (firmata) il progetto “guarda la punta delle scarpe invece di avere una visione basata su dei fondamentali capaci di dare una vera prospettiva di crescita con delle professionalità qualificate di alto e medio profilo”.

Forse sarà anche la “punta delle scarpe”, ma di certo, a leggere qualche stralcio del progetto presentato dai promotori del Luxury, è molto luccicante e pulita: circa 30 milioni di euro l’investimento globale in tre anni; tra i 300 e i 400 occupati a pieno regime e una stima di 6/7 milioni di euro di gettito di monofase previst per il fisco della Repubblica.

Per l’Unione degli Operatori Turistici “un progetto del genere può portare beneficio a tutto il sistema turistico – commerciale sammarinese solamente se, in contemporanea, si crea un richiamo nel Centro Storico e si avviano i progetti di sviluppo turistico da troppo tempo fermi nei cassetti del Governo”.

Le iniziative per promuovere le attività del Centro non mancano (il segretario di Stato allo sport e turismo Teodoro Lonfernini nei giorni scorsi ha lanciato “San Marino Estate”, l’evoluzione di “Estateincentro”) e non sono venute meno nemmeno in passato.

Gli eventi però devono essere supportati e appoggiati dagli stessi commercianti, e non, come è già accaduto, fortemente osteggiati.

Parimenti, l’offerta complessiva di Città deve essere innalzata: i clienti del Luxury cercano qualità e nel nome della qualità sono disposti a spostarsi, pernottare e fermarsi a pranzo o a cena.

L’auspicio è che il polo del lusso – quando e se partirà – possa rappresentare davvero la testa di ponte di un progetto più ampio di rilancio economico, commerciale e turistico del Paese.

Il Titano ha tutte le carte in regola per ripartire. Deve solamente mettere sul tavolo le proprie carte, i propri jolly, i propri assi. E giocare la sfida della competitività.

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