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SMaC fiscale, si cambia: in arrivo lo scontrino unico

da Redazione

Il Segretario di Stato Capicchioni: “Avrà anche la funzione di borsellino elettronico”. Scontistica: cinque fasce “flessibili”. In via eccezionale poi si potrà superare anche il 10%.

 

di Alessandro Carli

 

Un’unica imputazione e un unico scontrino, nuove e libere fasce di sconto (cinque in tutto le aliquote, comunque rimodulabili, in via eccezionale e limitata nel tempo anche al di sopra del 10%) per gli operatori economici, e la possibilità di pagare i rifornimenti di carburanti anche con la SMaC, come accadeva in passato.

Gli obiettivi generali della SMaC, inseriti in una visione di nuova fiscalità per San Marino, li sintetizza il segretario di Stato alle Finanze, Gian Carlo Capicchioni: “E’ uno strumento per l’emersione del reddito e l’allargamento della base imponibile. Siamo di fronte a un nuovo sistema fiscale, diverso – nella sua architettura – da quello del passato”. Uno strumento che lo stesso Capicchioni ritiene “efficace e necessario. Il Governo ha avuto un atteggiamento di responsabilità: crediamo sia la strada migliore da percorrere, anche in un’ottica di miglior gestione possibile della spesa pubblica”. La SMaC, aggiunge “contribuisce in parte a garantire al Paese le risorse necessarie per mantenere elevato il sistema di protezione sociale”.

“Il sistema SMaC funziona – prosegue il Segretario –, anche se nella sua applicazione ci sono state una serie di criticità, limitate però ad alcuni settori. Problematiche che sono state affrontate e quasi tutte risolte”.

Prima di entrare nei dettagli, il segretario si toglie qualche sassolino dalle scarpe: “Abbiamo visto le azioni di alcune categorie durante una giornata di festa del nostro Paese, il 1° aprile. L’utilizzo di quella giornata per dimostrare il proprio disappunto non ci trova d’accordo”. Come a dire, va bene discutere e protestare, ma nei tempi e nei luoghi più consoni.

 

SEMPLIFICAZIONE

Non più carta su carta, con una conseguente dilatazione dei tempi, bensì una sola digitalizzazione dell’importo e un unico scontrino, che evidenzierà la descrizione del bene / servizio ceduto / reso e la registrazione fiscale per qualsiasi operazione. “L’obiettivo – rimarca Capicchioni – è quello di velocizzare l’inserimento dell’importo nel POS mediante la possibilità di interfacciare il sistema gestionale o il registratore di cassa attraverso un protocollo di comunicazione”. Grazie a questo protocollo, il dato digitato verrà direttamente inviato al POS certificatore e registrato sulla SMaC del cliente. I tempi? Piuttosto ridotti: per l’adeguamento dei software e dei registratori di cassa che servono per dialogare con il POS, il protocollo sarà disponibile dal 20 maggio 2015.

Semplificazioni previste anche per le associazioni senza scopo di lucro e per gli operatori economici che operano fuori sede, come ad esempio gli artigiani: per loro la possibilità di utilizzare un bollettario pre-vidimato dall’Ufficio tributario e che dovrà essere compilato al momento della cessione. I dati dovranno poi essere registrati sul Portale SMaC entro le 48 ore successive.

Un capitolo a parte è dedicato ai distributori di carburante della Repubblica di San Marino. Per i clienti sarà confermato il plafond mensile – 500 euro – ma cambieranno anche molte cose. In prima battuta, verrà ripristinata la possibilità di “scaricare” la SMaC in benzina, diesel o gpl: gli automobilisti, come avveniva in passato, potranno utilizzare la Card anche per pagare i rifornimenti. Anche durante gli orari notturni, ovvero dei self-service: la SMaC sarà accettata per la spesa in carburanti e verrà ricaricata dell’importo previsto (15 eurocent al litro).

Per i gestori invece le semplificazioni riguarderanno le procedure: essendo monitorate dall’amministrazione fiscale attraverso il controllo degli acquisti in funzione delle accise, non saranno obbligati a emettere la ricevuta fiscale in assenza di SMaC.

 

LA SCONTISTICA

Come detto, saranno cinque gli scaglioni delle fasce scontistiche. Prima di illustrare nei dettagli le aliquote, due novità di rilievo: gli esercenti potranno decidere in maniera autonoma quale aliquota applicare, non dovendo più sottostare né al settore merceologico né alla categoria di appartenenza, e allo stesso tempo potranno “spostarsi” da uno scaglione all’altro. Previsto poi un “extra”: in alcuni periodi dell’anno potranno “sforare” anche la soglia massima del 10%.

Come detto, le fasce – già proposte a metà gennaio, durante una serie di incontri, a UNAS e ANIS – saranno cinque. La prima, del 2%, sarà tutta a carico dell’esercente. La seconda, del 3,50%, sarà per il 2,50% a carico dell’esercente e per l’1% a carico dello Stato. La terza, del 5%, è così suddivisa: 3,50% all’esercente e il rimanente (1,50%) allo Stato. La quarta (7%) vede la partecipazione statale per il 2,50% e del 4,50% dell’esercente. L’ultima (10%) viene coperta per il 6,50% dall’operatore e per il 3,50% è a carico dello Stato.

Da questi cinque scaglioni sono esclusi gli esercenti che operano nel settore merceologico degli alimenti, delle automobili e dei ciclomotori e i tabaccai. Per i primi due permarranno, per tutto il 2015, le scontistiche attuali (gli alimentari hanno il 2%: allo 0,50% ci pensa lo Stato, mentre l’1,50% ricade sugli esercenti; automobili e motocicli invece il 3%, egualmente suddiviso tra Stato ed esercenti). I tabaccai invece potranno scegliere solo gli scaglioni entro il 5%.

In tutti i casi sarà riconosciuto un aumento della privativa dell’1%.

“La SMaC – aggiunge il segretario Capicchioni – avrà anche la funzione di borsellino elettronico anche al di fuori del circuito legato alla scontistica. Alle operazioni fuori da questo circuito verrà applicata una commissione”.

 

CONTRIBUTI DELLO STATO

Lo Stato contribuirà a dare una mano agli operatori, come previsto dall’articolo 4 del Decreto delegato numero 213 del 2014: è difatti prevista una detrazione di 200 euro dall’imposta generale sul redditi degli esercenti che aderiscono al circuito della scontistica (ricordiamo che l’adesione al circuito non è obbligataria bensì volontaria). L’intervento dello Stato – come stabilisce l’articolo 3 del Regolamento numero 3 del 2015 – riguarda anche le spese mensili per il software SMaC installato su ogni POS: su 12,50 euro complessivi, lo Stato coprirà 10 euro, lasciando i rimanenti 2,50 euro a carico dell’esercente. “Il Governo – conclude il segretario di Stato – si è impegnato a riconoscere una detrazione d’imposta per l’anno corrente – a copertura di una parte della spesa – per l’aggiornamento dei software o la sostituzione di cassa necessari”.

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