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San Marino, Ente Cassa di Faetano: Quasimodo legge Quasimodo

da Redazione

Il figlio del Premio Nobel per la letteratura nel 1959, e della danzatrice Maria Cumani, ospite del salotto letterario di Villa Manzoni giovedì 28 maggio, nell’affascinante veste di “missionario di poesia”.

 

Alessandro Quasimodo, classe 1939, una vita nata nella cultura e alla cultura sempre dedicata. La “grande cultura”, quella che non si ferma in superficie, quella che arriva a toccare l’animo e che si relaziona con l’eternità.

“Non faccio di professione il figlio di Quasimodo” sottolinea con l’ironia pungente di chi sa, avendolo pagato sulla sua pelle, che essere figlio d’arte spesso non è un vantaggio. Anzi.

E lui, nonostante il cognome importante, un nome che pesa, è uno che può dire di essersi “fatto da solo”. Nel suo curriculum, dopo aver frequentato la scuola del Piccolo di Milano, vanta numerosi spettacoli in Italia e all’estero, trasmissioni televisive e la regia di importanti produzioni teatrali. E poi il libro su sua madre: “Il fuoco tra le dita”. Un titolo emblematico per una giovane ribelle, che andò contro le convenzioni sociali per i suoi due amori: la danza e il poeta che poi ha sposato.

Insomma, due genitori ingombranti per il piccolo Alessandro, che però ebbe il privilegio di respirare la “grande cultura” sin dalla più tenera età, non solo in termini di letteratura, ma anche di pittura, musica, opera lirica, danza. E’ anche questo che lo ha poi portato alla scuola di scenografia e che, in qualche maniera, gli ha permesso di fare ciò che desiderava: non solo arte, ma essere lui stesso un artista sempre legato alla magia della parola. La parola che porta emozione, un debole mai nascosto per i classici.

Il salotto di Villa Manzoni si trasforma dunque in palcoscenico, giovedì 28 maggio, ore 21, con Alessandro Quasimodo che proporrà le poesie di suo padre.

Poesia interpretata, non letta. Immagini dirette non mediate, ben lontane da qualsiasi ricostruzione antologica. Non solo perché in scena c’è un artista, ma per il lavoro immaginario che la poesia comporta. Ricordi e suggestioni che passano attraverso un legame di sangue e si offrono all’esterno con tutta la loro intensità.

Una serata importante, davvero unica, per il salotto letterario promosso da Ente Cassa Faetano che, con questa proposta, innalza i suoi obiettivi di promozione culturale al massimo livello.

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