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Consiglio Grande e Generale: repliche sulla spesa pluriennale

da Redazione

Alessandro Cardelli, Pdcs: “L’investimento di 30 milioni di euro in infrastrutture è davvero importante”. Il report dell’agenzia Della Torre.

 

La seduta pomeridiana si interrompe con le repliche al dibattito sul progetto di legge “Spesa pluriennale per infrastrutture e opere pubbliche”.

Di seguito un estratto degli interventi del pomeriggio.

Comma 16. Progetto di legge “Spesa pluriennale per la realizzazione di infrastrutture ed opere pubbliche di cui all’art. 62 della legge 23 dicembre 2014 n.219”

Alessandro Cardelli, Pdcs: “L’investimento di 30 milioni di euro in infrastrutture è davvero importante. Anzi, forse in questo genere di interventi occorreva investire anche in passato perché si tratta di opere strategiche. Voglio fare una piccola parentesi sul Polo della Moda: si tratta di un’infrastruttura di cui si sta discutendo da tanto tempo. Gli aspetti positivi e l’indotto che può creare un’infrastruttura di questo tipo sono rilevanti. Il Polo della Moda può portare tanta gente a San Marino. Nel momento in cui portiamo la gente dobbiamo sapergli offrire un servizio di qualità e un prodotto alto. Sul Polo scolastico: è un progetto importante che migliora la vita scolastica dei nostri studenti e che può creare un’attrazione formativa. La cosa più importante è riuscire a votare quanto prima questo progetto di legge”.

Marco Arzilli, segretario di Stato per l’Industria: “Il dibattito di oggi non è un dibattito qualsiasi. Siamo all’inizio di un percorso che va a interagire e riposizionare la Repubblica di San Marino. Ci sono momenti nella vita di un Paese in cui i governi devono avere coraggio, che è frutto di una progettualità. Dobbiamo ridare a San Marino una prospettiva. Questo progetto di legge ha in sé una grossa prospettiva di sviluppo. Creare un Campus scolastico legato all’istruzione e allo sport per esempio lo trovo molto positivo. Se vogliamo che i nostri ragazzi trovino a San Marino il luogo ideale dove proseguire i propri studi dopo le scuole medie è ora di creare questa struttura. E’ un progetto fondamentale di questo piano di interventi. Creare poi un parcheggio in piazzale Giangi significa togliere le auto da piazzale Onofri e restituire al Paese un bell’ingresso. Per non parlare poi del parcheggio di Borgo: si tratta anche in questo caso di un intervento necessario. Il nostro Paese non può essere vittima di non fare le cose. Negli anni sono stati fatti molti errori. Ora facciamo le cose con trasparenza. Questa legge di spesa scrive una pagina importante nello sviluppo del nostro Paese. Non dobbiamo avere paura di aprirci a possibili investitori privati a patto che sia lo Stato a indirizzare e a progettare. L’importante è fare le cose con massima trasparenza e correttezza. I rapporti del Fondo monetario internazionale spingono i Paesi a fare investimenti strutturali perché non si guariscono stando immobili. Dobbiamo ridare ai cittadini l’opportunità di tornare a sperare. L’entrata nel patrimonio Unesco da parte di San Marino ha dato la direzione giusta e la garanzia perché le cose vengano fatte. Non dobbiamo avere paura. Dobbiamo avere coraggio”.

Gian Matteo Zeppa, Rete: “Io mi sarei aspettato dei progetti oppure dei Piani di ammortamento del debito creato per finanziare gli investimenti. Ed invece non c’è nulla. Solo il classico compitino svolto abbastanza male a mio avviso. Io credo che di queste opere infrastrutturali non ci sia alcuna necessità e credo anche che la stragrande maggioranza dei progetti visti qui non andranno a buon fine. Realizzare un Campus scolastico da 12 milioni di euro ad esempio non mi sembra necessario”.

Teodoro Lonfernini, segretario di Stato per il Turismo: “Una corretta politica di sviluppo deve essere attuata per rispondere ad esigenze attuali ma anche a esigenze che riconoscono tutti in Aula, quelle per un futuro economico del Paese. Le infrastrutture pubbliche hanno infatti ricadute su tutto il sistema economico. L’attività oggi presentata con un piano progettuale 2015-2017 è stata fonte di discussione in precedenza in Aula, buona parte di quello che è inserito è stato approvato anche nel piano strategico di rilancio delle politiche turistiche.

Tanto ho sentito parlare delle preoccupazioni per il parcheggio Giangi, si è fatto riferimento alla società con cui lo Stato ha in essere una convenzione. Si sta dialogando con Sinpar per avere condizioni sempre più adeguate tra pubblico e privato e la disponibilità c’è in questo momento e ci sarà quando saremo attorno al tavolo qualora lo Stato voglia investire in nuove infrastrutture ad uso parcheggio, di cui si ha estrema necessità. Oggi si devono liberare luoghi di bellezza come Cave per strutturare altri parcheggi. La riqualifica della Cava umbri e della Cava antica è una discussione iniziata da tempo, di fronte allo stato attuale delle cose ci poniamo dubbi se in quelle aree dobbiamo intervenire? Lo dobbiamo fare adesso per adeguare in uno stato degno quelle aree, per crearci attività che portino beneficio economico e turistico. E’ lavoro progettuale fondamentale al di là delle logiche turistiche”.

Stefano Canti, Pdcs: ” Con i trenta milioni di finanziamento andiamo a finanziare due tipi di interventi, quelli per la ristrutturazione di edifici pubblici, in modo da trasferire alcuni uffici all’interno del polo servizi di Valdragone. Ciò ci serve per localizzare uffici e per ridurre la spesa pubblica attuale in locazioni di affitto a privati. Ci permette da una lato la riduzione della spesa corrente e poi di razionalizzare l’organizzazione degli uffici. Quindi il polo della sicurezza ci permetterà di liberare uffici e spazi per recuperarli e destinarli ad altri scopi. Un’altra parte del progetto è la possibilità di finanziare interventi per rilanciare il comparto turistico e commerciale. Mi auguro questo pdl possa partire prima possibile per dare le risposte necessari. Sia il progetto del polo museale che la riqualificazione del parcheggio 6-7 sono due interventi che richiedono l’intervento della finanza di progetto perché sono costosi e le risorse pubbliche non permettono la loro realizzazione. Se vogliamo essere credibili nei confronti della popolazione e dei commercianti lo saremo quando avremo la capacità di portare avanti questi progetti attesi. Più saremo veloci, più la politica sarà credibile”.

Federico Pedini Amati, Indipendente: “San Marino si deve muovere e fare uno scatto d’orgoglio, smettere di andare avanti con gli slogan e mettere in essere cose concrete per rilanciare il Paese. Nell’unica occasione in cui alla segreteria del Territorio c’è stata la possibilità per la minoranza di discutere la bozza, ho detto che è difficile pensare che con i parcheggi si rilanci l’economia. Abbiamo carenza di attrazioni turistiche che non viene colmata dai parcheggi.

Già domani mattina i sammarinesi che lavorano negli uffici e nei negozi potrebbero parcheggiare nel parcheggione, dotandolo di navette, per lasciare liberi i posti auto in centro storico. E’ un modo per liberare il centro storico dalle auto dei sammarinesi. Il rilancio di un’economia non passa solo dalla creazione di infrastrutture. Ben venga lo spostamento di Gendarmeria e Rtv, riportiamo il palacongressi alla sua funzione per il turismo congressuale, ma detto ciò, non è questo il modo per rilanciare l’economia. Qui si sta intervenendo in modo dovuto e necessario, ma non per questo si rilancerà l’aspetto complessivo del nostro Stato.

Nelle varie proposte sottoposte nel documento, i due parcheggi, il campus scolastico e quant’altro, il totale dei costi delle opere non è 30 mln di euro ma ne servono almeno 70 mln. Nel momento in cui si libera, con la creazione di un campus scolastico, la sede delle scuole superiori mi auguro siano spostati anche gli uffici dello Stato in cui si paga l’affitto a privati e si metta in atto la spending review. La legge obiettivo aveva una struttura diversa da quella di oggi, perché aveva sul serio lo scopo di rilancio generale di economia, anche se passava attraverso casinò e residenze del buon ritiro. Mi chiedo in quanto tempo queste opere si potrebbero realizzare? Apprezzo l’impegno del segretario di Stato, che prova sul serio a sbloccare il Paese, di fronte a sempre nuove chiusure di aziende”.

Luigi Mazza, Pdcs: “Non si poteva ragionare in termini di indebitamento fino a quando il bilancio non avesse consentito di affrontare il costo finanziario di questi interventi. Fino ad oggi abbiamo lottato per far sì che il bilancio avesse le condizioni di sostenibilità. Il Polo della Moda: tutti gli interventi devono coinvolgere e in via prioritaria le imprese del territorio. Un progetto di rilancio per un settore che in questi anni ha subito tagli pesanti. Parcheggi? Le infrastrutture sono necessarie per creare economia. Fondamentali per creare maggiore vivibilità nelle piazze che sono attualmente adibite a parcheggi, ma soprattutto per agevolare chi deve arrivare a San Marino. Non solo parcheggi. La creazione di un Campus scolastico che libererà un edificio da destinare ad attività turistica-commerciale in pieno centro storico. Se riusciamo a liberare le vecchie scuole dobbiamo destinare quell’immobile al benessere, al turismo, al settore ricettivo. La cosa peggiore che possiamo fare è approvare le leggi e poi non dargli seguito. Condivido quello che diceva prima il collega Pedini Amati: una città piena di auto non è una città più vivibile. Attraverso parcheggi multi-piano decentrati e un accesso diverso alla città, liberando viale Onofri e altre aree, rendiamo la città più bella e attrattiva per i visitatori. Abbiamo un bilancio che finalmente riesce a reggere un investimento pluriennale da 30 milioni di euro. Molte imprese e molte aziende stanno aspettando interventi di rilancio del settore infrastrutturale”.

Franco Santi, C10: “Stiamo ragionando su delle aspettative, ma non abbiamo dati. Non è né corretto né serio, anche perché ci stiamo impegnando a spendere soldi che non abbiamo. Centro Congressi: noi abbiamo dichiarato il suo fallimento perché non siamo stati in grado di utilizzare la parte del Kursaal destinata a Congressi. Adesso andiamo ad aumentare la disponibilità di questo spazio per quella determinata attività. Ma siamo in grado di mettere a frutto quella attività? Non c’è alcun piano congressuale, non c’è alcuna analisi su come incentivare e sostenere il settore. Non c’è nessun progetto. I parcheggi: sono infrastrutture ma le infrastrutture devono essere pensate e legate all’attività. A me piacerebbe avere un quadro preciso su quello che c’è adesso e mi piacerebbe sapere come si intende riempire quei parcheggi. Secondo me non si può presentare un piano di finanziamento senza avere ben chiaro i flussi turistici, i ritorni economici etc”.

Augusto Michelotti, Su: “Serve una programmazione e un progetto unitario per questo Paese. Io vorrei ridisegnare un progetto a San Marino dove al centro torni l’uomo. Noi abbiamo bisogno di idee e non di opinioni. E non abbiamo bisogno delle contrapposizioni. Un’emergenza di questo Paese a mio avviso è anche quella della viabilità. Servono infrastrutture fluide e adeguate ai tempi moderni. Più che un polo museale va messa in sicurezza e resa più scorrevole la superstrada evitando attraversamenti a raso e rendendola scavalcabile velocemente”

Nicola Renzi, Ap: “In un momento così difficile del Paese governo e maggioranza si prendono l’onere di pensare a questo tipo di progetti. Pensiamo agli ultimi anni, alle disponibilità economiche che avevamo e che sarebbero potute servire per realizzare quello che oggi facciamo indebitandoci.

Oggi ci sono una maggioranza e un governo che prendono le decisioni. Del polo scolastico se ne parla dal 2006 e chi oggi è all’opposizione sosteneva allora a spada tratta questa iniziativa. Oggi con quella stessa forza dovremmo sostenerla. Qual’è il ritorno economico di un polo scolastico? Non credo sia quantificabile solo in un flusso economico. E’ un investimento forte su cultura e formazione e sulla realizzazione di una struttura nuova che ha l’obiettivo di liberare per un migliore utilizzo la struttura oggi occupata dalla scuola superiore. Per forza include una riflessione maggiore sul sistema scolastico, serve una riflessione per dislocare le scuole medie, se vogliamo mantenerle diffuse nel territorio o accentrarle. E’ una pianificazione territoriale.

Poi c’è un aspetto turistico fondamentale: gli interventi non vanno presi svincolati. Quindi il polo dei servizi che consente di accentrare servizi e il risparmio degli affitti. E’ un intervento che nasce dalla relazione sulla spesa che oggi concretizziamo con questa proposta. Parimenti con il polo della sicurezza. infatti abbiamo un bel parlare di centrale unica se i corpi sono dislocati.

Ultima cosa, sappiamo che la situazione di bilancio e della liquidità presentano criticità, ancora una volta per iniziative che vengono dalla vicina Italia. A me non spaventa seguire la strada del debito, è una scelta del sistema Paese che vedo integrata con interventi privati e pubblici. Se si ha una visione di insieme di questo tipo tante obiezioni non hanno motivo di essere”.

Nicola Selva, Upr: “Qualcuno affermava che la peggior scelta è non scegliere e condivido, ma anche io mi chiedo perché questi progetti non sono stati fatti prima. Ben vengano progetti di sviluppo. Sulle preoccupazioni dell’opposizione, credo siano lecite, qui non facciamo infrastrutture con attivi di bilancio ma si indebita lo Stato. E visto l’andazzo, la minoranza fa bene a essere attenta. Chiarito questo e visto gli impegni importanti, le scelte vanno fatte. Do atto al segretario che cerca di portare un progetto sulle infrastrutture per lo sviluppo che nessuno negli anni passati era riuscito a fare. Spero non sia da sola a portare avanti questi progetti. Mi fa piacere vedere che alcuni di queste idee sono indirizzate al rilancio turistico. Ben vengano le proposte come un albergo in centro storico e un nuovo parcheggio e un museo che possa ospitare mostre di livello. La scelta di avviare un confronto con l’opposizione portato avanti dal segretario la condivido. Sullo sviluppo siamo molto sensibili. In prima lettura avevo richiesto l’analisi con dati sui progetti sul ritorno economico e sociali. I dati ad oggi presentati sono l’elenco di interventi e costi, dati non di prospettiva sull’impatto per il Paese. Alcuni progetti vanno sostenuti ma con buon senso a fronte dell’indebitamento pubblico. Non si può dire semplicemente che porteranno più turisti e più investimenti, io mi chiedo dove, come quando, servono analisi serie e business plan, se no sono solo parole”.

Paride Andreoli, Ps: “Il dibattito che si sta svolgendo su una legge che prevede una spesa pluriennale per la realizzazione di infrastrutture e opere pubbliche è giunto alla seconda lettura. In prima lettura avevamo avuto modo di entrare nel merito dell’articolato e di chiedere informazioni al segretario Mularoni. Si parla di polo scolastico, del polo museale o di trasferire a Fonte dell’Ovo l’università, sono iniziative che non hanno del nuovo, ma sottolineiamo l’importanza del provvedimento e ci preme sapere che questi interventi, visto iniziale l’investimento di 30 mln, non possono essere programmabili nel triennio ma dovranno essere riprogrammati per un altro triennio. Pur condividendo le intenzioni e la volontà, con l’auspicio che ci sia il confronto sugli aspetti tecnici, mi si permetta di fare alcune puntualizzazioni. Sui parcheggi: è tuttora in corso una convenzione con Sinpar che prevede che nuovi parcheggi non possono essere fatti se non si passa attraverso la Sinpar. Una riflessione sulla convenzione Sinpar bisogna tenerla in considerazione. Diverso è il discorso per il parcheggio di Borgo maggiore, Castello dove vivo. Non è tra i Castelli che hanno ottenuto molto in questi anni. Mi auguro che non cada nel dimenticatoio, ma ci sia la volontà di realizzare il multipiani a Borgo maggiore che serve per il centro storico di Città, ma anche per rivitalizzare il centro di Borgo che a livello commerciale sta morendo. Forse ci vorranno 6-7 anni per realizzare queste infrastrutture, serve volontà e determinazione. Il polo museale: dobbiamo riflettere molto sui costi, se dobbiamo partire con 12 mln di euro per poi spenderne 26 ci penserei molto bene. Quindi la valorizzazione del Kursaal, tutti lo vogliamo per quei 19 miliardi spesi per la sua realizzazione. E’ poi indispensabile una nuova sede per Rtv e Gendarmeria, anche che dal momento, con il loro trasferimento, si vuole potenziare il turismo congressuale”.

Gerardo Giovagnoli, Psd: “C’è chi ha chiesto perché queste opere non sono state fatte prima. Ciò significa che c’è una novità perché oggi le facciamo, in un momento in cui le risorse poi non sono quelle del passato. E c’è un rammarico perché nelle gestioni precedenti con i bilanci con segno positivo non si è pensato fosse importante continuare il percorso delle infrastrutture.

Il polo scolastico è un investimento da fare perché serve alla comunità, non c’è da contare il ritorno economico. Alcune delle opere sono da anni al centro dell’attenzione.

E’ logico che non è solo con queste opere che si rilancia economia. Oggi analizziamo solo alcuni interventi al centro dell’attenzione, altri riguardano tlc, linee viarie, poli del commercio. E’ importante che tutto stia in piedi come unicum, è un’ambizione che non ci deve mancare ora.

I parcheggi non porteranno turisti in sé, ma sono parte delle iniziative necessarie identificate come motori di attrattiva, come polo del lusso e polo museale. Quello di Borgo è già sentito come esigenza, ma finora non si è mai provveduto a liberare le piazze del centro storico dai veicoli. Ora è necessaria la concretezza, abbiamo ragionato e discusso, è giunto il momento di mettere in atto l’elaborazione pensata ed è ciò che serve al Paese in un momento di difficoltà anche per dare una svolta, per far vedere che la politica converge su cose concrete e importanti per lo sviluppo. E mi auguro ci possa essere convergenza”.

Luca Beccari, Pdcs: “Credo che la politica abbia una scarsa propensione a spese pluriennali e investimenti, per questo in passato non erano stati fatti certi interventi. E’ un limite che nel tempo la politica ha avuto e oggi si ha un piccolo segnale di cambiamento da questa classe politica che non è solo la maggioranza e sta dimostrando di avere una propensione diversa. E’ più determinata a fare cose con un’orizzonte temporale più lungo, è disposta a investire senza guardare ai risultati immediati. Il progetto fa parte di una serie di interventi che, messi insieme, rappresentano un pacchetto di soluzioni per rilanciare lo sviluppo del Paese. A volte qualcuno dice che non c’è stata pianificazione e progettazione, ma forse è stata l’eccessiva progettazione e pianificazione delle cose da fare che ha rappresentato un limite. Non possiamo scrivere tutto a tavolino. Di fronte alle emergenze attuali, la presunzione di prevedere il futuro è un errore. Non siamo qui a fare lezione economica, ma a trovare soluzioni del Paese. Di fronte a progetti come questi non so se possiamo sapere quanti turisti in più verranno a San Marino e se useremo troppa corrente per la funivia. Capisco le preoccupazioni dei consiglieri di minoranza che non ho sentiti comunque contrari ai progetti degli investimenti.

Qualunque progetto da qui a 20 anni si potesse pensare sull’immobile dell’ex ospedale questo è bloccato dal problema di trovare una sistemazione alternativa alle scuole superiori. Per questo il Polo scolastico è importante. Dobbiamo passare alla fase di liberare quell’immobile. Anche il parcheggio di Borgo è importantissimo perché qualsiasi progetto che riguardi quel Castello passa per liberare la piazza e la viabilità del centro storico. Sì quindi a stabilire le priorità, ma dobbiamo renderci conto delle opere necessarie per passare attraverso certi nodi. Questa legge è tecnica e poteva stare benissimo dentro il bilancio. Ma in Finanziaria abbiamo fatto la scelta di limitarci a creare una premessa, a creare un percorso di confronto separato attraverso una legge di spesa.

Questa non è una legge onnicomprensiva sullo sviluppo del Paese, né è un intervento solo per l’edilizia. Sono opere funzionali per lo sviluppo dell’offerta turistica e commerciale perché servono e se le riusciamo a combinare con altre ricadute positive sul settore edile è positivo. Sostanzialmente su questo progetto è importante la condivisione che anche se non si manifesterà con il voto mi è parso di sentire in Aula”.

Repliche:

Antonella Mularoni, segretario di Stato per il Territorio: “Il dibattito mi è parso molto costruttivo con contributi utili. Darà alcune risposte. Si è detto in modo ingiusto che il governo non ha le idee chiare. Allora, la legge prevede all’articolo 1 che si debba finanziare la completa progettazione e realizzazione delle opere pubbliche. Non potevamo venire in Aula con i progetti, ma dobbiamo decidere quale opere finanziare e se queste indicate sono quelle da finanziarie, anche con la progettazione che ha un costo e dobbiamo stare attenti alle spese. Detto questo il progetto globale lo abbiamo. Da un lato ci sono progetti che consentono il raggiungimento degli obiettivi di spending review, della razionalizzazione degli uffici dello Stato, terzo, diamo migliore destinazione al patrimonio immobiliare pubblico non valorizzato. Altro obiettivo è quello di valorizzare aspetti turistici, in particolare in centro storico e Borgo, aree patrimonio Unesco. Perché non è stato fatto prima? Anche io me lo chiedo, ma non ritengo sia utile concentrarsi su questo. Nei momenti di difficoltà è bene investire in infrastrutture che nel medio e lungo termine dovranno portare risultati sul piano economico. Oggi non sappiamo quanti turisti verranno a San Marino tra 3-4 anni. So per certo che i turisti vogliono andare in un posto bello con servizi e offerte culturali, di shopping, ben collegato con ferrovia e aeroporto. Ci sono anche altri progetti che finanziamo con bilancio e progetti in essere con l’Italia, oggi ci stiamo concentrando con questa legge su opere interne imprescindibili per valorizzare maggiormente parti della Repubblica. Chiaro che ci dovrà essere sinergia con le categorie, ma noi stiamo cercando di fare la nostra parte. Mi auguro che sia una scelta condivisa perché sono infrastrutture importanti per il Paese, per raggiungere obiettivi di spending review e consentire di imboccare la strada della ripresa. Su alcune censure e critiche: la leggi sugli appalti delle opere pubbliche è complessa, il gruppo che ci sta lavorano ha promesso che entro i primi dieci giorni di giugno sarà predisposta un testo, ma non vorrei far passare che ora siamo nella giungla. Non è così, ci sono le leggi e i controlli. Sulla richiesta di numeri precisi: non appena avremo la progettazione, li potremo dare al Consiglio. Sono contenta dell’accoglienza avuto dal Pdl in Aula. Faccio fatica a seguire il ragionamento logico che porta Rete a dire che nel Paese non si vuole fare niente e che magari è meglio che si investi in altri settori, magari nell’agricoltura. Il resto dell’Aula ha assunto un atteggiamento con cui mi sento più in sintonia”.

Gian Matteo Zeppa, Rete: “Il segretario si stupisce dei nostri emendamenti abrogativi di tutta la legge. In cui ci sono impegni di spesa, ma non è stato allegato nemmeno un progetto nel documento inviato ieri ai consiglieri. E’ un universo nulla, vago, pericoloso. Se 30 mln di euro dovevano essere investiti, dovevano esserlo nel lavoro. Nelle opere elencate la meno peggio è il polo scolastico, ma non si capisce bene se nel luogo dove oggi c’è il liceo ci sarà o meno un hotel, qui non c’è scritto. Non è che siamo malfidati, il problema è la delega in bianco che si chiede al Consiglio per l’indebitamento di 30 mln di euro. E’ vero, ho sentito condivisione sul polo scolastico, ma forse sui parcheggi c’è diffidenza perché manca una programmazione sul flusso turistico futuro. Io temo che di questi progetti ben pochi vedranno la luce, la situazione non è assolutamente chiara”.

Augusto Michelotti, Su: “In urbanistica fare un progetto non significa che le cose succedano, non c’è certezza matematica. Quando parlo di programmazione e pianificazione di interventi sul territorio, questi vanno pensati come idea iniziale che porta a cascata altri interventi. Se poi si riesce o meno nell’obiettivo è un azzardo. Però qui bisogna arrivare con uno schema generale per dimostrare un’idea come punto di partenza e come obiettivo finale. Se non c’è, inizio a pensare che la cosa è ‘buttata lì’, come sempre in questo Paese. Non metto in dubbio la buona fede del segretario, ma mi sono disilluso su scelte del passato, come il progetto del Multieventi”.

Stefano Canti, Pdcs: Si è parlato di necessità di piccoli progetti per centro storico, ricordo che nell’arco degli ultimi anni sono diversi i progetti portati avanti con stanziamenti ordinari del bilancio. Uno è sotto gli occhi di tutti, la riqualificazione di via Donna Felicissima. Abbiamo riqualificato l’accesso principale del centro storico con uno stanziamento ordinario del bilancio. Un altro è la ristrutturazione in corso dell’ex loggia dei Balestrieri. Altro progetto importante è il recupero della galleria ‘il Montale’ per cui c’è un progetto di musealizzazione con stanziamento da bilancio ordinario. Questo progetto di legge finanzierà gli interventi più grossi, in parallelo sono portati avanti progetti con stanziamenti ordinari. Sugli appalti, la normativa va modernizzata e rivista, ma occorre principalmente snellire la procedura amministrativa per dare avvio ad opere pubbliche. E’ qui che dobbiamo intervenire”.

Franco Santi, C10: “Rinnovo al segretario la richiesta di informazioni sulla convenzione Sinpar rispetto a nuovi parcheggi da realizzare. Sulla valutazione della debolezza della relazione che ci è stata presentata, noi non vorremmo si verificasse la condizione per cui noi realizziamo parcheggi e spostiamo servizi in centro storico ma poi altre iniziative previste, come il polo museale e il centro congressi, o la riqualificazione delle cave, per mille motivi non si realizzassero e avremmo a che fare con cattedrali nel deserto. Per questo chiediamo ulteriori verifiche. Prima di partire con i parcheggio vorrei avere certa certezza sulla riqualificazione del centro storico e sulla nuova offerta per i flussi turistici. Il progetto musei ha necessità di avere un progetto culturale di un certo respiro e un’idea chiara sui costi”.

Nicola Renzi, Ap: “Una legge di spesa serve nella natura delle cose per finanziare tutte le procedure per giungere alla creazione dell’opera. Non corriamo troppo in avanti. Noi stiamo dicendo che diamo un mandato per realizzare tutti i passi per arrivare a quelle opere su cui il confronto ci sarà. E’ inappropriato parlare di cambiali in bianco. Oggi parliamo di modalità di finanziamento di queste opere. Dire altro è fuorviare per chi ci ascolta da casa, così come dire che queste opere non arriveranno a compimento e non le vedremo mai”.

Andrea Zafferani, C10: “Per noi il parcheggio dovrebbe servire nel momento in cui c’è una politica capace di attrarre flussi turistici tale che giustifichi nuovi parcheggi. Per questo riteniamo non si siano ben identificate le priorità, si sta partendo dalla fine più che dall’inizio. Rispondo ad Arzilli che chiede coraggio. Per me questo significa fare interventi anche a costo zero per ridurre burocrazia, sprechi, per attrarre investimenti, per formare i nostri giovani. Questo è il coraggio che serve oggi, sapere fare le riforme a partire dalla Pa. Significa destinare le poche risorse verso politiche per attrarre nuove imprese. Fare debiti non è avere coraggio ma essere irresponsabili se non c’è ritorno. Oggi si sono sentiti atti di fede, non dati sul ritorno, ed è un atto folle”.

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