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Consiglio Grande e Generale, la seduta pomeridiana di venerdì 22 maggio

da Redazione

I lavori sono proseguiti con una serie di nomine. Il report dell’agenzia Della Torre.

 

Nel pomeriggio di venerdì 22 maggio, dopo la nomina del nuovo Comandante della Gendarmeria, i lavori sono proseguiti con una serie di nomine.

Il consigliere del Psd Enrico Carattoni sostituisce Gerardo Giovagnoli, che si dimette “per sopraggiunte esigenze di natura politica”, nella Commissione Consiliare Permanente Igiene e Sanità, Previdenza e Sicurezza Sociale, Politiche Sociali, Sport; Territorio, Ambiente e Agricoltura.

Danilo Dolcini, Stefano Pari e Manuela Graziani vengono nominati successivamente quali membri del Collegio dei Sindaci Revisori dell’Iss; mentre Elisa Toccaceli, Domenico Carlini e Cristina Carattoni entrano nella Commissione per la Gestione dell’Edilizia Residenziale.

Viene rinviata a una successiva sessione del Consiglio Grande e Generale, invece, la nomina della Commissione Sammarinese per l’attuazione della Convenzione (CSD ONU) prevista al comma 9, dietro invito del segretario di Stato alla Cultura, Giuseppe Morganti: “C’è titubanza nell’individuare le figure migliori che possono svolgere un ruolo attivo in questa commissione da parte delle organizzazioni sindacali e delle associazioni sammarinesi con le persone con disabilità che devono designare tre figure, chiederei quindi di sospendere la discussione di questo comma e riprenderlo in una sessione successiva del Consiglio Grande e Generale”.

Si procede quindi alla nomina di Mirco Guidi a Sindaco Revisore dei Conti dell’Istituto Musicale Sammarinese al posto del dimissionario Massimo Tumietto.

Francesco Mancini diventa membro del Consiglio Direttivo della Banca Centrale; Massimo Canti sostituisce la dimissionaria Giorgia Gasperoni quale membro della Commissione per il Commercio; Noemi Beccari diventa membro della Commissione Risorse Ambientali ed Agricole al posto del dimissionario Luca Battistini; Nicoletta Corbelli entra nella Commissione Prezzi.

Si passa quindi alla “dichiarazione di pubblica utilità” affidata al segretario di Stato al Territorio, Antonella Mularoni, accolta a maggioranza: “Si tratta della realizzazione di un tratto di percorso ciclopedonale che riguarda porzioni di terreno dal Parco Ausa al Parco Laiala per collegare i due”.

Si è passati quindi al comma 17 con l’esame, in prima lettura, del progetto di legge “Disposizione relativa al personale medico Istituto per la Sicurezza Sociale”.

Segue il comma 18, progetto di legge “Disciplina dell’attività sportiva”, esaminato in prima lettura.

Concluso l’esame dei due progetti di legge la seduta viene interrotta e riprenderà lunedì alle 13 con il riferimento del segretario di Stato per le Finanze in merito alle facilitazioni o aiuti concessi agli istituti finanziari ai sensi dell’articolo 68 ultimo comma della Legge n.219/2014 e successivo dibattito.

Di seguito un estratto degli interventi.

Comma 17. Progetto di legge “Disposizione relativa al personale medico Istituto per la Sicurezza Sociale” (I lettura)

Francesco Mussoni, segretario di Stato alla Sanità: “Leggo la relazione. All’azienda sanitaria pubblica è richiesta autonomia al fine di poter operare in modo da poter determinare i propri risultati, sviluppare le azioni per raggiungere gli stessi e realizzare l’equilibrio economico-finanziario. Accade sempre più spesso che l’Iss debba cercare le professionalità occorrenti alle sue attività oltre confine. Quando vengono contattati, questi rifiutano perché il nostro istituto può offrire attualmente incarichi annuali, ciò rende la nostra struttura poco attrattiva, visto che lo stipendio non è molto differente da quello italiano, e in alcuni casi più basso. La presente legge si pone lo scopo di renderci più attrattivi nelle proposte di lavoro. Ora alcune riflessioni. Il concetto di autonomia gestionale dell’Iss non significa autonomia assoluta dallo Stato. Si è creata una situazione normativa che crea difficoltà nel rinnovo dei contratti di professionisti che lavorano nel nostro istituto. E’ successo di recente ai professionisti di Chirurgia. Oggi c’è la consapevolezza di affrontare questo passaggio per ridare dinamismo all’Iss. Questi articoli di legge sono una prima risposta significativa in questo senso. La logica della spending review e della semplificazione hanno evidenziato un non funzionamento per l’Iss in questo approccio. Dobbiamo essere attrattivi. Si tratta di fattori di buon senso che dobbiamo ristabilire.

Mimma Zavoli, Civico 10: “Le necessità espresse sono condivisibili. Ma c’è anacronismo nelle modalità che Mussoni usa, che non conoscono la parola ‘condivisione’. Prima della seduta consiliare di aprile, dove voleva inserire questa misura, ci convocò come opposizione ponendo la questione del carattere di urgenza. Non si raggiunse l’unanimità e quindi tutto slittò a questa sessione. Molti elementi mi hanno inquietato. Durante quell’incontro mi indispose il metodo suo e del direttore Bianca Caruso, che poco ha a che fare con la volontà di condividere. Caruso disse che a settembre 2014 aveva fatto presente a Mussoni il rischio che si stava correndo riguardo alla chiusura di alcuni reparti per la carenza di personale medico”.

Francesca Michelotti, Sinistra Unita: “Ho un quesito da porre a Mussoni. Questa legge in sé è laconica, brevissima. Dalla relazione si capisce che punta a risolvere il problema del reclutamento dei medici. Quello che non capisco è l’articolo 1, nel quale si dice che si riafferma l’autonomia gestionale dell’Iss. Qui non si riafferma niente, ma si afferma per la prima volta l’autonomia gestionale del personale medico. Non è la stessa autonomia gestionale di prima. Non vorremmo che si aprisse un altro ambito di discrezionalità nell’Iss, che si sottrae alle normative vigenti in materia di reclutamento del personale. Non è il momento di allargare le maglie, ma di stringerle”.

Elena Tonnini, Rete: “Il vero obiettivo sembra essere il volersi smarcare dall’obbligo di sottostare alle regoli comuni della Pubblica Amministrazione, che non persegue nettamente la visione tipicamente aziendalista che questo governo promuove. E’ una visione legittima, ma diversa dalla nostra. E a nostro avviso mal si sposa con le regole che la Pa vuole nel perseguire un istituto che non è di consumo di prestazione. Il caso della Pediatria è urgente, visto il fatto che c’è stata una diminuzione del personale e ci sono un gran numero di utenze”.

William Giardi, Upr: “Nell’incontro di Mussoni con le opposizioni l’Upr si era espressa assieme al Partito Socialista per valutare la possibilità di una procedura d’urgenza per discutere nell’immediato questa legge dando priorità a un’esigenza tangibile, quella che riguarda la Pediatria soprattutto. Si è concordi per l’estensione dei contratti dai 3 ai 5 anni per quelli nuovi, sperando che ciò sia sufficiente a rappresentare un elemento attrattivo. Sull’articolo 1 lancio un appello perché l’Iss abbia una sua autonomia gestionale che non fa riferimento alla discrezionalità del comitato esecutivo o del segretario di Stato”.

Roberto Ciavatta, Rete: “Quando si parla di Iss intervengono sempre i medici e si lamentano dei loro stipendi. In Italia gli stipendi dei medici sono al terzo posto in Europa. Ma qui si parla, mi pare, di fare in modo che possano essere attratti nel stare a San Marino dei medici che si ritengono bravi. L’articolo uno credo sia da eliminare. Qui andrebbe intavolato un ragionamento su quale deve essere il futuro dell’ospedale di Stato. Nell’incontro con Francesco Mussoni e Bianca Caruso il direttore ha spiegato di essere un tecnico, ma non può essere lei a decidere sulle sorti dell’ospedale. La politica dovrebbe dare un indirizzo, ai tecnici si deve indicare dove si vuole portare l’ospedale. L’impressione è che la Pa vada stretta a chi la deve amministrare. Io non sono per la sperimentazione di una Sanità strutturata come un’azienda”.

Andrea Zafferani, Civico 10: Ritengo il progetto di legge corretto alla luce delle esigenze manifestate. Ma non si dica in maniera terroristica che c’è chi non vuole fare risolvere i problemi o non fare funzionare l’Iss. Non lo ritengo corretto. Occorre conoscere sempre quali carenze portano a stipulare un contratto e perché in una determinata maniera, quindi con determinate condizioni. Altrimenti il rischio è che il comitato esecutivo possa fare quello che vuole facendo contratti vantaggiosi agli amici. Questi rischi ci sono perché anche oggi la trasparenza è una chimera. La proposta nostra è la pubblicazione integrale di tutti i contratti stipulati dal comitato esecutivo dell’Iss, in modo che tutti conoscano le condizioni per cui un professionista lavora per l’Iss.

Marco Podeschi, Upr: “C’è la possibilità immediata di fare quello che Zafferani dice. L’Upr ha fatto un progetto di riorganizzazione per cambiare la governance dell’Iss. Oggi la necessità di trasparenza cozza contro il comitato esecutivo, che è di 3 persone. In Italia ci sono Cda o comitati di gestione o di sorveglianza. La terna che decide le attività non risponde alle nuove esigenze di trasparenza. Il problema non è solo dei medici, ma di qualsiasi professionista, visto il limite di un anno. Solo una persona miope rimarrebbe a San Marino. In sede di finanziaria assisto nella maggioranza a black-out celebrali a cui poi bisogna rimediare. Quando andrete a ridiscutere il Bilancio guardate a quello che votate. Ero ovvio che i medici non sarebbero rimasti a San Marino con contratti di un anno”.

Franco Santi, Civico 10: “Il progetto di legge è l’evidenza del fatto che la sinistra non sa cosa fare a destra in termini di governo. Abbiamo registrato l’esigenza di chi amministra la Pa di prendere determinati provvedimenti, ma anche l’esigenza espressa dal comitato dell’Iss. Le esigenze non si combinano e creano dei problemi di gestione del personale. I segretari di Stato agli Affari Interni e alla Sanità hanno problemi di comunicazione e chi ci rimette alla fine è l’efficenza del servizio”.

Francesco Mussoni, segretario di Stato alla Sanità: “Il personale all’Iss si assume tramite graduatorie. Il fabbisogno, che speriamo venga adottato presto, creerà semplificazione in questi discorsi. Sono d’accordo con Zafferani sulla presenza di una partita sulla trasparenza, le delibere devono essere nei siti web. Ci sono questioni di urgenza e programmazione. Il fatto che i contratti vengano prorogati di anno in anno viene da una politica di contenimento dei costi. E’ difficile fare programmazione se non posso assumere per 3 o 5 anni. Invito a fare una conferenza pubblica per riflettere sulla Sanità, che può sempre essere migliorata. Sul metodo non accetto critiche particolari. Siamo qui in prima lettura, ci sarà la commissione, ci saranno emendamenti, chiederò di fare una seduta ampia come tempistica per discutere. Siamo nell’iter legislativo ordinario”.

Comma 18. Progetto di legge “Disciplina dell’attività sportiva” (I lettura)

Teodoro Lonfernini, segretario di Stato al Turismo e Sport: “Il progetto intende presentare alcune modifiche alla legge “Disciplina dell’attività sportiva” del 1997 apportando aggiornamenti e correttivi a quasi 20 anni dalla sua introduzione. E’ essenziale che i Comitati Olimpici Nazionali lavorino in sinergia con i governi per indirizzare l’azione dello sport in particolare nei settori dell’Istruzione. della Sanità, della pianificazione urbana e della coesione sociale. Il titolo secondo vede l’abolizione della Consulta dello Sport e l’istituzione di un nuovo strumento di confronto a livello politico, ovvero la Commissione nazionale per lo Sport fra il Cons e le segreterie di Stato competenti. L’articolo 7 introduce l’adozione di uno statuto autonomo del Cons e riconosce il ruolo e la posizione per gli atleti diversamente abili. Gli articoli 8 e 9 definiscono le competenze, le attribuzioni e il finanziamento del Cons, con l’indispensabile necessità di prevedere delle minime agevolazioni fiscali e reintrodurre il credito sportivo agevolato. Gli articoli 11 – 28 disciplinano gli organi del Cons. L’articolo 29 introduce la facoltà per le federazioni di dotarsi di personalità giuridica propria. L’articolo 45 istituisce un registro delle associazioni sportive affiliate in seno al Cons. L’articolo 52 eleva l’importo esente da 5.000 euro a 7.500 euro ed estende tale agevolazione a dirigenti, tecnici e collaboratori. Il titolo settimo aggiorna il servizio di Medicina dello sport e precisa le competenze e la struttura dell’ex Comitato permanente anti-doping. Il titolo ottavo estende la copertura assicurativa obbligatoria a tutti i tesserati. Gli articoli 67 – 69 precisano le modalità di rilascio dei congedi e distacchi sportivi”.

Paolo Crescentini, Partito Socialista: “Una legge necessaria, ben impostata, che rende la materia attuale con i tempi. E’ fondamentale il ruolo della scuola. Chiedo come verrà disciplinato il discorso degli atleti di interesse nazionale, che sono un patrimonio per l’immagine di San Marino nel mondo”.

Nicola Selva, Upr: “A San Marino il movimento sportivo è molto sviluppato. E’ indispensabile garantire a esso di usufruire di una normativa per accedere agli impianti e regolare le attività. La norma porta a dare la possibilità a tutti di usufruire degli impianti. L’argomento però andrebbe strutturato un po’ meglio, perché gli impianti sono monopolizzati da chi li usa in modo strutturato come le federazioni. A fronte di uno stanziamento di 5 milioni di euro solo 800.000 vanno alle federazioni. C’è uno squilibrio che denota che lo sviluppo dello sport sta nelle regole, ma l’aspetto economico purtroppo in questo modo non dà una mano a uno sviluppo ulteriore. Dobbiamo avere un accordo preciso con le scuole per raggiungere determinati risultati”.

Massimo Cenci, Noi Sammarinesi: “Vorrei parlare del binomio turismo e sport. Lo sport può far fare un salto di qualità al nostro turismo. Il nostro target è lo sport amatoriale e dilettantistico, che comporta tempi di permanenza lunghi. Parlando di gestione degli impianti e del personale si è tenuto conto di queste esigenze?”

Tony Margiotta, Sinistra Unita: “Ci sono alcuni articoli che a nostro avviso non sono molto chiari o hanno delle criticità. Nell’articolo 4 viene istituita la Commissione nazionale per lo sport. Crediamo che la sinergia tra comitati olimpici e governi non debba tradursi in commistione. Vorremmo che la commissione fosse più autonoma dalla politica”.

Andrea Zafferani, Civico 10: “C’è necessità di una nuova legge per garantire l’accesso alla pratica amatoriale sportiva a tutti i sammarinesi. San Marino ha strutture sportive di rispetto ma serve attenzione sulla gestione e fruizione delle strutture per gli amatori. Sono contento che questa legge arrivi in Aula. La legge comporta passi avanti positivi. Questa legge agevola l’utilizzo di impianti sportivi a chi fa sport a livello amatoriale. Le linee di principio sono corrette, è importante dare attuazione a quanto la legge dispone. Servirebbero budget per far sì che negli impianti oltre alla manutenzione ordinaria si possa intervenire per la messa in sicurezza e l’abbattimento delle barriere architettoniche. Servirebbe la definizione dello status anche lavorativo degli atleti di interesse nazionale affinché possano dedicarsi alla loro attività. Servirebbe che ci fosse spazio per l’educazione sportiva e alimentare nelle scuole”.

Vladimiro Selva, Psd: “Dobbiamo valorizzare ciò che abbiamo. In Aula critichiamo spesso ciò che nel Paese non funziona. Lo sport è uno degli ambiti che deve essere salvato da queste critiche. Sullo sport si è lavorato con coerenza, ci sono stati grandi investimenti che hanno lasciato il Paese con strutture importanti di cui possiamo fare tesoro valorizzandole. Spesso la pratica sportiva si può tradurre in economia e turismo, è bene ricordarlo. Ci vuole un confine meno netto fra professionismo e attività sportiva fatta nel tempo libero”.

Teodoro Lonfernini, segretario di Stato al Turismo e Sport: “Cenci chiedeva di sapere come verranno in futuro gestiti gli impianti in correlazione con la possibilità di personale. Questa parte è un elemento che possiamo disciplinare meglio, ci stiamo già lavorando. L’attività legata ai camp, grazie a un accordo con un club importantissimo italiano, ci darà la possibilità di sviluppare un’attività estiva per i giovanissimi. Le nostre infrastrutture, presenti e future, dovranno servire nello svolgere l’attività sportiva anche legata al benessere. Questo significa aprire le infrastrutture sportive a tutti.

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