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Sale operatorie attive, ora si indaga sui tempi

da Redazione

Oltre a una maggiore qualità, saranno ridotte anche le liste d’attesa. Avviata una Commissione sui gravi ritardi maturati dal 2008 ad oggi.

 

di Daniele Bartolucci

 

“Le nuove sale operatorie sono effettivamente operative”. La comunicazione tanto attesa – quasi da sette anni – è arrivata proprio in questi giorni direttamente dal Segretario di Stato alla Sanità e Sicurezza Sociale Francesco Mussoni.

“Finalmente”, si legge nella nota inviata dalla Segreteria alla Sanità, “è stata superata la fase transitoria durante la quale l’ISS ha comunque garantito l’assistenza alla popolazione grazie allo spirito di abnegazione e alla professionalità di tutti gli operatori specialistici. Oggi, con ambienti rinnovati e ancora più tecnologici, l’Ospedale di Stato può garantire una maggiore efficienza nello svolgere gli interventi chirurgici”.

D’ora in avanti, “l’utilizzo multifunzionale delle cinque nuove sale operatorie porterà notevoli miglioramenti sia per i professionisti che per la qualità delle cure alla cittadinanza. Mediante questo nuovo blocco chirurgico saranno ridotte le liste d’attesa migliorando la tempistica e le modalità operative dei reparti”. L’aumento del numero delle sale operatorie, prosegue la nota, “permetterà inoltre di incrementare l’attività del reparto includendo la chirurgia ORL (otorinolargoiatra) e oculistica”.

Il Segretario di Stato Francesco Mussoni ha quindi ringraziato “tutti coloro che in questi ultimi 18 mesi hanno compreso l’assoluta importanza di tale esito. I tempi di riapertura del cantiere a fine 2013 hanno consentito il raggiungimento di questo risultato”.

Ma resta comunque “il rammarico per il prolungarsi eccessivo dei lavori nei tempi e negli onori economici sostenuti fin dal 2008”.

Tanto che, ha annunciato lo stesso Segretario alla Sanità, sarà avviata la Commissione di Indagine amministrativa, come da Delibera del Congresso di Stato numero 32 del 27 gennaio 2015, “per far piena chiarezza sulla conduzione e gestione del progetto di blocco operatorio”. Va ricordato che l’intervento complessivo ha riguardato, invero, anche la centrale di sterilizzazione, l’area travaglio parto, l’area di degenza ostetrica e locali annessi, ricompresi in un programma di ammodernamento dell’Ospedale, il tutto per garantire prestazioni eccellenti grazie ad attrezzature d’avanguardia, migliori soluzioni logistiche e sistemi di integrazione.

Il nuovo blocco operatorio consta ora di 5 sale operatorie di cui 2 con caratteristiche ISO5.

Dopo anni di attese, lavori e cantieri sospesi, finalmente la politica ma soprattutto la cittadinanza potrà avere risposte certe, anche su eventuali errori commessi.

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